A lungo sollecitati, ora l’Ucraina potrebbe dover far a meno di ulteriori sistemi di difesa aerea statunitensi Patriot per proteggere le sue città.
Prodotto negli Stati Uniti e tipicamente utilizzato per intercettare aerei, missili da crociera e missili balistici a corto raggio, al Patriot è stato anche attribuito il merito di aver abbattuto i missili ipersonici russi Kh-47M2 Kinzhal durante la guerra in Ucraina.
Ma ora il Pentagono ha bloccato le spedizioni di sistemi di difesa aerea Patriot statunitensi e di altre armi di precisione all’Ucraina a seguito del timore che le scorte statunitensi si stessero esaurendo, provocando l’allarme a Kiev.
Tra i sistemi d’arma temporaneamente bloccati figurano anche migliaia di munizioni ad alto potenziale per obici da 155 mm, oltre 100 missili Hellfire, più di 250 razzi GMLRS a guida di precisione, numerosi missili aria-superficie come Stinger e AIM, armamenti destinati agli F-16 ucraini e lanciagranate.
La riduzione delle spedizioni di armi rende Kiev più vulnerabile ai crescenti attacchi della Russia. Resta infatti da capire quanto la sospensione inciderà sulla capacità di resistenza dell’Ucraina, che oggi può comunque contare anche sulla produzione nazionale e sul sostegno europeo.
Tutti i dettagli.
LA DECISIONE DI WASHINGTON
Finora gli Stati Uniti sono stati il principale fornitore di armamenti all’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa nel 2022, consegnando sistemi di difesa aerea, droni, lanciarazzi, radar, carri armati e missili anticarro. Ma da mesi si moltiplicano le preoccupazioni sullo stato delle riserve militari americane.
La decisione di sospendere la fornitura di equipaggiamenti militari è arrivata dal segretario alla Difesa, Pete Hegseth, che ha ordinato una revisione delle riserve militari americane. Secondo fonti riservate, la sospensione potrebbe durare fino al termine della revisione e, se le scorte dovessero rivelarsi insufficienti o necessarie altrove, il blocco potrebbe prolungarsi.
Le armi in questione erano parte dei pacchetti approvati in precedenza dall’amministrazione Biden. Gli Stati Uniti hanno inviato per la prima volta un sistema Patriot in Ucraina nell’aprile 2023. A gennaio 2024, si registrava già una carenza di missili, ricordava il mese scorso il New York Times.
COS’È IL SISTEMA DI DIFESA AEREA PATRIOT
Il Patriot (Phased Array Tracking Radar to Intercept on Target) è il sistema di difesa terra-aria a lunga gittata prodotto dalla statunitense Raytheon Technologies.
Si tratta di un intercettore missilistico mobile con base a terra, schierato dagli Stati Uniti per rilevare, tracciare e ingaggiare velivoli senza pilota, missili da crociera e missili balistici tattici e a corto raggio.
Gli Stati Uniti lo svilupparono per la prima volta negli anni ’60 e fu utilizzato per la prima volta sul campo di battaglia durante la Guerra del Golfo, iniziata nel 1990.
L’EFFICACIA
Come spiega AnalisiDifesa, il sistema Patriot Pac-3 “supera in maniera marcata il Samp-t a livello di efficacia. Il sistema è in grado di difendere spazi aerei sia autonomamente sia in combinazione con gli aerei da combattimento. È impiegabile sino a una quota di oltre 20 000 metri (in verticale) e ha una portata di oltre 50 chilometri (dimensione orizzontale). Nell’ambito dei sistemi DTA a lunga gittata si tratta di una distanza d’impiego eccezionalmente elevata. Il Patriot fornisce pertanto un contributo determinante alla difesa aerea integrata”.
Da gennaio 2015 Patriot ha intercettato più di 150 missili balistici in operazioni di combattimento in tutto il mondo, si legge sul sito di Raytheon. Sono 17 i paesi a dispiegare questo sistema di difesa aerea tra cui Germania, Romania, Spagna e Svezia.
