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Perché i treni della cinese Crrc stanno seminando il panico in Europa. Report Le Monde

I quattro treni passeggeri del colosso cinese Crrc ordinati dalla Westbahn, i primi a circolare in Europa, stanno sollevando un'ondata di panico nel settore, che teme la concorrenza a basso costo della Cina. L'articolo di Le Monde.

Segno della delicatezza dell’argomento, la prima compagnia ferroviaria europea che ha osato mettere in circolazione treni passeggeri cinesi a lunga percorrenza sulla propria rete non vuole più parlare. Dopo aver presentato alla stampa austriaca, lunedì 3 novembre, in una stazione di Vienna, i suoi nuovissimi treni, il vettore privato Westbahn ha scatenato una tale valanga di critiche in Austria che ora preferisce cortesemente declinare le richieste di interviste.

Prima compagnia ferroviaria privata del Paese alpino con quasi 9 milioni di passeggeri nel 2024, la Westbahn – di cui la SNCF detiene il 20% – ha annunciato che “nelle prossime settimane” metterà in circolazione i suoi quattro nuovi eleganti treni cinesi a due piani, in grado di trasportare fino a 536 passeggeri a 200 chilometri all’ora. Non appena avranno ottenuto l’omologazione definitiva da parte dell’Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie (ERA), con sede a Valenciennes (Nord), cosa che apparentemente è solo questione di giorni, i treni si uniranno agli attuali 15 treni della Westbahn, che da Vienna servono tutta l’Austria e il sud della Germania.

I quattro treni saranno i primi treni passeggeri a lunga percorrenza del colosso cinese CRRC a circolare in Europa. Una grande novità, che sta suscitando un vento di panico nel settore ferroviario europeo, finora nelle mani dei soli costruttori locali, a cominciare da Alstom e Siemens. […]

«Criteri di sovranità»

In sintonia con i loro datori di lavoro, anche i sindacati austriaci hanno criticato aspramente l’ordine della Westbahn, ricordando che il vettore «incassa denaro pubblico austriaco» attraverso alcuni biglietti sovvenzionati e, «allo stesso tempo, effettua ordini presso un fornitore cinese molto economico e sovvenzionato», CRRC è infatti ampiamente sostenuta da Pechino. Attualmente all’opposizione, anche il partito di estrema destra FPÖ ha parlato di «una dichiarazione di guerra aperta ai produttori europei che mette a rischio i posti di lavoro locali».

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CRRC, il più grande produttore mondiale di treni, realizza quasi tutto il suo fatturato sul mercato cinese. Tuttavia, l’azienda sta cercando da anni di penetrare il mercato ferroviario europeo, molto protetto, con non poche difficoltà. Finora ha venduto solo tre treni regionali nella Repubblica Ceca e alcune locomotive merci in Ungheria. I suoi contratti più importanti si concentrano nelle infrastrutture, con la costruzione in corso di una linea ferroviaria tra Belgrado e Budapest, dato che la Serbia e l’Ungheria sono due paesi noti per i loro stretti legami con il potere cinese.

Non disorientare i viaggiatori europei

Piuttosto che il prezzo di 70 milioni di euro per i quattro treni che saranno noleggiati dalla CRRC alla Westbahn, la compagnia austriaca sottolinea la rapidità di consegna del costruttore cinese, mentre i costruttori europei tradizionali sono notoriamente sommersi dagli ordini. “Questi treni miglioreranno la concorrenza a vantaggio della domanda”, ha affermato lunedì l’azionista principale del vettore, Hans Peter Haselsteiner, ricordando che il suo attuale fornitore principale, il costruttore ferroviario svizzero Stadler, non era in grado di consegnare nuovi treni abbastanza rapidamente da stare al passo con la sua espansione.

Il contratto cinese, tuttavia, non è stato così rapido come previsto. Ordinati nel 2019, i quattro treni avrebbero dovuto inizialmente entrare in servizio già nel 2023, ma la procedura di omologazione ha richiesto molto più tempo del previsto. La Westbahn ha quindi assicurato di aver dovuto far percorrere «circa 300.000 chilometri» a questi treni prima di ottenere l’autorizzazione alla circolazione da parte dell’ERA.

Interpellata da Le Monde, l’agenzia europea ha rifiutato di commentare questo dossier particolarmente delicato per tutta l’Europa. In Francia, le autorità ferroviarie assicurano, da parte loro, di non aver seguito realmente la questione, poiché la Westbahn non ha finora richiesto l’autorizzazione per far circolare i treni nel Paese.

All’interno dei treni, in ogni caso, è stato fatto tutto il possibile per non disorientare i viaggiatori europei, con macchine da caffè provenienti ad esempio dalla Svizzera e sedili o freni fabbricati in Austria. «Non è un treno cinese, è piuttosto per metà – o poco più – cinese e per metà europeo», ha affermato lunedì Haselsteiner, che evidentemente non intende rinunciare a ordinare treni alla CRRC.

(Estratto dalla rassegna stampa di eprcomunicazione)

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