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Ecco come Trump ha sorpreso gli esperti con il caccia F-55

Trump ha sorpreso il mondo dell'aviazione militare sostenendo che era in fase di sviluppo un successore bimotore dell'F-35, soprannominato F-55. Ma di cosa si tratta in realtà questo progetto? Gli annunci di Trump, le reazioni della stampa specializzata e i commenti di analisti ed esperti

 

Trump vuole due nuovi caccia all’avanguardia: l’F-22 Super e l’F-55, ma di cosa si tratta?

È quanto si stanno domandando da qualche giorno gli esperti dell’aviazione militare dopo che il 15 maggio il presidente Usa Donald Trump ha annunciato i due velivoli durante un incontro a Doha, in Qatar, affiancato dall’amministratore delegato di Boeing Kelly Ortberg e dall’amministratore delegato di GE Aerospace Larry Culp.

Trump ha riferito che Washington sta valutando lo sviluppo di un nuovo caccia bimotore denominato F-55, oltre a un aggiornamento del F-22 Raptor prodotto da Lockheed Martin, che potrebbe essere battezzato “F-22 Super”. L’F-22 Super sarà “una versione molto moderna” del caccia esistente, ha affermato il numero uno della Casa Bianca, mentre l’F-55 avrà due motori.

Le dichiarazioni giungono dopo che lo scorso 21 marzo il presidente statunitense ha rivelato la decisione del Pentagono per lo sviluppo di un nuovo caccia di sesta generazione, “il più potente della storia”, che sarà pronto nel prossimo decennio. Si chiamerà F-47, in omaggio alla seconda presidenza Trump, e lo costruirà Boeing.

Frank Kendall, segretario dell’Us Air Force durante l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden, ha dichiarato in un’intervista a Defense News che non è chiaro a cosa si riferisse Trump quando ha parlato di un “F-22 Super”, ma potrebbe trattarsi del caccia di sesta generazione F-47. Ma soprattutto, secondo Kendall non è chiaro a cosa si riferisse Trump quando ha parlato del presunto F-55.

“Il Presidente Trump sembra aver speculato ad alta voce su aerei futuri che, per quanto ne so, non esistono”, ha dichiarato l’ex segretario dell’aeronautica statunitense.

Secondo gli analisti ciò che il presidente ha descritto sarebbe un’impresa ingegneristica estremamente impegnativa, paragonabile alla creazione di un aereo da zero, rileva Breaking Defense.

Tutti i dettagli.

TRUMP PARLA DEL BIMITORE F-55

La scorsa settimana il presidente degli Stati Uniti ha presentato l’F-55 sia come una evoluzione del cacciabombardiere F-35 di Lockheed Martin, sia come uno sviluppo ex novo.

Contestualmente, Trump ha confermato l’intenzione di aggiornare anche il caccia stealth di quinta generazione F-22: si tratta del primo caccia di quinta generazione al mondo, di cui da anni si dibatte circa il ritiro dal servizio per i suoi elevati costi di mantenimento, con il Congresso che ha bloccato i piani dell’Aeronautica Militare di accelerare il ritiro dei velivoli per concentrarsi sul progetto di prossima generazione, che è diventato l’F-47, ricorda Reuters.

“Faremo l’F-55 e – se il prezzo sarà giusto, e dev’essere giusto – sarà un bimotore e un super aggiornamento dell’F-35. E poi ci occuperemo dell’F-22”, ha affermato Trump. “Penso che il caccia più bello del mondo sia l’F-22, ma realizzeremo un F-22 Super, una versione molto moderna del jet da combattimento F-22”, ha aggiunto. “Procederemo abbastanza rapidamente”, ha concluso il presidente.

L’F-47 AGGIUDICATO DA BOEING

Come già detto, lo scorso marzo Boeing si è aggiudicato il contratto per il caccia Next Generation Air Dominance dell’Aeronautica Militare e ora sta costruendo l’F-47. Avrà “tecnologie stealth all’avanguardia [che lo renderanno] praticamente invisibile”, aveva spiegato Trump. Ci si aspetta inoltre che il caccia operi con la futura flotta di gregari di droni del servizio nota come Collaborative Combat Aircraft (Cca). General Atomics Aeronautical Systems e Anduril sono in competizione per il contratto separato Cca.