Nel 2012 il consiglio dei ministri degli Esteri della Nato approvò lo schieramento dei missili Patriot in Turchia alla frontiera con la Siria, come richiesto dal governo di Ankara.
“Il sistema è ampiamente considerato una delle armi a lungo raggio più capaci per difendere lo spazio aereo dai missili balistici e da crociera in arrivo, nonché da alcuni aerei. A causa della sua capacità a lungo raggio e ad alta quota, può potenzialmente abbattere missili e aerei russi lontano dai loro obiettivi previsti all’interno dell’Ucraina” secondo la Cnn.
I NUMERI
L’International Institute for Strategic Studies (IISS) monitora il dispiegamento dei sistemi di difesa missilistica Patriot, stimando che ce ne siano circa 186 operativi in tutto il mondo. Lo scorso maggio il New York Times ha riportato che i dati dell’IISS indicavano che 186 sistemi Patriot sono operativi a livello globale. Solo 16 Paesi li possiedono.
Gli Stati Uniti ne possiedono circa un terzo e ne hanno inviati molti all’estero per proteggere gli alleati in Europa, Asia e Medio Oriente.
Diverse decine di Patriot sono state inviate nella regione indo-pacifica a causa delle minacce provenienti da Cina e Corea del Nord, sebbene gli Stati Uniti ne abbiano recentemente trasferito almeno uno in Medio Oriente per proteggere Israele.
Gli alleati europei possiedono circa 40 sistemi, inclusi gli otto ora in Ucraina.
Il nono Patriot, proveniente da Israele e in fase di revisione per l’Ucraina, è un modello più vecchio, secondo due funzionari statunitensi. Si prevede che verrà consegnato all’Ucraina entro l’estate. Germania e Grecia possiedono insieme circa 15 sistemi Patriot, secondo i dati dell’IISS, riporta il Nyt.
UN SISTEMA COSTOSO
Il sistema costa circa 4 milioni di dollari per missile e i lanciatori costano circa 10 milioni di dollari ciascuno, sostengono gli analisti. Per il Centro per gli studi strategici e internazionali (Csis) ogni batteria costerebbe circa 1,1 miliardi di dollari: 400 milioni per il sistema, 690 milioni per i missili.
A un tale costo, non è vantaggioso utilizzare il Patriot per abbattere i droni iraniani più piccoli ed economici che la Russia ha acquistato e utilizzato in Ucraina. Una batteria Patriot richiede fino a 90 truppe per farla funzionare e mantenerla, secondo AP.
IL COMMENTO DEGLI ESPERTI
Per gli esperti, il Patriot ha funzionato egregiamente in Ucraina. Le sue prestazioni, secondo Frederik Mertens, analista del The Hague Center for Strategic Studies, sono state “un successo assoluto”.
“Il Patriot ha funzionato in modo piuttosto spettacolare in Ucraina”, aveva osservato già un anno fa a Business Insider Justin Bronk, esperto di potenza aerea del Royal United Services Institute del Regno Unito, che ha seguito da vicino gli sviluppi in Ucraina.
“L’assenza di missili antiaerei Patriot porterà a un aumento degli attacchi missilistici russi contro le città ucraine, con conseguente aumento delle vittime civili”, ha affermato Viktor Kevlyuk, esperto militare presso il Centro per le Strategie di Difesa di Kiev, riporta il Financial Times. “L’assenza di missili GMLRS limiterà la capacità di sferrare attacchi missilistici su obiettivi nella profondità operativa”.
Fonti europee e asiatiche potrebbero compensare alcune delle riduzioni, ma nel frattempo sarebbe più difficile per l’esercito ucraino, osserva Kevlyuk.
L’ALTERNATIVA EUROPEA
Nel frattempo Mbda, il gruppo francese Thales e l’italiana Leonardo stanno promuovendo il loro nuovo sistema di difesa terra-aria Samp-t di nuova generazione come un’alternativa al Patriot statunitense, leader di mercato. Tuttavia, la sfida non sarà semplice: la versione precedente del sistema non ha eguagliato le prestazioni del Patriot e molti Paesi hanno già adottato la soluzione americana, sostiene il Financial Times.