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Tutto sulle esercitazioni navali di Cina e Russia nel mar del Giappone

Russia e Cina stanno svolgendo esercitazioni navali nel Mar del Giappone, in missioni antisommergibile e di difesa aerea, in segno di rafforzamento dei legami militari.

Al via le manovre navali congiunte di Russia e Cina nel Mar del Giappone.

Domenica 3 agosto sono iniziate le esercitazioni “Joint Sea-2025” nelle acque vicino al porto russo di Vladivostok, il più grande porto russo sull’Oceano Pacifico, ha dichiarato il Ministero della Difesa cinese in una nota.

Mosca e Pechino conducono esercitazioni militari congiunte da oltre due decenni, con le esercitazioni “Joint Sea” iniziate nel 2012, ricorda il Telegraph.

Un esperto cinese di affari militari ha affermato che l’esercitazione, che include l’addestramento relativo ai sottomarini, dovrebbe migliorare ulteriormente l’interoperabilità tra le due marine.

Inoltre, le manovre si svolgono due giorni dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver ordinato il posizionamento di due sottomarini nucleari nelle “regioni appropriate” in risposta alle dichiarazioni dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev. Tuttavia, le esercitazioni erano in programma ben prima dell’azione di Trump, sottolinea Reuters.

Tutti i dettagli.

GLI ASSETTI COINVOLTI

L’agenzia di stampa Interfax ha citato la Flotta del Pacifico affermando che navi russe e cinesi si stavano muovendo in un distaccamento congiunto che includeva una grande nave antisommergibile russa e due cacciatorpediniere cinesi. Ha aggiunto che erano coinvolti anche sottomarini diesel-elettrici dei due paesi, così come una nave di soccorso cinese per sottomarini.

Secondo la nota di Pechino, almeno quattro navi cinesi, tra cui i cacciatorpediniere lanciamissili Shaoxing e Urumqi, parteciperanno alle esercitazioni di tre giorni.

LE OPERAZIONI

In mare aperto, le navi cinesi e russe hanno stabilito collegamenti di comunicazione e scambiato informazioni vitali, tra cui le condizioni idrometeorologiche e l’attività marittima e aerea, riferisce la nota del ministero della Difesa cinese.

L’esercitazione includerà “operazioni congiunte di salvataggio sottomarino, operazioni antisommergibile, di difesa aerea e antimissile e combattimento marittimo”, seguite da pattugliamenti navali nelle “acque rilevanti del Pacifico”.

Inoltre, sarà condotta un’esercitazione a fuoco vivo per testare i risultati di pianificazione e coordinamento raggiunti durante la fase preparatoria, si legge nel rapporto. Le manovre fanno parte delle esercitazioni intitolate “Maritime Interaction-2025”, la cui conclusione è prevista per martedì.

IL PARTENARIATO STRATEGICO TRA RUSSIA E CINA

Le manovre in corso rientrano nel rafforzamento della cooperazione militare, oltre dei legami economici e politici, da parte di Mosca e Pechino negli ultimi anni. La loro cooperazione, un tempo sporadica, si è notevolmente approfondita nell’ultimo decennio, con Vladimir Putin e Xi Jinping che si sono incontrati più di 40 volte, ricorda ancora il Telegraph.

D’altronde Russia e Cina, che hanno firmato un partenariato strategico “senza limiti” poco prima che la Russia entrasse in guerra in Ucraina nel 2022, conducono regolarmente esercitazioni militari per mettere alla prova il coordinamento tra le loro forze armate e inviare un segnale di deterrenza agli avversari.

Wang Yunfei, esperto di affari militari cinese, ha dichiarato al Global Times che i due paesi conducono regolarmente esercitazioni marittime congiunte, ciascuna delle quali prevede diversi corsi di addestramento per migliorare la capacità di coordinamento e l’interoperabilità tra le due marine, nonché per approfondire i legami militari bilaterali.

LA STRATEGIA CINESE

Annunciando le esercitazioni mercoledì, Zhang Xiaogang, portavoce del Ministero della Difesa di Pechino, ha criticato le esercitazioni dell’Aeronautica Militare statunitense con il Giappone e altri paesi nel Pacifico occidentale.

“Gli Stati Uniti hanno ciecamente mostrato i muscoli nella regione Asia-Pacifico e hanno tentato di usare le esercitazioni militari come pretesto per coalizzarsi, intimidire e fare pressione su altri paesi e minare la pace e la stabilità nella regione”, ha affermato Zhang.

LA REAZIONE DI TOKYO

Mentre le esercitazioni dello scorso anno si sono svolte lungo la costa meridionale della Cina, quest’anno si tengono nel Mar del Giappone. Sebbene Russia e Cina abbiano entrambe affermato che nessun paese terzo è preso di mira dalla loro cooperazione militare, Tokyo si è opposto alle esercitazioni, sostenendo che un maggiore coordinamento strategico tra Pechino e Mosca rappresenta una “forte preoccupazione” per la sua sicurezza nazionale.

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