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Vaccinati ma senza green pass, l’odissea di migliaia di marittimi

Attacco Hacker

L’attacco hacker alla Regione Lazio sta provocando ancora disagi per chi ha subito l’inoculazione a Civitavecchia. Secondo Guardia Costiera e Governo sono ancora 30mila i lavoratori del mare non immunizzati. L’articolo di Pietro Roth per ship2shore.it

Secondo una ricognizione effettuata dal comando generale della Capitaneria di Porto, dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili e dalla direzione generale della prevenzione del Ministero della Salute sono circa 30mila i marittimi italiani che non sono ancora stati vaccinati, neanche con una prima dose.

Un numero di persone di certo non trascurabile, anche se a tenere banco in questi giorni – a bordo nave e in banchina – è il caso di quei marittimi (diverse migliaia) che si sono sottoposti alla vaccinazione a Civitavecchia. Detto che nella stragrande maggioranza dei casi per questa tipologia di lavoratori, compatibilmente con l’anamnesi personale di ognuno di essi, è stato scelto di usare un vaccino monodose (quindi il Janssen sviluppato dall’americana Johnson&Johnson) per evitare problemi legati al richiamo da effettuare entro una certa data, probabilmente incompatibile con le esigenze di viaggio, il fatto è che molti di essi, pur essendo ormai passate diverse settimane se non mesi, non hanno ancora ricevuto il Green Pass, l’attestazione che certifica l’avvenuta vaccinazione e che ormai è diventata indispensabile per accedere a una varia gamma di luogo e di servizi.

Secondo quanto appreso da Ship2Shore, la causa di questo ritardo è dettata dall’attacco hacker subito dal sistema informatico della Regione Lazio (responsabile della profilassi) a inizio agosto. Un attacco che ha comportato ritardi e problemi nell’erogazione dei servizi e che – per i marittimi come per diversi altri cittadini – continua a comportare difficoltà nel rilascio, appunto, della certificazione verde.

Anche l’AdSP del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, guidata da Pino Musolino, per quanto estranea alla vicenda a livello di responsabilità e operatività, ha sollecitato più volte le Autorità in merito, anche alla luce del particolare lavoro che svolgono i marittimi. Difficile ipotizzare, allo stato attuale delle cose, quando la situazione si sbloccherà. Al momento risultano infatti ancora fermi 23 dei 36 servizi collegati al sistema informatico oggetto dell’attacco, a oltre un mese dalla vicenda.

 

(Estratto di un articolo pubblicato su ship2shore.it)

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