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GBU-57

Tutto sui bombardieri B-2 Spirit, gli aerei Usa che hanno colpito l’Iran

B-2 Spirit: chi produce, quanto costano e quali sono le caratteristiche dei bombardieri americani che hanno sganciato le GBU-57 Mop sui siti nucleari iraniani. Fatti, numeri e approfondimenti

Se le “bunker buster” GBU-57 Mop, le bombe capaci di scavare il terreno ed esplodere in profondità nel sottosuolo, sono state usate per la prima volta dagli Stati Uniti sabato scorso, per i bombardieri stealth B-2 Spirit non è stato il primo volo operativo. Sette B-2 sono partiti dal Missouri per raggiungere i cieli iraniani e sganciare le bombe contro i siti nucleari, in particolare quello di Fordow. D’altronde sono gli unici bombardieri a poter trasportare le GBU-57 Mop. Ma al contrario delle bombe in questione, i bombardieri sono già ben collaudati.

COSA SONO I BOMBARDIERI B-2 SPIRIT

Come annunciato dal capo di Stato maggiore statunitense, il generale Dan Caine, i bombardieri utilizzati sono stati sette, che hanno fatto andata e ritorno tra Stati Uniti e Iran. Visto che hanno un’autonomia di poco più di 6.000 miglia nautiche, quindi circa 9.500 chilometri, sono stati affiancati da aerei da rifornimento che gli hanno permesso di percorrere tutta la distanza e di tornare indietro. Insieme a loro, anche alcuni caccia di quarta e quinta generazione, probabilmente F-22, che ne hanno aperto la strada.

I B-2 – con una forma innovativa e riconoscibile ad ala volante senza una fusoliera né una coda – hanno una capacità di carico di 40mila libbre, circa 18.144 kg, e quindi possono trasportare diverse armi convenzionali ma anche nucleari. Tra cui, appunto, le GBU-57 Mop.

DUE PILOTI E INVISIBILI AI RADAR

Secondo quanto riferito dall’Aeronautica militare, il bombardiere ha una serie di caratteristiche che lo rendono uno dei sistemi d’arma strategici più avanzati degli Stati Uniti. Ha due piloti, uno nel sedile di sinistra e il comandante in quello di destra. Ventuno metri di lunghezza, poco più di 5 metri di altezza, un’apertura alare di oltre 52 metri. Rappresenta “una pietra miliare importante nel programma di modernizzazione dei bombardieri statunitensi” viene sottolineato nei documenti di presentazione militari.

Tra i suoi punti di forza ci sono le tecnologie stealth, che rendono i B-2 difficilmente intercettabili dai radar, quasi invisibili. Tutto grazie alle ridotte emissioni acustiche, elettromagnetiche e all’infrarosso. Ed è questo l’obiettivo per cui sono stati costruiti: “Penetrare le difese nemiche più sofisticate e minacciare gli obiettivi più preziosi e massicciamente difesi”.

QUANTO COSTANO E CHI LI HA COSTRUITI

Il progetto dei B-2 è nato alla fine degli anni ’80, il suo primo test di volo avvenne nel luglio del 1989 in California. Ma il primo velivolo fatto e finito fu consegnato all’Aeronautica nel dicembre del 1993. Per poi essere operativo alla fine degli anni ’90. Se la produzione è della Northrop Grumman, per alcune componenti e sistemi specifici si è affidata anche a Boeing, a Hughes Radar System Group, a General Electric Aircraft Engine Group e a Vought Aircraft Industries. Ogni bombardiere B-2 costa 2,1 miliardi di dollari e per questo è l’aereo militare più costoso mai costruito. Ne sono stati prodotti 21 esemplari, prima che il programma fosse interrotto, frenato anche dalla caduta dell’Unione sovietica.

DOVE SONO STATI USATI GLI AEREI B-2

Come detto, l’operazione in Iran ordinata da Donald Trump non è stata la prima per i bombardieri B-2. Negli ultimi 25 anni hanno partecipato a diverse missioni. La prima è stata nel 1999 durante l’operazione Allied Force in Serbia, dove – nelle prime otto settimane – ha distrutto il 33% di tutti gli obiettivi serbi. Volando senza scalo dal Missouri. Poi è stato il turno dell’Afghanistan nel 2001, con Enduring Freedom. Poi in Iraq nel 2003, nell’operazione Iraqi Freedom, con decine di voli e 1,5 milioni di libbre di bombe sganciate sul paese. Ma i B-2 hanno operato anche in Libia nel 2011 e nel 2017 e infine in Yemen, l’anno scorso.

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