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Tesla

Tesla, i conti, l’ottimismo di Musk e le prossime grane

Le perdite per azione si sono fermate a 3,35 dollari mentre i ricavi hanno toccato quota 3,41 miliardi di dollari, ma ci sarebbero nuovi e miliardari guai in vista. Articolo di Giusy Caretto  Va meno peggio di come ci si aspettava. Tesla ha chiuso il primo trimestre dell’anno con risultati migliori del previsto: le perdite per…

Va meno peggio di come ci si aspettava. Tesla ha chiuso il primo trimestre dell’anno con risultati migliori del previsto: le perdite per azione, secondo quanto riportato dalla Cnbc, si sono fermate a 3,35 dollari mentre i ricavi hanno toccato quota 3,41 miliardi di dollari .

Ma il peggio, forse, deve arrivare: l’ottimismo di Elon Musk non basterà a salvare Tesla che, oltre al problema conti e produzione della Model 3, ora è chiamata ad affrontare una causa che vale 2 miliardi di dollari e che potrebbe costarle il fallimento.

I NUMERI DI TESLA

I numeri hanno superato le aspettative degli analisti: nei primi tre mesi del 2018, la società ha prodotto ricavi per 3,41 miliardi di dollari e le perdite hanno toccato i 710 milioni di dollari (una cifra inferiore alle aspettative).

Se i numeri non sono del tutto negativi (meglio, sono negativi ma non come si pensava), è anche vero che Tesla è ancora in perdita e i dati dell’ultimo trimestre sono ancora simili a quelli del trimestre precedente (i ricavi prodotti furono 3,3 miliardi di dollari a fronte di 675 milioni di dollari di perdite).

ELON MUSK CI CREDE ANCORA

Ed Elon Musk ci crede ancora. Il ceo della casa automobilistica delle auto elettriche è convinto che l’azienda ha un futuro e che gli attuali problemi di produzione siano solo passeggeri.

Tesla, secondo Musk, produrrà almeno 5mila Model 3 alla settimana entro la seconda metà del 2018 e sarà in attivo entro pochi mesi. La società sta provando a mettercela tutta: nelle ultime settimane, ha continuato a spendere molto denaro per migliorare la sua fabbrica in California (puntando anche sugli automi) e sta gestendo l’assunzione di almeno altri 400 dipendenti, per raggiungere i target fino ad oggi mancati.

NUOVI (E MILIARDARI) PROBLEMI PER MUSK

Ma c’è un ma. E non c’è niente che va così male che non possa andare peggio. Tesla dovrà affrontare un’altra importante grana: la Nikola Corporation, produttrice di camion alimentati da una combinazione di idrogeno ed elettricità, ha accusato Tesla di aver scopiazzato “sul piano del design e delle soluzioni aerodinamiche” nella costruzione di “Semi”, un pari categoria svelato da Tesla poche settimane fa.
La Nikola Corporation chiede 2 miliardi di dollari di risarcimento, una somma davvero alta se si pensa che Tesla ha chiuso il 2017 con 3,37 miliardi di dollari in cassa.

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