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Lufthansa

Tutti i conti in picchiata per Lufthansa

Perdite record per Lufthansa: la compagnia registra un rosso di 6,7 miliardi di euro nel 2020. Fatti, numeri, commenti e prospettive

 

Forti turbolenze per Lufthansa. Nell’anno della pandemia, la compagnia aerea tedesca vede i ricavi più che dimezzarsi e un indebitamento finanziario netto salire a 9,9 miliardi di euro.

I numeri negativi, però, non preoccupano il top management, che pensa ad un 2021 con una domanda in forte crescita, anche grazie al sostegno del governo Merkel.

Tutti i dettagli.

I NUMERI DI LUFTHANSA

La pandemia ed il conseguente lockdown hanno portato i ricavi del gruppo Lufthansa a scendere a 13,6 miliardi di euro nel 2020, contro i 36,4 miliardi di euro registrati nel 2019. Il rosso è di 6,7 miliardi di euro.

Il gruppo tedesco ha registrato un Ebit rettificato di meno 5,5 miliardi di euro, contro un profitto di 2,0 miliardi di euro nei 12 mesi precedenti. Il margine Ebit rettificato è stato di meno 40,1 percento (più 5,6 percento nel 2019).

LUFTHANSA CARGO OTTIENE RISULTATI RECORD

A fare eccezione al trend negativo è la divisione cargo del gruppo, che ha beneficiato della crescente domanda nel corso dell’anno, registrando un Ebit rettificato di 772 milioni di euro (contro 1 milione di euro del 2019), nonostante un calo del 36% della capacità di trasporto merci.

L’INDEBITAMENTO

L’indebitamento finanziario netto tocca quota 9,9 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 6,7 miliardi di euro dell’anno precedente. “Le passività pensionistiche sono aumentate del 43 percento a 9,5 miliardi di euro (anno precedente: 6,7 miliardi di euro), principalmente a causa del calo del tasso di interesse utilizzato per scontare gli obblighi pensionistici allo 0,8 percento (anno precedente: 1,4 percento)”, scrive l’azienda in una nota.

LA LIQUIDITA’

Buona la liquidità disponibile. Al 31 dicembre 2020, Lufthansa poteva contare su una cassa di circa 10,6 miliardi di euro, “di cui 5,7 miliardi di euro relativi a misure di stabilizzazione governative non utilizzate”, spiega la società.

UTILIZZATI PIU’ DI 3 MILIARDI DI AIUTI STATALI

Lufthansa, infatti, nei mesi della pandemia, dal governo tedesco, ha ricevuto ben 9 miliardi di euro di aiuti, in cambio di una quota del 20% (e della cessione, chiesta da Bruxelles di 24 slot presso gli aeroporti principali di Francoforte e Monaco per garantire la concorrenza). Al 31 dicembre il gruppo aveva prelevato fondi di stabilizzazione governativi per circa 3,3 miliardi di euro (di questi, spiega la compagnia, “1 miliardo di euro è già stato nel frattempo rimborsato”).

FORTE RIDUZIONE DEL PERSONALE

Gli aiuti non sono bastati, comunque, a frenare il taglio del personale. “A fine anno 2020 il numero dei dipendenti era di 110.000, circa il 20 per cento in meno rispetto all’anno precedente”, si legge in una nota.

LE ATTESE: UN 2021 IN NETTA RIPRESA

Lufthansa, comunque, guarda al futuro. E pensa positivo: “Dall’estate in poi, prevediamo che la domanda riprenderà non appena i limiti di viaggio restrittivi saranno ridotti da un’ulteriore introduzione di test e vaccini. Siamo pronti a offrire al 70% della nostra capacità pre-crisi a breve termine con l’aumento della domanda”, ha detto Carsten Spohr, CEO di Deutsche Lufthansa.

E ha aggiunto: “Ora riconosciuti a livello internazionale, i certificati di vaccinazione e di prova digitali devono sostituire i divieti di viaggio e la quarantena in modo che le persone possano ancora una volta visitare familiari e amici, incontrare partner commerciali o conoscere altri paesi e culture “.

LUFTHANSA ED ALITALIA

In occasione della presentazione dei conti, Lufthansa ha anche ribadito il suo interesse per Alitalia, in qualità di partner commerciale. Su Alitalia “non abbiamo cambiato la nostra posizione: cooperazione commerciale assolutamente si, siamo il primo vettore a lungo raggio e l’Italia è il nostro mercato più importante dopo gli Usa, ma investimento chiaramente no”, ha detto Spohr, rispondendo ad una domanda degli analisti.

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