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Afragola

Stazione Afragola: la nuova porta per il Sud

Questa mattina il premier Gentiloni inaugurerà la nuova stazione AV di Afragola. Dopo anni di lavori a singhiozzo apre i battenti una delle stazioni più all’avanguardia, costata 90 milioni e attraverso la quale transiteranno fino a 36 treni tra Fs e Ntv. Ma c’è il nodo dei collegamenti   In molti l’hanno già ribattezzata la…

Questa mattina il premier Gentiloni inaugurerà la nuova stazione AV di Afragola. Dopo anni di lavori a singhiozzo apre i battenti una delle stazioni più all’avanguardia, costata 90 milioni e attraverso la quale transiteranno fino a 36 treni tra Fs e Ntv. Ma c’è il nodo dei collegamenti

 

In molti l’hanno già ribattezzata la Porta del Sud. Oggi verrà inaugurata la stazione Alta Velocità di Afragola (Napoli). Dopo un anno e mezzo di lavori, saranno il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ed il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, insieme ai vertici delle Ferrovie, in primis l’ad Renato Mazzoncini, a tagliare il fatidico nastro.

Un progetto da 90 milioni

Gentiloni elezioniLa nuova stazione, firmata da Zaha Hadid, l’archistar irachena scomparsa lo scorso anno, è costato nel complesso una novantina di milioni. L’opera fu avviata nel 2003 ma per vari problemi i lavori furono poi fermati. Il cantiere della Tav di Afragola è finalmente ripartito nell’estate 2015 per poi concludersi poche settimane fa.

Dall’11 giugno, con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo delle Ferrovie, inizieranno a fermare i treni: saranno complessivamente 36 (18 in direzione Nord, altrettanti verso Sud), sia di Trenitalia che di Ntv e si comincerà coi Frecciargento.

La prima fase dell’opera è costata circa 60 milioni di euro ma alla fine i costi sono leggermente saliti. In ogni caso sembra esserne valsa la pena visto che secondo la Cnn sarà tra le più belle stazioni al mondo anche se la struttura non è ancora collegata con il territorio.

 Cammino travagliato

Prima di essere affidata al gruppo Astaldi, la prima impresa ad aggiudicarsi i lavori di costruzione nel 2006 fu la veneziana Sacaim, con un’offerta di 59 milioni di euro (circa 10 milioni in meno rispetto ai costi previsti). Non accettando poi gli adeguamenti richiesti al progetto esecutivo causa aumento di costi, l’impresa arrivò alla rescissione del contratto e così subentrò tra il 2009 e il 2010 la Dec spa di Bari che approvò il progetto esecutivo (nel frattempo il costo a base d’appalto passò da 70 milioni di euro a 86 milioni di euro).

Nel 2012 i lavori furono però sospesi per mancanza di fondi e solo nell’estate 2015 sono ripartiti, dopo aver indetto una terza gara d’appalto, assegnata al gruppo Astaldi secondo il criterio dell’offerta migliorativa e non più del massimo ribasso.

Un Sud a portata di mano?

Adesso però i giochi sembrano fatti e la stazione, nonostante gli ancora scarsi collegamenti con Napoli, pronta a rendere il Sud più vicino al resto d’Italia. La Tav di Afragola renderà infatti più brevi i tempi dei collegamenti con il Sud e sarà il primo nodo d’interscambio ferro-gomma della linea Roma-Napoli-Salerno e con l’asse ferroviario ad Alta capacità Napoli-Benevento-Bari attraverso la variante Napoli-Cancello.

Il nuovo hub campano consentirà inoltre di raggiungere Reggio Calabria, senza entrare nella stazione di Napoli Centrale, grazie a una coppia di Frecciargento.

Architettura di una stazione 2.0

Ma come sarà nel dettaglio la nuova stazione di Afragola? Secondo i progetti dell’architetto Hadid, la stazione è una struttura a ponte che attraversa e collega i binari dell’alta velocità con il corpo centrale lungo 400 metri che fungerà da galleria pedonale per arrivare ai binari.  Al piano superiore è la zona commerciale, tutta la sua struttura sarà la parte principale del parco naturalistico e tecnologico che la circonderà.

Una serie di scale e rampe mobili condurrà i viaggiatori verso l’atrio centrale, il tutto con una sinuosa che richiamerà alla mente l’immagine di un treno in movimento. Il traffico passeggeri è stimato in 10 mila passeggeri al giorno, un obiettivo nemmeno troppo ambizioso considerato che servirà un territorio di 3 milioni di abitanti. L’involucro esterno dell’edificio è invece in materiale metallico e le aperture vetrate sono a filo con il rivestimento per creare un unico sistema senza soluzione di continuità. Sulla galleria è inoltre previsto un lucernario di oltre 5.000 mq e la sala passeggeri è aperta verso il paesaggio attraverso ampie vetrate, progettate secondo criteri bioclimatici per il controllo della luce solare diretta.

Il problema dei collegamenti

Fs e AnasSe non fosse che la stazione si trova nel bel mezzo della campagna e non servita né da mezzi pubblici su gomma, né ferrovie secondarie. Una zona che nel 1990, quando a guidare la Regione era Antonio Bassolino, aspirava ad ospitare Eurodisney, poi costruito a Parigi.

Di qui l’accusa di essere l’ennesima cattedrale nel deserto, ovvero un’opera bella e avvenieristica ma scollegata col resto del territorio. Accuse prontamente respinte dal numero uno delle Fs, Mazzoncini.

La difesa di Mazzoncini

Intervistato da Affari&Finanza il manager ha infatti chiarito il contributo di Napoli Afragola al panorama infrastrutturale del Mezzogiorno, con obiettivi anche nel lungo periodo.

La nuova stazione sarà infatti “lo snodo che renderà più vicine Puglia, Calabria e Sicilia con il resto dell’Italia” e “non una cattedrale nel deserto, ma un nodo che garantirà una fermata napoletana senza far entrare e uscire i treni da Napoli Centrale, con notevole risparmio di tempo per chi è diretto più a Sud. Sono già pronte a partire 18 coppie di treni, tra noi e Italo”.

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