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Tutti i piani di Leonardo con Iveco Defence

Leonardo acquista Iveco Defence per 1,7 miliardi euro. Il gruppo guidato da Roberto Cingolani valuterà con Rheinmetall l'opportunità di valorizzare il perimetro dei veicoli pesanti e consolidare così la sua posizione nel mercato europeo della difesa terrestre. Fatti, numeri, approfondimenti e scenari

Leonardo ha comprato Iveco Defence Vehicles (Idv), la divisione dedicata ai veicoli militari del gruppo controllato da Exor (la holding di John Elkann che possiede anche Stellantis, Cnh Industrial e il gruppo editoriale Gedi).

Il colosso della difesa e aerospazio ha sottoscritto l’accordo di acquisizione di Iveco Defence, divisione di Iveco Group, per un controvalore di 1,7 miliardi euro (enterprise value) che sarà finanziato con la cassa disponibile. Con questa operazione, Leonardo compie un ulteriore passo per il consolidamento della propria posizione di riferimento nel settore della difesa terreste e rafforza il proprio ruolo di OEM (Original Equipment Manufacturer) integrato, con un portafoglio di soluzioni complete per la difesa e la sicurezza, su piattaforme cingolate e ruotate, comunica la nota dell’azienda guidata da Roberto Cingolani che ieri ha presentato anche i risultati finanziari del primo semestre 2025.

Allo stesso tempo, il resto di Iveco Group, con sede a Torino, che produce una gamma di camion e autobus commerciali, sarà acquisito dall’indiana Tata Motors per circa 3,8 miliardi di euro. L’Opa concordata è subordinata alla separazione delle attività di Iveco Defence, che passeranno entro marzo 2026 al gruppo Leonardo. Il valore complessivo delle due operazioni è di 5,5 miliardi: per Exor, la holding della famiglia, che detiene poco più del 27% di Iveco, significa un incasso di 1,5 miliardi.

Dunque la vendita della divisione difesa a Leonardo soddisferebbe sia le richieste del governo italiano di mantenere nel paese l’attività ritenuta strategica, sia dei sindacati. “L’annunciata acquisizione di Iveco Defence consentirà di completare la filiera produttiva che riguarda tutti i prodotti del dominio terrestre. Questo farà della jv Leonardo Rheinmetall il più importante player Europeo nel dominio del militare terrestre” si legge in una nota congiunta di Fim, Fiom e Uilm al termine dell’Osservatorio strategico di Leonardo.

Tutti i dettagli.

LA CESSIONE DELLA DIVISIONE DIFESA A LEONARDO

Dopo mesi di trattative, Leonardo è emerso come l’acquirente vincente per Idv battendo le offerte rivali del gruppo franco-tedesco Knds (oltre 1,9 miliardi) e a quella del Czechoslovak Group. Secondo Iveco, la conclusione della vendita della divisione Difesa, cioè i marchi Idv e Astra, a Leonardo, darà vita a un campione nazionale nel settore della difesa terrestre a livello europeo, con le dimensioni e le competenze necessarie per competere anche a livello globale.

Nello specifico, la cessione della divisione difesa coinvolge tre stabilimenti a Bolzano, Piacenza e Vittorio Veneto, e oltre 1.600 dipendenti, di cui 1.100 di Iveco Defence e 500 di Astra, ricorda la nota di Uilm.

Il closing dell’operazione è previsto nel primo trimestre del 2026, subordinato all’approvazione da parte delle autorità regolatorie.

BATTUTE LE OFFERTE CONCORRENTI DI KNDS E CSG

Quindi come già detto, Leonardo ha offerto 1,7 miliardi di euro, debito incluso. Il prezzo dell’acquisizione, sulla base dell’ebitda e del moltiplicatore ritenuto corretto per il settore in questa fase (12 volte il margine lordo), è da ritenersi “congruo” ha affermato ieri Cingolani.

Sebbene questa offerta sia inferiore alle proposte concorrenti del produttore di carri armati Knds e del gruppo cecoslovacco, l’offerta è stata sufficientemente elevata da aumentare le possibilità di un accordo con i partner italo-tedeschi, secondo quanto riportato dalle fonti di Bloomberg News.

I NUMERI DI IDV

Nel 2024 Iveco Defence – con sede sede principale a Bolzano – ha realizzato ricavi di 1,133 miliardi di euro ed Ebit di 108 milioni di euro. La società conta su 5 siti produttivi (con presenza in Germania, Romania e Brasile) e impiega circa 2.000 persone, con 9 uffici commerciali in Europa, Stati Uniti e Brasile e 6 centri di ricerca e sviluppo in Italia, Brasile, UK e Germania. Idv specializzata nella progettazione, produzione e supporto logistico di veicoli per impiego prevalentemente militare, con un portafoglio prodotti che copre i settori dei veicoli leggeri e medi blindati, dei veicoli corazzati pesanti e dei veicoli logistici e tattici.

