Entro la fine dell’anno Israele schiererà Iron Beam, nuovo sistema laser antiaereo progettato per essere integrato con il sistema Iron Dome.
Un sistema laser a basso costo e ad alta potenza, progettato per distruggere i missili in arrivo, ha completato con successo i test e sarà pronto per l’uso operativo da parte delle forze armate entro la fine dell’anno, ha dichiarato ieri il ministero della Difesa israeliano, riporta Reuters.
Questo sistema, che si aggiunge ad altri mezzi di difesa antiaerea già utilizzati da Israele, dovrebbe consentire all’esercito di intercettare i droni in modo più efficace. “Iron Beam” completerà i sistemi antimissile israeliani Iron Dome, David’s Sling e Arrow, utilizzati per intercettare migliaia di razzi ln arrivo sullo stato ebraico.
Dopo anni di sviluppo, la Difesa israeliana ha reso noto di aver testato l’Iron Beam per diverse settimane nel sud di Israele e di averne dimostrato l’efficacia in una “configurazione operativa completa, intercettando razzi, mortai, aerei e droni in una vasta gamma di scenari operativi”.
Mentre Washington scommette sul Golden Dome (sistema di difesa aerea ispirato proprio all’Iron Dome israeliano) e Bruxelles progetta un muro di droni per contrastare le minacce provenienti da veicoli aerei senza pilota (Uav), Tel Aviv consolida la sua difesa aerea stratificata, frutto di decenni di esperienza operativa.
Tutti i dettagli.
COME FUNZIONA IL SISTEMA DI DIFESA AEREA LASER IRON BEAM
L’Iron Beam è un sistema di difesa aerea laser che opera contro una varietà di minacce aeree come razzi, bombe da mortaio, veicoli aerei senza pilota, missili da crociera. Può essere programmato per seguire bersagli a bassa quota, colpendoli con energia appena sufficiente a disattivarli. Secondo il ministero, questo sistema potrebbe essere installato a bordo di piccoli aerei civili per colpire qualsiasi oggetto volante, come “droni, proiettili, razzi, missili balistici”.
Presentato per la prima volta nel febbraio 2014 al Singapore Air Show e, dopo aver dimostrato le sue capacità in una serie di test nel sud di Israele circa 4 anni fa, è entrato nello sviluppo operativo e nell’adattamento al campo di battaglia, ricordava l’anno scorso Defense News.
Gli attuali intercettori di razzi costano almeno 50.000 dollari ciascuno, mentre il costo è trascurabile per i laser, che si concentrano principalmente su missili più piccoli e droni, evidenzia Reuters.
Lo scorso ottobre il ministero israeliano della Difesa aveva annunciato l’assegnazione di un “enorme contratto” del valore di circa 530 milioni di dollari a diverse società israeliane per accelerare lo sviluppo del sistema laser antiaereo “Iron Beam”.
SVILUPPATO DALLE ISRAELIANE RAFAEL ED ELBIT
Iron Beam è sviluppato congiuntamente da Elbit Systems e Rafael Advance Defense Systems. Quest’ultima è l’azienda israeliana, emanazione del ministero della Difesa, responsabile dello sviluppo di armi e tecnologia militare.
Il Presidente di Rafael, Yuval Steinitz, ha affermato che Iron Beam, realizzato con la tecnologia di ottica adattiva dell’azienda, “sarà senza dubbio un sistema rivoluzionario con un impatto senza precedenti sulla guerra moderna”.
Dal canto suo, Elbit stava lavorando allo sviluppo di laser ad alta potenza per altre applicazioni militari, “in primo luogo un laser aviotrasportato che ha il potenziale per un cambiamento strategico nelle capacità di difesa aerea”, secondo il ceo Bezhalel Machlis.
LA TABELLA DI MARCIA
Ed entro la fine dell’anno il sistema laser antimissile israeliano è pronto per l’uso militare.
“Questa è la prima volta al mondo che un sistema di intercettazione laser ad alta potenza raggiunge la piena maturità operativa”, ha dichiarato il Direttore Generale del Ministero della Difesa, Amir Baram.
I primi sistemi saranno integrati nelle difese aeree dell’esercito entro la fine dell’anno, ha precisato. Sono già in uso sistemi laser a corto raggio e meno potenti.
“Ora che le prestazioni dell’Iron Beam sono state dimostrate, prevediamo un significativo balzo in avanti nelle capacità di difesa aerea grazie all’impiego di questi sistemi d’arma laser a lungo raggio”, ha concluso il Ministero israeliano.