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Skynex

Ucraina, tutti i dettagli sulle batterie Skynex contraeree progettate in Italia da Rheinmetall

Sono già in servizio in Ucraina i sistemi di difesa aerea a corto raggio Skynex per la protezione da droni, missili e proiettili prodotti dalla tedesca Rheinmetall e progettati a Roma

I sistemi di difesa aerea a corto raggio Rheinmetall Skynex sono in servizio in Ucraina.

Lo ha annunciato a fine aprile il primo ministro ucraino Denys Shmyhal durante una visita in Italia e alla Rheinmetall Italia, società di difesa specializzata nella produzione di moderni sistemi di difesa aerea parte del colosso tedesco Rheinmetall. “Abbiamo bisogno di un’arma così efficace per proteggerci dai droni che la Russia sta usando per attaccare l’Ucraina. Questo salverà decine di vite e infrastrutture importanti per milioni di persone”,aveva dichiarato il premier Shmyhal.

Attualmente, tali sistemi sono già in servizio di combattimento in Ucraina. Secondo le informazioni disponibili in precedenza, due batterie di difesa aerea Rheinmetall Skynex, il cui acquisto è stato finanziato dal governo tedesco, sarebbero arrivate in Ucraina solo all’inizio del 2024.

Il valore del sistema è di circa 182 milioni di euro, come spiega la società stessa.

“Il Qatar, ad esempio, gli ha affidato la sicurezza dei Mondiali di calcio: creano una cupola protettiva contro qualsiasi ordigno – missili, droni, razzi – con risultati simili a quelli dell’Iron Dome israeliano” riporta Repubblica.

Tutti i dettagli.

LE CARATTERISTICHE DELLE BATTERIE SKYNEX

Si tratta di un sistema di contraerea modulare e automatizzato di ultima generazione. Una singola batteria è composta da quattro componenti principali: quattro cannoni Revolver Gun Mk3 che sparano rapidissime raffiche di proiettili da 35 millimetri; un modulo di comando CN-1 basato sul sistema Oerlikon Skymaster; un radar di acquisizione tattico tridimensionale X-TAR3D; camion di trasporto HX

“Nel comando mobile di Skynex c’è un misto di tecnologia e robustezza, perché deve stare nel mezzo del campo di battaglia. Il radar 3D può essere montato sul tetto della cabina corazzata, dove tre uomini vegliano affiancati davanti ad altrettanti schermi su cui appare il classico cerchio luminoso, come quelli dei film. Il bersaglio viene avvistato a 40 chilometri di distanza e il display è touch. Toccando con un dito la traccia subito l’AI la identifica: aereo, drone, elicottero, cruise. Il computer può gestire l’intercettazione da solo, mostrando cosa intende fare: quanti colpi o quanti missili servono per fermare l’incursione. Poi all’uomo resta solo da spingere il tasto rosso con la scritta “Fire”” spiega Repubblica.

L’OBIETTIVO

“Ciascun colpo quando esplode scaglia 152 biglie metalliche: in due secondi la raffica crea nel cielo un muro d’acciaio composto da quasi cinquemila sfere. Una sola raffica può spazzare via uno sciame di droni. Il concetto è lo stesso, appunto, dell’Iron Dome israeliano: una cupola di ferro che “corre incontro” a missili e velivoli telecomandati, disintegrandoli” aggiunge il quotidiano.

In particolare, sono molto efficaci per contrastare i droni, come i kamikaze iraniani Shaded-136, contro cui usare i missili rappresenterebbe uno spreco.

A PROVA CYBER

“Lo Skynex non ha problemi nemmeno con eventuali tentativi di sabotaggio elettronico: infatti, se i missili guidati possono essere confusi da eventuali tentativi di disturbo elettronico, i proiettili da 35 millimetri, sparati alla velocità di circa 1.500 metri al secondo, sono sempre utilizzabili” precisa Skynews.

LA VISITA DEL PRIMO MINISTRO UCRAINO PRESSO LA RHEINMETALL ITALIA

Come detto all’inizio, durante la visita di una delegazione governativa in Italia lo scorso 26 aprile, il Primo Ministro ucraino Denys Shmyhal ha visitato la Rheinmetall Italia, società guidata da Alessandro Ercolani che a Repubblica, riguardo lo Skynex, tiene “a specificare che si tratta di sistemi progettati nel nostro Paese”

“Notizie ufficiose parlano dell’interesse a raddoppiare le commesse, valutando pure l’integrazione con missili terra-aria Camm-Er di Mbda, gli stessi adottati dal nostro Esercito” rivela Repubblica.

In quell’occasione il Primo Ministro ucraino, ringraziando i partner per il loro sostegno, ha annunciato infatti che “Stiamo ampliando gli orizzonti della cooperazione tra Ucraina e Italia nel settore della difesa. Stiamo valutando la possibilità di una produzione congiunta di componenti di questi sistemi. Stiamo lavorando per avere sistemi di difesa aerea più efficaci. Creeranno uno scudo affidabile attorno le nostre infrastrutture strategiche”.

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