Ieri Trump ha menzionato proprio il progetto del nuovo caccia di sesta generazione per la supremazia aerea F-47, ma ha annunciato il bi-mitore F-55.

LA REAZIONE DEGLI ESPERTI

Secondo Richard Aboulafia, analista aerospaziale di AeroDynamic Advisory, ha ipotizzato che Trump stia “trollando” l’opinione pubblica con la sua proposta di un caccia F-55, rileva ancora Defense News. Alla domanda se gli venisse in mente qualcosa che potesse corrispondere al riferimento di Trump all’F-55, Aboulafia ha risposto: “A parte i kit di modelli Revell di un paio di decenni fa? No”.

Ma sempre Aboulafia ha affermato a Breaking Defense che se Trump stesse proponendo di modificare l’F-35 con una coppia di motori, ciò sarebbe praticamente impossibile a meno di una massiccia ristrutturazione dell’intero jet. Per farlo, ha detto, Lockheed Martin dovrebbe “smembrare l’intera parte centrale di un F-35 e sostituirla con una completamente diversa. Probabilmente si dovrebbero montare nuove ali… solo per la stabilità… Potrebbe essere l’idea peggiore di sempre, ma teoricamente, certo [si potrebbe fare]. Sarebbe semplicemente un nuovo aereo”.

BIMOTORE SÌ O NO?

Dunque per Trump il futuro dell’aviazione militare statunitense è bi-motore.

“Un F-35 ha un solo motore; non mi piacciono i monomotori”, ha dichiarato giovedì scorso il numero uno della Casa Bianca.

Kendall ha sottolineato che l’Aeronautica Militare attualmente vola con circa 830 F-16 e 471 F-35A, che hanno un solo motore, contro i 185 F-22 e gli oltre 250 F-15 che rappresentano i suoi bimotori. “La maggior parte della nostra flotta di caccia è composta da velivoli monomotore, e lo è da sempre”, ha affermato Kendall. “Quei motori sono estremamente affidabili”.

“Una versione bimotore dell’F-35 sarebbe praticamente una riprogettazione completa”, ha dichiarato Kendall a Breaking Defense. “È un’opzione che non è mai stata presentata e che non abbiamo mai preso in considerazione, a mia conoscenza”.

F-55 E NON SOLO, LA FATTIBILITÀ DEGLI ANNUNCI DI TRUMP

Infine, come ricorda Breaking Defense, Trump non è estraneo a fare dichiarazioni importanti, e spesso inaspettate, sui programmi di aerei militari. Nel 2016, da presidente eletto, chiese la cancellazione del contratto per la sostituzione dell‘Air Force One, che a quel tempo non era ancora stato assegnato a Boeing. All’inizio della sua prima amministrazione, si impegnò personalmente nei negoziati per gli F-35 e per il contratto di produzione dell’Air Force One, e chiese una diversa livrea per i nuovi aerei da trasporto presidenziali, rammenta la testata americana.

Ma i recenti annunci, se accurati, “rappresenterebbero la rivelazione da parte del presidente di piani precedentemente non divulgati che rappresenterebbero un cambiamento radicale nell’arsenale americano. E gli esperti contattati da Breaking Defense si sono affrettati a mettere in dubbio in particolare la fattibilità della proposta per l’F-55″.

“Ho una nipote adorabile che può realizzare per lui dei meravigliosi e giocosi disegni a mano libera. È praticamente la stessa cosa”, ha commentato l’esperto di aviazione. “Non è fattibile. Si chiama ‘Prendi il parabrezza e inserisci un nuovo aereo'”. Particolarmente sconcertante, ha detto Aboulafia, è che riprogettare l’F-35 come caccia bimotore lo collocherebbe nella stessa categoria di dimensioni e costi dell’F-47, la scelta dell’Aeronautica Militare per il suo caccia di sesta generazione, annunciato dallo stesso Trump a marzo.

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