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Michelangelo Security Dome

Michelangelo Dome, primo test di difesa aerea in Italia con radar Leonardo

A fine novembre Leonardo ha presentato il programma Michelangelo Dome, "sistema multi-dominio interconnesso basato sull'intelligenza artificiale" e il 3 dicembre si è concluso con successo il primo lancio di qualifica del sistema missilistico Samp/T Ng italiano dotato con radar Kronos

Primo risultato con test di difesa aerea in Italia per il Michelangelo Security Dome.

A meno di dieci giorni dal debutto del nuovo sistema integrato di difesa Michelangelo Security Dome, Leonardo ha messo subito alla prova le sue capacità nell’ambito della Sensoristica Radar per la Difesa Aerea e Missilistica, uno dei pillar del Dome Italiano.

Lo scorso 27 novembre Leonardo ha presentato infatti il programma Michelangelo Dome, cioè la propria “visione sviluppata negli ultimi tre anni” di un sistema di difesa aerea integrato che “sta facendo di Leonardo un’azienda multidominio che deve garantire la sicurezza globale da ogni tipo di minaccia” aveva annunciato il ceo del gruppo, Roberto Cingolani.

“È una cupola dove tutte le piattaforme si parlano, in un ambiente digitalmente protetto e c’è un’intelligenza artificiale che aiuta la persona che decide – un membro della Difesa – a capire qual è la minaccia in arrivo e qual è il metodo migliore, con più alta probabilità di neutralizzare, da utilizzare” ha spiegato ieri sera sempre l’ad di Leonardo, intervenendo al programma “Cinque Minuti”.

L’iniziativa del principale attore italiano nel settore della difesa arriva mentre i paesi europei cercano di reagire all’aggressione russa rafforzando le proprie capacità aeree e missilistiche.  Il Michelangelo Dome è un sistema basato sull’intelligenza artificiale in grado di collegare diverse apparecchiature e piattaforme per proteggere i paesi dalle minacce aeree, in modo simile all’Iron Dome israeliano.

Secondo quanto illustrato da Cingolani, il primo step della nuova architettura di difesa dovrebbe diventare operativo entro un paio d’anni.

Tutti i dettagli.

COS’È IL MICHELANGELO DOME

“Michelangelo Dome non è un singolo sistema, ma un’architettura completa che integra sensori terrestri, navali, aerei e spaziali di nuova generazione, piattaforme di cyber defence, sistemi di comando e controllo, intelligenza artificiale ed effettori coordinati. Secondo Leonardo, la piattaforma crea una cupola dinamica di sicurezza, capace di individuare, tracciare e neutralizzare minacce, anche in caso di attacchi massivi, su tutti i domini di operazione: aeree e missilistiche, inclusi missili ipersonici e sciami di droni, attacchi dalla superficie e sotto la superficie del mare, forze ostili terrestri.

Grazie alla fusione avanzata dei dati provenienti da sensori multipli e all’impiego di algoritmi predittivi, Michelangelo è in grado di anticipare comportamenti ostili, ottimizzare la risposta operativa e coordinare automaticamente gli effettori più idonei, spiega la nota di Leonardo.

E ora il gruppo ha messo a segno il test radar Kronos, “importante risultato” verso Michelangelo Dome.

IL PRIMO LANCIO DI QUALIFICA DEL SISTEMA MISSILISTICO SAMP/T NG CON RADAR KRONOS

Il 3 dicembre 2025 è stato infatti portato a termine con successo il primo lancio di qualifica del sistema missilistico Samp/T NG italiano equipaggiato con il radar di nuova generazione Kronos Grand Mobile High Power. Il sensore, basato su architettura Aesa multifunzionale a scansione elettronica e dotato delle tecnologie più avanzate, ha offerto prestazioni di livello eccezionale: ha tracciato il bersaglio e guidato il missile all’intercetto a una distanza mai raggiunta prima dal sistema Samp/T in attività dimostrative a terra.

Questa performance conferma il Kronos Grand Mobile High Power di Leonardo come Sensore Radar best-in-class in Europa per i sistemi di difesa aerea e missilistica, sottolinea la nota del gruppo di Piazza Monte Grappa.

IL PERCORSO INTRAPRESO DA LEONARDO

Infine, questo risultato, che si aggiunge ai successi ottenuti nelle esercitazioni internazionali di difesa aerea e missilistica integrata (come Formidable Shield e Pacific Dragon) e nelle sperimentazioni su sistemi terra-aria, rafforza il percorso intrapreso da Leonardo verso la piena realizzazione del Michelangelo Security Dome italiano. Un sistema che, grazie a un’architettura aperta e dinamica, si candida a diventare modello di riferimento per un futuro Dome europeo contro le minacce aeree e missilistiche, conclude il gruppo.

RAGGIUNGERE LA SICUREZZA EUROPEA

Le grandi aziende europee “si stanno consorziando, si stanno dando una mano e io credo che nei prossimi 2-3 anni la nostra capacità difensiva migliorerà, ma per essere sicuri ci vorrà molto di più” ha ammesso Cingolani,  durante il programma condotta da Bruno Vespa, rispondendo sul tempo necessario per essere pronti a respingere un attacco di missili o di droni e, a tal proposito, ha aggiunto: “È una domanda molto complessa perché queste sono tecnologie che evolvono con una rapidità impressionante”. “Abbiamo un gap come Europa a livello di armamento e di difesa che non ci rende un continente sicuro e in secondo luogo, le tecnologie con cui possono attaccarci evolvono con grande rapidità, quindi non solo dobbiamo compensare il gap, ma dobbiamo anche sviluppare qualcosa di nuovo”, ha ribadito il numero uno di Leonardo.
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