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Ecco come Paesi Bassi, Svezia, Norvegia e Danimarca finanziano armi Usa per l’Ucraina

Prima i Paesi Bassi, poi Svezia, Norvegia e Danimarca hanno annunciato lo stanziamento di fondi per l'iniziativa Nato Prioritised Ukraine Requirements List (Purl) per acquistare armi americane, tra cui i sistemi di difesa aerea Patriot, da inviare a Kyiv

I Paesi Bassi, la Svezia, la Norvegia e la Danimarca acquisteranno 1 miliardo di dollari di armi dagli Stati Uniti nell’ambito di un nuovo programma Nato per sostenere l’Ucraina, impegnata a difendersi dall’aggressione russa.

Lunedì i Paesi Bassi sono stati il primo paese ad annunciare la propria partecipazione, con 500 milioni di euro, all’iniziativa coordinata dall’Alleanza Atlantica per fornire all’Ucraina armi statunitensi, inclusi missili Patriot.

Poi ieri sono arrivati Svezia, Norvegia e Danimarca che stanzieranno insieme 500 milioni di dollari per il progetto Nato.

“Vogliamo garantire che l’Ucraina riceva rapidamente le attrezzature di cui ha bisogno, rafforzando al contempo la cooperazione Nato sulla difesa dell’Ucraina e garantendo la pace alle condizioni ucraine”, ha dichiarato il ministro della Difesa norvegese Tore O. Sandvik in una nota. Il Ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen ha affermato che i fondi saranno disponibili immediatamente. Non solo, la Danimarca è disposta a prendere in considerazione ulteriori finanziamenti in seguito.

Gli annunci arrivano dopo le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump il mese scorso, secondo cui Washington avrebbe fornito armi a Kyiv, pagate dagli alleati europei. Anche se l’inquilino della Casa Bianca non aveva specificato ancora come ciò sarebbe avvenuto.

Tutti i dettagli.

LA NATO PRORITISED UKRAINE REQUIREMENTS LIST

Il 4 agosto la Nato ha comunicato che coordinerà l’iniziativa Nato Prioritised Ukraine Requirements List (Purl), finanziata dai membri europei dell’alleanza e dal Canada e suddivisa in pacchetti del valore di circa 500 milioni di dollari.

L’Ucraina darebbe priorità alle armi di cui ha bisogno in tranche di circa 500 milioni di dollari. Dopodiché gli alleati della Nato – coordinati dal Segretario Generale – negozierebbero poi tra loro chi donerà o pagherà per gli articoli presenti nella lista.

Al momento i membri della Nato forniscono il 99% del supporto militare all’Ucraina. Come per tutti gli sforzi degli Alleati, l’iniziativa PURL mira a porre l’Ucraina nella posizione più solida possibile, mentre proseguono gli sforzi di pace guidati dal Presidente Trump e dalla sua amministrazione, si legge nella nota diffusa dall’Alleanza Atlantica.

RAPIDITÀ NEI RIFORNIMENTI

Come ha spiegato un funzionario statunitense a Reuters, se un paese della Nato decidesse di donare armi all’Ucraina, il meccanismo consentirebbe a quel paese di aggirare di fatto le lunghe procedure di vendita di armi degli Stati Uniti. Il denaro per le armi sarebbe trasferito su un conto corrente statunitense, probabilmente presso il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, o su un fondo di deposito a garanzia, sebbene la struttura esatta rimanga poco chiara.

QUANTO SBORSERANNO STOCCOLMA, COPENHAGEN E OSLO

Il governo olandese ha dichiarato che acquisterà 577 milioni di dollari (500 milioni di euro) di armi, mentre i tre paesi scandinavi doneranno congiuntamente 500 milioni di dollari.

La quota della Danimarca è di circa 90 milioni di dollari. La Norvegia ha dichiarato invece che contribuirà con circa 1,5 miliardi di corone norvegesi (146 milioni di dollari). La Svezia ha dichiarato che contribuirà con 275 milioni di dollari al pacchetto, rileva Reuters.

Complessivamente, i contributi ammontano a oltre 1 miliardo di dollari e rappresentano le prime due tranche di consegne regolari all’Ucraina nell’ambito della nuova iniziativa Purl dell’Alleanza.

GLI EQUIPAGGIAMENTI MILITARI USA FINANZIATI DAI QUATTRO PAESI EUROPEI E DESTINATI A KYIV

Il pacchetto olandese include componenti del missile Patriot statunitense e altri sistemi per le esigenze di prima linea dell’Ucraina, gravemente compromesse, secondo il Ministero della Difesa.

Il governo svedese ha dichiarato in una nota che “il supporto includerà sistemi di difesa aerea, tra cui munizioni per il Patriot, sistemi anticarro, munizioni e pezzi di ricambio”.

“La fornitura continua di questo tipo di materiale di difesa americano, che l’Europa non può fornire in quantità sufficiente, è decisiva per la capacità difensiva dell’Ucraina”, ha dichiarato ai giornalisti il vice primo ministro svedese Ebba Busch.

LA SODDISFAZIONE DI RUTTE PER FINANZIAMENTO AIUTI MILITARI USA ALL’UCRAINA

Nella sua dichiarazione, il Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, si ci ha tenuto a precisare che “Fin dai primi giorni dell’invasione russa su vasta scala, Danimarca, Norvegia e Svezia sono state ferme nel loro sostegno all’Ucraina. Mi congratulo con questi alleati per i loro rapidi sforzi per far decollare questa iniziativa”.

LA GRATITUDINE DI ZELENSKY

Da parte sua il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la misura ha creato nuove basi per la sicurezza a lungo termine in tutta Europa.

Questo pacchetto di sostegno, secondo il leader ucraino “aumenterà significativamente la nostra capacità di proteggere vite umane”. “Questi passi sono una nuova e reale base per la sicurezza a lungo termine in tutta Europa. La Russia non trasformerà mai l’Europa in un continente di guerra, ed è proprio attraverso i nostri sforzi congiunti che stiamo assicurando che la pace prevalga”, ha aggiunto Zelensky.

LA POSTURA DELL’AMMINISTRAZIONE TRUMP

Come ricordato all’inizio, lo scorso mese il presidente Trump ha accettato di inviare armi all’Ucraina tramite la Nato (pagate dai paesi europei).

Durante un bilaterale alla Casa Bianca con il segretario generale della Nato, Trump aveva annunciato un accordo coordinato per vendere armamenti e sistemi di difesa – tra cui gli agognati Patriot – ai Paesi dell’alleanza che li acquisteranno per poi consegnarli all’Ucraina.

Rutte ha confermato che gli Usa  hanno deciso di “fornire massicciamente all’Ucraina ciò di cui ha bisogno tramite la Nato”. Allo stesso tempo, ha precisato che gli europei si faranno carico del costo.

Si tratta della mossa più significativa di Trump finora per sostenere Kyiv, commentava Politico.

Gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina decine di miliardi di dollari in armi e altri aiuti dal febbraio 2022, quando la Russia ha lanciato un’invasione su vasta scala del Paese. Tuttavia, con l’amministrazione Trump il sostegno a Kyiv ha subito degli arresti. A inizio luglio la Casa Bianca aveva confermato di aver deciso di sospendere alcune spedizioni all’Ucraina. 

Come sottolinea Reuters, la rinnovata cooperazione transatlantica sull’Ucraina arriva mentre il presidente Usa Trump ha espresso frustrazione per i continui attacchi di Mosca al vicino.

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