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Gcap, ecco perché il Giappone guarda all’India

Il Giappone ha esteso un invito all'India a partecipare al Gcap, programma trilaterale con Italia e Regno Unito per lo sviluppo di un sistema di combattimento aereo di sesta generazione. La mossa si inserisce nella strategia di Tokyo di contenere Pechino che continua ad espandere la sua presenza militare nella regione indo-pacifica. Tutti i dettagli

Il Giappone pronto ad accogliere l’India a bordo del Global Combat Air Programme (Gcap), il programma trilaterale per lo sviluppo di un aereo da combattimento di sesta generazione intrapreso da Italia, Giappone e Regno Unito.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Kyodo News+, il 5 maggio i ministri della Difesa di Giappone e India hanno concordato di approfondire la cooperazione tra le rispettive forze armate, avviando anche discussioni per l’istituzione di un organo di dialogo a livello di alti ufficiali. Il ministro della Difesa giapponese, il generale Nakatani, e il suo omologo indiano Rajnath Singh hanno inoltre affermato che le Forze di autodifesa giapponesi e l’esercito indiano intensificheranno le loro esercitazioni congiunte, ha dichiarato Nakatani ai giornalisti dopo i loro colloqui a New Delhi.

L’incontro è avvenuto dopo che Tokyo ha contattato Nuova Delhi per partecipare al Gcap. La proposta, rivelata da una fonte governativa giapponese il 30 aprile 2025, mira a coinvolgere l’India nel progetto collaborativo guidato da Tokyo, Londra e Italia per costruire un sistema di combattimento aereo di sesta generazione entro il 2035.

L’iniziativa mira a distribuire l’enorme onere finanziario del progetto, rafforzando al contempo la cooperazione in materia di sicurezza con l’India, un attore chiave nell’Asia meridionale.

Come ricorda l’agenzia stampa nipponica, Giappone e India sono membri del “Quad”, il gruppo delle democrazie indo-pacifiche che include anche Stati Uniti e Australia, visto come un contrappeso della sempre più assertiva proiezione marittima della Cina.

Tutti i dettagli.

COS’È IL GLOBAL COMBAT AIR PROGRAMMA

Il programma Gcap riguarda lo sviluppo di caccia di nuova generazione che dovranno entrare in funzione nel 2035 e sostituire progressivamente gli Eurofigher. Il progetto ha preso il via con la convenzione firmata tra Regno Unito, Italia e Giappone a dicembre 2023 ratificata dalle Camere lo scorso autunno: ha previsto la nascita di una organizzazione governativa (Gico) e di una alleanza industriale con una jv tra le aziende capofila (Leonardo, Bae Systems e Mitsubishi Heavy Industries).

IL POTENZIALE RUOLO DELL’INDIA NEL PROGRAMMA GCAP

L’approccio del Giappone all’India, discusso per la prima volta durante la visita di una delegazione governativa a Nuova Delhi nel febbraio 2025, riflette imperativi sia economici che strategici, poiché Tokyo cerca di rafforzare i legami con una nazione fondamentale per la stabilità regionale.

Inoltre, l’invito arriva in un momento in cui l’India ha intensificato la sua produzione nazionale di difesa nell’ambito dell’iniziativa di punta “Make in India” del Primo Ministro Narendra Modi. Funzionari vicini alla questione hanno rivelato che l’India ha espresso un interesse iniziale, sebbene ad oggi non ci sia alcuna conferma ufficiale da entrambe le parti.

Il potenziale ruolo dell’India nel Gcap è significativo, date le sue crescenti capacità aerospaziali e la sua posizione strategica, secondo Bulgarianmilitary. New Delhi ha sviluppato l’HAL Tejas, un caccia multiruolo leggero progettato da Hindustan Aeronautics. La sua versatilità lo ha reso un pilastro dell’Aeronautica Militare indiana, con oltre 40 unità in servizio e progetti per una variante avanzata Mk2.

Per New Delhi, l’adesione al programma trilaterale di Tokyo, Londra e Roma offrirebbe un’opportunità unica per fare un balzo in avanti nel regno della potenza aerea di sesta generazione. Gli sforzi del Paese per lo sviluppo di caccia nazionali, tra cui l’HAL AMCA (Advanced Medium Combat Aircraft), hanno subito ritardi e limitazioni di risorse.

NON SOLO NEW DELHI, TUTTI I PAESI INTERESSATI

Ma il programma trilaterale potrebbe presto espandersi altri partner, non solo indiano.

Da tempo l’Arabia Saudita sta valutando di contribuire finanziariamente al Gcap come Paese partner, e di acquistare esemplari del nuovo caccia che Giappone, Regno Unito e Italia puntano a sviluppare e produrre entro il 2035. Lo scorso gennaio la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni ha espresso un parere positivo in merito all’ipotetica partecipazione di Riad al programma.

Di recente il governo britannico ha anche confermato la propria disponibilità a collaborare con il Canada nell’ambito del Gcap. La sottosegretaria per gli Appalti della Difesa, Maria Eagle, ha dichiarato: “Tutte e tre le nazioni del Gcap hanno evidenziato un’apertura alla collaborazione con altri Paesi, purché si rispettino i tempi del programma e si contribuisca alle capacità militari future”. Come riferisce il quotidiano “Uk Defence Journal”, alcuni analisti vedono nel Canada un partner naturale per il futuro del Gcap, grazie ai suoi solidi legami in materia di sicurezza con il Regno Unito e alla sua appartenenza all’alleanza di intelligence Five Eyes (Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti).

Inoltre, il Canada ha recentemente scelto F-35 come prossimo caccia militare su cui puntare, allineandosi così ai Paesi del Gcap, che già operano o stanno acquisendo lo stesso velivolo. Ma in questo caso, presto anche l’India potrebbe entrar a far parte del programma F-35.

Tante questioni aperte quindi e novità sono attese già a breve visto che l’Italia ospiterà questo mese una riunione dei ministri della Difesa dei tre Paesi partner del Gcap, secondo quanto riferito il mese scorso da Nikkei.  Secondo fonti governative citate dal quotidiano, il ministro della Difesa giapponese, Gen Nakatani, visiterà l’Italia all’inizio di maggio per incontrare i suoi omologhi: Guido Crosetto e il britannico John Healey.

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