LA STRATEGIA DEL GRUPPO EX FINMECCANICA

“L’acquisizione di Iveco Defence è un tassello fondamentale nello sviluppo della nostra strategia di crescita inorganica a supporto della piena attuazione del Piano Industriale” ha commentato l’ad di Leonardo Roberto Cingolani, evidenziando che “l’operazione consolida la nostra posizione di attore di riferimento nel settore della Difesa terrestre europea, mercato caratterizzato da forti prospettive di crescita future”.

In particolare, l’integrazione tra i sistemi elettronici di Leonardo – inclusa una suite completa di sensori per l’elettronica di combattimento e torrette di nuova generazione – e i veicoli di Iveco Defence sarà in grado di garantire la massima efficacia delle soluzioni operative proposte, si legge in una nota. Senza dimenticare che il colosso della difesa italiana conta già su una collaborazione con l’Iveco tramite la sua controllata Oto Melara, nell’ambito dell’attuale Cio, capofila dell’industria negli armamenti terrestri per lo sviluppo e la produzione di veicoli blindati come il Centauro (I e II) e il supporto ai veicoli.

“Le competenze altamente specializzate nei rispettivi verticali di riferimento, unite alla forte capacità logistica e produttiva, favoriranno maggiore efficienza operativa e accelereranno lo sviluppo tecnologico congiunto, creando al contempo anche nuove opportunità di sviluppo ed evoluzione delle competenze professionali e di valorizzazione delle persone” prosegue la nota della società di Piazza Monte Grappa.

INSIEME AL PARTNER RHEINMETALL

Inoltre, Leonardo verificherà insieme al partner Rheinmetall l’opportunità di valorizzare il perimetro dei veicoli pesanti.

Le due aziende hanno avviato una joint venture paritetica per la fornitura di mezzi militari all’esercito italiano, programma che vede impegnato con una quota dei lavori anche Iveco Defence Vehicles, alla luce della maxi commessa ricevuta dal governo italiano per produrre veicoli militari e alla quale Idv parteciperà con una quota del 12-15%.

L’azienda di Piazza Monte Grappa punta a chiudere “entro la fine dell’anno” le trattative con Rheinmetall per cedere ai tedeschi le attività dei mezzi pesanti di Iveco Defence, ha spiegato l’ad Roberto Cingolani ieri nel corso della call  con gli analisti. Il numero uno di Leonardo ha affermato che era difficile definire già in questa fase una definizione del perimetro delle attività di Iveco da cedere a Rheinmetall e quindi per accelerare è stato deciso che fosse direttamente Leonardo a rilevare tutte le attività per poi discutere “da domani” con il partner tedesco il successivo riassetto.

LA VIA DEL CONSOLIDAMENTO DELL’INDUSTRIA DELLA DIFESA EUROPEA

“Si tratta di un’operazione di alto profilo strategico, in un periodo nel quale il settore terrestre della Difesa ha rilevanti prospettive di consolidamento e ulteriore sviluppo” commenta il direttore di Rid, Pietro Batacchi, sottolineando che “Leonardo si posiziona così sul mercato come attore capace di offrire una soluzione integrata che comprende piattaforma, ruotata e cingolata, torretta, sistema d’arma e componente elettronica e di gestione del combattimento.

Il consolidamento sta prendendo piede con l’aumento dei bilanci militari europei, dovuto all’invasione russa dell’Ucraina e alle pressioni degli Stati Uniti affinché i partner della Nato aumentino la spesa per la difesa, osserva ancora Bloomberg aggiungendo che questi sviluppi hanno aumentato le prospettive per aziende target come Iveco e hanno spinto il governo italiano a fare pressione su Leonardo affinché aumentasse la sua offerta.

IL PLAUSO DEL GOVERNO

La notizia della cessione di Iveco Defence Vehicles all’italiana Leonardo incontra infatti il favore del governo che definisce l’operazione “in linea con la strategia di valorizzazione di un polo produttivo di eccellenza in settori differenziati ma correlati”.

IL PARERE DEI SINDACATI

Soddisfatti anche i sindacati.

“La cessione della divisione difesa da parte di Iveco a Leonardo è la migliore soluzione possibile, poiché garantisce che una grande realtà industriale di un settore strategico resti in mani italiane. Esprimiamo maggiore preoccupazione invece per il resto del gruppo, che sarà oggetto di acquisizione da parte della indiana Tata Motors e che quindi richiede la massima attenzione da parte sia sindacale sia istituzionale” hanno dichiarato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive.

“Siamo assai fiduciosi che il passaggio in Leonardo non rappresenti un problema per i lavoratori, ma anzi possa costituire in prospettiva una opportunità – proseguono i dirigenti Uilm – “Sul futuro del resto del gruppo Iveco, che conta circa 13.000 dipendenti in Italia, incombe purtroppo maggiore incertezza”.

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