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Il Pentagono sceglie Google Gemini per una piattaforma IA dell’esercito

Il Pentagono arruola Google: Gemini diventa il motore AI della nuova piattaforma GenAI.mil per le forze armate Usa. Tutti i dettagli

Il Pentagono vuole accelerare sull’intelligenza artificiale e sceglie Gemini di Google come alleata.

Ieri il Dipartimento della Difesa (ribattezzato della Guerra ndr) ha annunciato una nuova iniziativa per far sì che personale militare, dipendenti civili e appaltatori utilizzino funzionalità di intelligenza artificiale generativa, disponibili sul proprio sito web.

E il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha dichiarato che Gemini for Government di Google Cloud è la prima funzionalità di intelligenza artificiale ad essere lanciata su GenAI.mil, sua nuova piattaforma di intelligenza artificiale generativa, in modo che i dipendenti possano utilizzarla sui loro computer di lavoro.

Il lancio sembra essere uno dei primi dispiegamenti di massa di uno strumento di intelligenza artificiale generativa creato commercialmente in tutto il Pentagono, osserva Axios ricordando che il Pentagono stava già sperimentando l’intelligenza artificiale generativa nei suoi uffici e nelle sue divisioni militari, e Google ha annunciato un contratto da 200 milioni di dollari con il dipartimento a luglio per implementare i suoi strumenti di intelligenza artificiale all’avanguardia.

In realtà Google non è la prima big tech arruolata dal Pentagono: lo scorso luglio il Chief Digital and Artificial Intelligence Office (CDAO) che definisce gli standard di intelligenza artificiale per il Dipartimento della Difesa, ha annunciato l’assegnazione di contratti ad Anthropic, OpenAI, XAi l’azienda di intelligenza artificiale di Elon Musk e la stessa Google, fino a 200 milioni di dollari ciascuno, volti ad aumentare l’adozione di funzionalità di intelligenza artificiale avanzate da parte delle forze armate americane.

Tutti i dettagli.

“IL FUTURO DELLA GUERRA È AI”

“Il futuro della guerra americana è qui, e si scrive A-I”: con queste parole il Segretario alla Difesa Pete Hegseth in un video pubblicato su X ha presentato l’iniziativa come una forza lavoro “AI-first”, sfruttando le capacità di intelligenza artificiale generativa per creare un’azienda più efficiente e pronta al combattimento.

Come ricorda la nota del Pentagono, lo scorso luglio, “il presidente Donald Trump ha istituito un mandato per raggiungere un livello di superiorità tecnologica nell’intelligenza artificiale senza precedenti. Il Dipartimento della Guerra sta rispettando questo mandato, assicurandosi che non rimanga solo inchiostro sulla carta. In risposta a questa direttiva, le funzionalità di intelligenza artificiale hanno ora raggiunto tutti i desktop del Pentagono e delle installazioni militari americane in tutto il mondo”.

COME FUNZIONERÀ LA NUOVA PIATTAFORMA

I dipendenti del Pentagono possono utilizzare Gemini nella nuova piattaforma per “condurre ricerche approfondite, formattare documenti e persino analizzare video o immagini a una velocità senza precedenti”, ha affermato Hegseth nel video.

ATTENZIONE AI DATI

Gemini for Government utilizzerà “flussi di lavoro agenti intelligenti”, ovvero processi di intelligenza artificiale in cui la programmazione autonoma prende decisioni e intraprende azioni con un coinvolgimento umano minimo, e consentirà al personale della difesa di sperimentare maggiormente queste capacità, ha affermato il dipartimento. “Non c’è premio per il secondo posto nella corsa globale per il predominio dell’intelligenza artificiale”, ha dichiarato Emil Michael, sottosegretario alla Difesa per la ricerca e l’ingegneria. “Ci stiamo muovendo rapidamente per implementare potenti funzionalità di intelligenza artificiale come Gemini for Government direttamente nella nostra forza lavoro. L’intelligenza artificiale è il prossimo destino manifesto degli Stati Uniti e ci stiamo assicurando di dominare questa nuova frontiera.”

Nessuno dei dati del Dipartimento della Difesa verrà utilizzato per addestrare i modelli pubblici di Google, ha precisato da parte sua il colosso di Mountain View.

ANCHE LA NATO AVEVA SCELTO IL CLOUD DI COOGLE

L’implementazione fa parte di una serie di importanti successi per Google.

In occasione della 3ª Cloud Conference della Nato a Bruxelles, a fine novembre, Google Cloud – la divisione cloud del colosso di Mountain View – e l’Alleanza Atlantica hanno annunciato la firma di un accordo multimilionario per la fornitura di una soluzione di cloud sovrano altamente sicura, destinata alla gestione dei carichi di lavoro classificati della Nato. Si tratta dell’ultima mossa in uno scenario in cui le big tech del cloud Usa si contendono sempre più spesso contratti in ambiti sensibili come sicurezza, intelligence e difesa. “La collaborazione con il settore è un elemento chiave della nostra strategia di trasformazione digitale” secondo la Nato. E secondo Axios, le vittorie di Gemini spingono i concorrenti a modificare le proprie strategie interne per tenere il passo.

 

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