Mercoledì 3 dicembre è una data storica per la base aerea di Schönewalde/Holzdorf, situata nella Germania orientale al confine tra i Land del Brandeburgo e della Sassonia-Anhalt. È il giorno in cui viene attivata la prima fase operativa del sistema antimissilistico Arrow 3, tecnologia israeliana di ultima generazione che segna un punto di svolta nelle capacità difensive della Germania e dell’intera Nato.
Il dispositivo rappresenta la risposta concreta alle crescenti minacce missilistiche provenienti dalla Russia e colma una lacuna critica nell’architettura di sicurezza continentale, introducendo per la prima volta la capacità di intercettare proiettili balistici nello spazio extraterrestre.
ARROW 3: L’ATTIVAZIONE DELLO SCUDO ANTIMISSILE
Il sistema Arrow 3, progettato per neutralizzare vettori balistici in arrivo a quote elevate ben oltre l’atmosfera terrestre, costituisce secondo gli esperti un avanzamento tecnologico di portata strategica. Mercoledì verrà certificata la capacità operativa iniziale del nuovo apparato, conferendo alla Bundeswehr “strumenti inediti per l’allerta precoce e l’ingaggio di missili balistici”. La piattaforma è stata concepita per operare negli strati più alti dell’atmosfera e nello spazio prossimo, garantendo un livello di protezione fino ad oggi inaccessibile.
Il dispiegamento completo di questa tecnologia si concretizzerà entro il 2030, quando il sistema raggiungerà la piena operatività con tutte le sue componenti integrate e rappresenta la risposta europea alle nuove tensioni geopolitiche e alla necessità di rafforzare l’autonomia difensiva di fronte a scenari di minaccia in rapida evoluzione.
UN TASSELLO FONDAMENTALE PER LA DIFESA
I media tedeschi sottolineano come l’attivazione dello scudo antimissilistico rappresenti “un tassello fondamentale nella riorganizzazione delle capacità difensive tedesche ed europee, in quanto la tecnologia Arrow 3 introduce una dimensione completamente nuova nella protezione del territorio, permettendo di intercettare minacce in una fase del volo precedentemente non coperta dai sistemi convenzionali”. L’integrazione della base aerea di Schönewalde/Holzdorf nel sistema difensivo Nato rafforza inoltre “la capacità di deterrenza collettiva” dell’Alleanza, configurando la base come “punto nodale nella rete di protezione europea”.
CHINOOK E POTENZIAMENTO OPERATIVO
I media rivelano inoltre che, parallelamente al dispiegamento del sistema antimissilistico, la base sta accogliendo una componente sostanziale della flotta tedesca di elicotteri da trasporto pesante Chinook. Quarantasette dei sessanta velivoli di grande capacità acquisiti verranno posizionati a Holzdorf, configurando la struttura come hub principale per queste macchine.
Fonti dell’esercito indicano che l’organico attuale di circa duemila unità tra personale militare e civile è destinato ad aumentare di circa 700 elementi, raggiungendo una consistenza complessiva di 2700 effettivi. La base assorbirà investimenti militari quantificabili in circa settecento milioni di euro concentrati principalmente sulla costruzione di hangar per il ricovero e la manutenzione dei velivoli.
LA RETE DIFENSIVA DISTRIBUITA SUL TERRITORIO NAZIONALE
Holzdorf costituisce il punto di partenza per l’edificazione di uno scudo protettivo nazionale contro i missili a lungo raggio, ma non rappresenta l’unico nodo di questa rete strategica. Sono previsti altri due siti nel Sud, in Baviera, e nel Nord, in Schleswig-Holstein, configurando una distribuzione geografica che “garantisce ridondanza e resilienza del sistema”. La dislocazione degli impianti su più località è stata concepita per assicurare la continuità operativa anche in caso di malfunzionamento di singole componenti durante situazioni di emergenza.
L’intesa tra Germania e Israele supera la dimensione puramente commerciale, rafforzando il partenariato in materia di sicurezza tra i due paesi. Per l’Europa, scrive il sito di informazione Rbb, l’acquisizione di Arrow 3 rappresenta inoltre “un passo significativo verso una maggiore autonomia dai sistemi di armamento statunitensi, contribuendo alla costruzione di una capacità difensiva continentale più indipendente e integrata”.






