In orbita il satellite europeo per la mappatura degli oceani, parte del programma di osservazione della Terra Copernicus dell’Ue.
Il satellite Copernicus Sentinel-6B è stato lanciato con successo dalla base statunitense Vandenberg Space Force Base (VSFB), in California, a bordo di un vettore a razzo Falcon 9 operato da SpaceX.
Realizzato da Airbus Defence & Space in qualità di prime contractor per l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) Sentinel-6B fornirà dati radar fondamentali al monitoraggio dell’innalzamento del livello dei mari. Come il suo gemello Sentinel-6 Michael Freilich, Sentinel-6B ha a bordo il radioaltimetro Poseidon-4 sviluppato da Thales Alenia Space, la joint venture spaziale tra la francese Thales (67%) e l’italiana Leonardo (33%). Questa tecnologia molto precisa dell’altimetria radar misura la topografia degli oceani – indicatore chiave nel rilevamento del cambiamento climatico insieme – ogni 10 giorni con un’accuratezza inferiore a un centimetro.
Questo è il secondo satellite Sentinel-6 che il Falcon 9 ha lanciato dopo aver portato in orbita il satellite Sentinel-6 Michael Freilich nel novembre 2020. E con il lancio odierno l’azienda aerospaziale di Elon Musk registra un traguardo epocale: la 500esima missione orbitale dell’azienda con un razzo riutilizzabile. Il primo stadio del Falcon 9 è rientrato infatti a Vandenberg per l’atterraggio circa nove minuti dopo il decollo, come previsto.
Allo stesso tempo, il lancio di Sentinel-6B evidenzia ancora una volta la dipendenza europea da SpaceX, con i carichi strategici dell’Ue costretti a volare sul Falcon 9 in attesa di un accesso autonomo e affidabile allo spazio.
Tutti i dettagli.
LA MISSIONE SENTINEL-6B
Con una massa di lancio di circa 1,2 tonnellate, Sentinel-6B opererà in orbita terrestre bassa, a un’altitudine di 1.336 km e con un’aspettativa di vita pari a 7 anni.
La missione Sentinel-6B si inserisce nell’ambito di Copernicus, componente dell’osservazione terrestre del programma spaziale dell’Ue, ed è il risultato di una collaborazione esclusiva tra la Commissione europea, Esa, Eumetsat, Nasa e Nooa (National Oceanic and Atmospheric Administration), con il supporto di Cnes, l’Agenzia spaziale francese.
Per un anno, Sentinel-6B orbiterà fianco a fianco con Sentinel-6 Michael Freilich, lanciato a novembre 2020, per calibrare le due missioni prima di sostituire il suo predecessore. La missione gold-standard del radioaltimetro assicurerà la continuità dei dati del livello dei mari fino ad almeno il 2030.
L’OBIETTIVO
Considerato che il 10% della popolazione mondiale vive in comunità costiere a un’altezza inferiore ai 10 metri sul livello del mare, l’innalzamento dei mari è una delle principali preoccupazioni relativamente al cambiamento climatico della Terra. “Il monitoraggio dell’innalzamento del livello del mare è una priorità assoluta nell’agenda globale”, spiegano i funzionari dell’Esa nella descrizione della missione Sentinel-6B. “Negli ultimi 25 anni, l’altezza media degli oceani del mondo è aumentata di quasi 10 cm, secondo i dati di Copernicus”, hanno aggiunto. “La missione Copernicus Sentinel-6 è diventata la missione di riferimento di riferimento per monitorare e registrare questa conseguenza chiave del cambiamento climatico”.
LA TECNOLOGIA DI THALES ALENIA SPACE A BORDO
Come il suo gemello Sentinel-6 Michael Freilich, Sentinel-6B ha a bordo il radioaltimetro Poseidon-4 sviluppato da Thales Alenia Space. Questa tecnologia molto precisa dell’altimetria radar misura la topografia degli oceani ogni 10 giorni con un’accuratezza inferiore a un centimetro.
La topografia degli oceani è infatti un indicatore chiave nel rilevamento del cambiamento climatico insieme alle dinamiche degli oceani, correnti, altezza delle onde e velocità dei venti di superficie. Il monitoraggio preciso e continuo del livello dei mari è cruciale per acquisire dati affidabili che consentano di elaborare politiche climatiche per governi e istituzioni, e di proteggere i milioni di persone minacciate dall’innalzamento del livello dei mari. Senza dimenticare che poter contare su questi dati è fondamentale anche per coloro che rispondono alle emergenze in caso di disastri, e per i dipartimenti responsabili della pianificazione urbana, della sicurezza degli edifici e della gestione degli argini.
Inoltre, il satellite è dotato anche di un radiometro a microonde fornito dalla Nasa, che determinerà il contenuto di acqua atmosferica, consentendo un’interpretazione più accurata dei risultati dell’altimetro.
LA DIPENDENZA DELL’EUROPA DA SPACEX
Infine, il lancio di Sentinel-6B conferma, ancora una volta, la necessità per l’Europa di affrancarsi dai vettori extra-Ue per l’accesso allo spazio.
Anche per questa missione, fondamentale per monitorare l’innalzamento del livello dei mari, Bruxelles e l’Esa hanno dovuto affidarsi al Falcon 9 di SpaceX. Mentre l’Europa lavora alla stabilizzazione dei suoi lanciatori Ariane 6 e Vega-C, i carichi strategici dell’Ue continuano quindi a volare grazie ai razzi di Elon Musk, ormai divenuto il partner di fatto per le missioni istituzionali europee. A pieno regime, Arianespace (società che commercializza i lanci dei lanciatori europei) punta a raggiungere fino a 12 lanci all’anno, ma dall’altra parte dell’Atlantico c’è SpaceX che lancia con un Falcon 9 circa 2-3 volte a settimana.






