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byd richiamo

Tutto sul richiamo che fa sbandare Byd alla Borsa di Hong Kong

La campagna riguarderà 44.535 veicoli della serie Tang e 71.248 auto Yuan Pro elettrici

Il richiamo di oltre 115.000 modelli delle serie Tang e Yuan Pro fa sbandare il colosso cinese dell’auto Byd alla Borsa di Hong Kong, con perdite pari al 2,5% in Borsa e, annotano da Teleborsa, trascinando in rosso dell’1,8% anche l’Hang Seng, il principale indice del mercato di riferimento.

COSA SI SA SUL RICHIAMO DELLE AUTO BYD

I modelli dovranno rientrare in officina a causa di potenziali rischi per la sicurezza dei motori di trazione e delle batterie. La State Administration for Market Regulation cinese dettaglia che la campagna riguarderà 44.535 veicoli della serie Tang, prodotti tra il 28 marzo 2015 e il 28 luglio 2017 e 71.248 veicoli Yuan Pro elettrici, prodotti tra il 6 febbraio 2021 e il 5 agosto 2022.

Per quanto riguarda i primi occorrerà indagare in merito a possibili malfunzionamenti del controller del motore di trazione, gli altri per via di guarnizioni della batteria installate in modo non corretto, che potrebbero comprometterne la funzionalità.

IL RICHIAMO DELLO SCORSO ANNO

L’ultimo richiamo in casa Byd era stato diramato esattamente un anno fa e aveva riguardato 97.000 auto elettriche prodotte tra il novembre del 2022 e il dicembre del 2023. In quell’occasione il problema, che avrebbe anche potuto portare a un rischio di incendio, riguardava un difetto di fabbricazione relativo alla centralina del servosterzo delle Dolphin e delle Yuan Plus.

IL RALLENTAMENTO NELLE VENDITE

Nell’ultimo periodo Byd ha continuato il proprio arrembaggio ai mercati occidentali (principalmente europeo) con un export cresciuto del 130 per cento nel secondo trimestre, ricavi semestrali aumentati del 23 per cento, ma utili in frenata del periodo aprile – giugno 2025 (-30 per cento) per la prima volta in tre anni per colpa della guerra dei prezzi in Cina, con il rischio che il target annuo fissato a 5,5 milioni di auto in 12 mesi non possa essere raggiunto avendo compiuto appena il 45 per cento del percorso nei primi sette mesi.

BUFFET SCENDE DALL’AUTO CINESE

Aveva avuto particolare eco il fatto che Berkshire Hathaway, la holding di Warren Buffett, avrebbe venduto nella seconda metà del mese scorso l’intera partecipazione nel produttore cinese di veicoli ibridi ed elettrici dopo oltre 15 anni.

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