Skip to content

waymo giappone

Waymo sorpassa a destra Cruise in panne (anche) in Giappone

Per un progetto, quello tra Cruise e Honda, che naufraga se ne affaccia subito un altro. In Giappone Waymo collaborerà con i partner locali Go, la piattaforma di taxi-hailing e l'operatore di taxi Nihon Kotsu per iniziare a testare la sua tecnologia nelle affollate strade di Tokyo.

Il Paese del Sol Levante sarebbe dovuto essere colonizzato dai robotaxi di Cruise, la start-up in cui avevano scommesso colossi del calibro di Honda (che voleva appunto portarli in Giappone), Microsoft e General Motors, invece la recente inchiodata del marchio di Detroit sulla guida autonoma ha di fatto lasciato la strada libera al suo principale concorrente: Waymo di Alphabet.

I PARTNER NIPPONICI DELLA STARTUP AMERICANA

La rivale ne ha subito approfittato. Secondo quanto riportato da Nikkei, infatti, Waymo collaborerà con i partner giapponesi Go, la piattaforma di taxi-hailing e l’operatore di taxi Nihon Kotsu per iniziare a testare la sua tecnologia nelle affollatissime vie di Tokyo (città da oltre 9,7 milioni di abitanti).

UNA ALLEANZA WIN-WIN

Waymo ha scelto Tokyo per il suo “ambiente urbano denso”, spiegano dalla start-up, il che significa che è assai facile trovare insidie, pedoni, vetture e utenti in una piccola area.

Il Giappone dal canto suo ha necessità di trovare partner che abbiano iniziato a collaudare la guida autonoma essendo rimasto indietro in tale ambito rispetto alle Case cinesi e coreane.

ECCO COME SI MUOVE WAYMO IN GIAPPONE

La società tecnologica ha così annunciato che col nuovo anno le tre aziende testeranno il sistema di guida autonoma Waymo Driver su un numero iniziale di appena 25 veicoli, destinato però a crescere. La divisione stradale di Alphabet utilizzerà auto elettriche prodotti da Jaguar Land Rover.

Si tratta di veicoli elettrici ancora limitati nelle distanze che possono percorrere con una singola carica ma in grado di ritornare al campo base in autonomia per il rifornimento.

L’IA ALLA GUIDA

Alphabet è concentrata sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale che una volta a bordo dovrebbe contribuire a migliorare la sicurezza generando per esempio simulazioni basate sui dati del traffico reale così da evitare sinistri.

COME VANNO I CONTI DI WAYMO?

La società con sede a Mountain View (California) non ha indicato l’ammontare dei ricavi generati da Waymo nell’ultima trimestrale, tuttavia alcuni indizi arrivano spulciando i numeri afferenti alla sua attività Other Bets, che include il servizio di robotaxi: è aumentata del 31% a 388 milioni di dollari, con ogni probabilità sospinta dalla compagnia di corse che, secondo il Ceo della holding, Sundar Pichai, è “la parte più grande” di quel portafoglio. La perdita operativa di Other Bets si è ridotta del 6,5% a 1,1 miliardi di dollari nel periodo di tre mesi.

Lo scorso giugno a seguito di un sinistro avvenuto a Phoenix, in Arizona, Google aveva dovuto richiamare oltre 600 veicoli e si era temuto un possibile stop sulla falsariga di quello occorso a Cruise nel cui sinistro di San Francisco aveva però coinvolto un pedone, mentre l’incidente del mezzo Waymo aveva riguardato la sola vettura. Le notizie dell’ultimo periodo invece portano a pensare che lo sviluppo della tecnologia di bordo stia subendo una netta accelerazione.

Torna su