Israele punta all’anno prossimo per schierare Iron Beam, nuovo sistema laser antiaereo progettato per essere integrato con il sistema Iron Dome.
Lunedì il ministero israeliano della Difesa ha annunciato l’assegnazione di un “enorme contratto” del valore di circa 530 milioni di dollari a diverse società israeliane per accelerare lo sviluppo del sistema laser antiaereo “Iron Beam”.
Questo sistema, che si aggiunge ad altri mezzi di difesa antiaerea già utilizzati da Israele, dovrebbe consentire all’esercito di intercettare i droni in modo più efficace. Secondo il dicastero della Difesa i sistemi Iron Beam saranno integrati nella rete di armi di difesa aerea israeliane entro un anno.
Tutti i dettagli.
IL CONTRATTO ASSEGNATO A RAFAEL ED ELBIT SYSTEMS
Il ministero della Difesa ha firmato un enorme contratto, “del valore di circa 2 miliardi di shekel (circa 530 milioni di dollari) per un significativo ampliamento delle attrezzature per i sistemi di intercettazione laser (Iron Beam), con il suo principale sviluppatore, la società Rafael, e con la società Elbit Systems”, si indica in una nota, nella quale si specifica che il nuovo sistema di difesa dovrebbe essere “operativo entro un anno”.
Rafael Advanced Defense Systems è l’autorità israeliana, emanazione del ministero della Difesa, responsabile dello sviluppo di armi e tecnologia militare. La società di difesa Elbit, da parte sua, ha precisato che il ministero le ha assegnato un contratto del valore di circa 200 milioni di dollari come parte dello sviluppo di Iron Beam.
COS’È IRON BEAM
Iron Beam è un sistema di difesa aerea laser che opera contro una varietà di minacce aeree come razzi, bombe da mortaio, veicoli aerei senza pilota, missili da crociera. Può essere programmato per seguire bersagli a bassa quota, colpendoli con energia appena sufficiente a disattivarli. Secondo il ministero, questo sistema potrebbe essere installato a bordo di piccoli aerei civili per colpire qualsiasi oggetto volante, come “droni, proiettili, razzi, missili balistici”.
Presentato per la prima volta nel febbraio 2014 al Singapore Air Show e, dopo aver dimostrato le sue capacità in una serie di test nel sud di Israele circa 3 anni fa, è entrato nello sviluppo operativo e nell’adattamento al campo di battaglia, ricorda Defense News.
IRON BEAM INTEGRATO NELLA RETE CONTRAEREA DI ISRAELE ENTRO UN ANNO
Lo Stato ebraico gestisce sofisticati sistemi di difesa aerea che hanno visto un’azione intensa nell’ultimo anno. La contraerea include il sistema di difesa antimissile balistico Arrow 3 sviluppato congiuntamente con gli Stati Uniti e in grado di intercettare missili al di fuori dell’atmosfera terrestre. Il sistema David’s Sling è una batteria stazionaria terrestre in grado di intercettare missili terra-terra, aerei, droni e altri proiettili a una distanza di circa 200 km, che comprende l’intero territorio di Israele. Le batterie mobili del sistema Iron Dome possono intercettare razzi terra-terra e droni a una distanza di circa 70 km.
Nel frattempo Israele ha investito nel sistema Iron Beam, che produce un laser ad alta energia, per integrare le batterie Iron Dome utilizzate per lanciare missili intercettori per eliminare i razzi in arrivo.
Quindi Iron Beam opererà come parte del sistema di difesa aerea israeliano insieme alle batterie Iron Dome, secondo il capo della ricerca militare Daniel Gold. “La combinazione tra intercettazione laser e intercettazione missilistica renderà ulteriormente più stretto il sistema di difesa contro razzi, missili, droni, missili da crociera e altre minacce”, ha affermato.
IL COMMENTO DEGLI ESPERTI
“Gli intercettori sono solo missili terra-aria che abbattono le armi in arrivo. E ovviamente ce n’è un numero limitato nel lanciatore in un dato momento, e costano soldi e sono sacrificabili”, aveva spiegato l’anno scorao a Cnbc Bryan Clark, esperto di difesa presso l’Hudson Institute. “Un laser, d’altra parte, offre essenzialmente una serie infinita di opportunità di intercettazione, poiché finché c’è elettricità continuerà a ricaricarsi e ad abbattere le armi in arrivo”, aveva aggiunto Clark.
D’altro canto, secondo Defense News, il sistema laser è più limitato di Iron Dome nella sua capacità di gestire grandi raffiche di razzi, insieme alle limitazioni nei giorni di visibilità ridotta a causa di nuvole, pioggia o tempeste di sabbia.