L3Harris si allea con l’italiana Elt Group per realizzare un centro di test multisensore nel nostro paese.
La società della difesa statunitense ha stretto una partnership con l’azienda romana attiva nel settore Electronic Warfare (controllata al 35,4% dalla famiglia Benigni e partecipata da Leonardo al 31,3% e dalla francese Thales al 33,3%) per creare un centro di test multisensore per programmi commerciali, militari e governativi.
Si tratta della prima volta che una struttura di test e calibrazione ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) di questo tipo sarà disponibile al di fuori degli Stati Uniti, precisa la nota congiunta.
La nuova struttura supporterà diversi programmi, tra cui le piattaforme EA-37B e JAMMS. Proprio a inizio settimana la difesa italiana e il produttore statunitense L3Harris hanno firmato un contratto da 300 milioni di dollari per trasformare due Gulfstream G550 in aerei da guerra elettronica EA-37B Compass Call. L’Aeronautica Militare sta inoltre acquisendo da L3Harris due velivoli JAMMS (Joint Airborne Multisensor Multimission System) basati sul G550, destinati a missioni di intelligence elettronica passiva.
Tutti i dettagli.
IL CENTRO REALIZZATO IN ITALIA
Dunque L3Harris ed Elt Group lavoreranno insieme per creare un centro di eccellenza Nazionale per le Forze Armate Italiane e delle nazioni alleate.
In particolare, la nuova struttura supporterà le piattaforme G550 Multimissione, Multisensore e Electronic Attack così come altre piattaforme aeree, terrestri e marittime.
Si prevede che il progetto contribuirà a un più ampio sforzo per migliorare le capacità autonome dell’Italia nei settori ISR ed EW, supportando al contempo l’interoperabilità con la Nato e gli alleati, segnala The Avionist aggiungendo che altri alleati avranno la possibilità di utilizzare la struttura, che sarà di proprietà del governo italiano.
L’OBIETTIVO
Secondo L3Harris, l’accordo creerà una capacità interna a vantaggio sia delle Forze Armate italiane che delle nazioni alleate, rafforzando al contempo l’industria locale.
“Le partnership industriali di L3Harris offrono vantaggi a lungo termine a supporto delle aziende Italiane, massimizzando al contempo la prontezza operativa delle unità militari”, ha dichiarato Jon Rambeau, Presidente di Integrated Mission Systems, L3Harris. “Questo nuovo centro di test multisensore rafforza ulteriormente l’infrastruttura della Difesa Italiana”.
IL RUOLO DI ELT
Da parte sua “Elt Group è lieta di essere stata selezionata come azienda partner per questo importante programma, mettendo a disposizione oltre 70 anni di esperienza a sostegno degli alleati in materia di ISR, supporto operativo multimissione e attacco elettronico”, ha commentato Domitilla Benigni, ceo e coo di Elt Group.
“Questa collaborazione segna il primo passo nello sviluppo di capacità di nuova generazione nell’ambito dei poligoni di test e di simulazione operative in Italia”.
A SUPPORTO DELLA FLOTTA G550 ITALIANA
Infine, come evidenzia Rid, “il centro rivestirà un ruolo chiave nel supporto alla nuova flotta italiana di Gulfstream G550 (ma anche, in prospettiva, di altre piattaforme aeree, navali e terrestri)”.
L’Italia acquisterà un ulteriore aereo radar G550 Caew (Conformal Airborne Early Warning & Control System) da destinarsi esclusivamente alla ricerca, sviluppo e testing di nuove funzionalità sviluppate dall’industria nazionale.
Nel 2020 l’allora governo Conte ha deciso di potenziare la flotta di G550, prevedendo l’acquisto di altri 8 velivoli. Il Caew è basato sempre sulla piattaforma del Gulfstream G550, modificata in parte dalla stessa Gulfstream ed in parte dalla israeliana Elta Systems Ltd (filiale della Israel Aerospace Industries), che ha allestito il G550 con i sistemi di missione.
Pertanto, a regime, il nostro paese disporrà di una flotta di 10 G550 “speciali” in configurazione Caew, Sigint e EA (Electronic Attack).