L’Agenzia spaziale europea (Esa) sta valutando l’impatto della proposta dell’amministrazione Trump di tagliare 6 miliardi di dollari dal budget della Nasa.
L’amministrazione Trump ha previsto una riduzione del 24% del budget della Nasa per l’anno fiscale 2026, con gravi ripercussioni su numerosi programmi in corso. Tra le misure più significative figurano l’abbandono della stazione spaziale lunare Gateway, la cancellazione della missione Mars Sample Return – volta a riportare sulla Terra campioni prelevati da Marte – la graduale dismissione della navetta Orion e del razzo SLS dopo la missione Artemis III, la diminuzione dell’equipaggio e delle attività di ricerca a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, oltre a consistenti tagli alla ricerca scientifica e al personale.
Immediata la reazione dell’Esa, che vanta una lunga storia di partnership di successo con l’agenzia spaziale statunitense, in particolare nell’esplorazione, dove svolgono numerose attività congiunte.
L’Esa “rimane aperta alla cooperazione con la Nasa sui programmi destinati alla riduzione o alla cessazione, ma sta comunque valutando l’impatto con i nostri Stati Membri in preparazione del Consiglio dell’Esa di giugno”, ha commentato il Direttore Generale dell’Esa, Josef Aschbacher.
Tutti i dettagli.
I TAGLI PREVISTI DALLA CASA BIANCA AL BUDGET NASA
In una nota diffusa il 5 maggio, l’Esa ricorda che, il 2 maggio 2025, l’Ufficio di Gestione e Bilancio della Casa Bianca ha pubblicato una versione “snella” della Richiesta di Bilancio del Presidente (PBR) per l’anno fiscale 2026. La versione più dettagliata della richiesta dovrebbe essere pubblicata tra fine maggio e inizio giugno. La pubblicazione della Richiesta di Bilancio segna l’inizio del processo di stanziamento al Congresso degli Stati Uniti, che culminerà con la firma da parte del Presidente del disegno di legge di bilancio approvato dalla Camera e dal Senato.
Qualora il Congresso approvasse il piano, il bilancio della Nasa scenderebbe da 24,8 miliardi a 18,8 miliardi di dollari. I settori più colpiti dai tagli sarebbero la scienza spaziale, le scienze della Terra e i programmi tradizionali di esplorazione umana, con riduzioni stimate rispettivamente in 2,3 miliardi, 1,2 miliardi e quasi 900 milioni di dollari.
I PROGRAMMI IN VIA DI DISMISSIONE
Dunque alcuni programmi Nasa di alto profilo potrebbero essere cancellati, con pesanti ricadute anche per le altre agenzie spaziali che vi partecipano.
Tra questi c’è il programma attualmente in corso Mars sample return, guidato dalla Nasa in collaborazione con l’Esa che mira a riportare campioni marziani raccolti con il rover Perseverance nei laboratori del nostro pianeta entro il 2033. Nel luglio del 2022 l’italiana Leonardo aveva siglato un contratto con l’Agenzia spaziale europea (Esa) per il braccio robotico che contribuirà a portare i campioni di Marte sulla Terra.
Nel piano di bilancio, la Casa Bianca chiede alla Nasa di eliminare gradualmente il veicolo spaziale Space Launch System (SLS) costruito dalla Boeing, “estremamente costoso e in ritardo”, e la capsula per l’equipaggio Orion di Lockheed Martin dopo soli tre voli. Il bilancio include un piano per sostituire i veicoli con “sistemi commerciali più convenienti” per l’invio di esseri umani sulla Luna.
LE RIPERCUSSIONI PER LEONARDO E THALES ALENIA SPACE
E le ripercussioni ancora una volta riguarderanno anche aziende europee: Airbus Defence and Space è prime contractor del modulo di servizio europeo della capsula spaziale statunitense Orion.
Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) ha firmato un contratto con Airbus Defence and Space per sviluppare e produrre i sistemi termomeccanici per il terzo modello del European Service Model (ESM) sul veicolo spaziale Orion. Secondo il produttore Airbus, è la prima volta che la NASA affida a un’azienda non statunitense un ruolo così cruciale nei voli spaziali con equipaggio umano.
Inoltre la sintesi del bilancio prevedeva anche l’interruzione della piattaforma orbitale lunare Gateway, che avrebbe svolto un ruolo chiave nel programma Artemis della Nasa, volto a stabilire una presenza umana duratura sulla Luna come punto di appoggio per future missioni di esplorazione interplanetaria.
Sempre Thales Alenia Space Italia è lavoro sulla maggior parte dei moduli della Gateway, incluso il modulo International Habitation dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e la struttura primaria per l’Habitation and Logistics Outpost (Halo) della Nasa appunto, in qualità di subappaltatore di Northrop Grumman, nonché il modulo Esprit dell’Esa che fornirà capacità di comunicazione e rifornimento.
LA REAZIONE DELL’ESA
Pertanto, l’Agenzia spaziale europea subirebbe un impatto significativo in caso di approvazione del bilancio proposto dalla Casa Bianca.
Dunque al Consiglio dell’Esa di giugno, sulla base di ulteriori sviluppi, “si valuteranno con i nostri Stati membri potenziali azioni e scenari alternativi per i programmi Esa interessati e per l’industria europea correlata”, ha sottolineato Aschbacher. Più avanti nel corso dell’anno, l’Esa terrà il suo Consiglio a livello ministeriale, determinata ad accrescere il potenziale dell’Europa nello spazio, a beneficio finale dell’Europa, degli Stati membri dell’Esa e dei loro cittadini.