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Mobius

Smart Road, i dettagli dei piani del gruppo Ferrovie-Anas

Che cosa farà il nuovo colosso guidato da Mazzoncini   L’ok dell’Antitrust alla fusione tra FS Italiane, il Gruppo che raccoglie sotto un’unica holding Rete ferroviaria italiana, Trenitalia, Mercitalia, Busitalia, Italferr ed Anas, non ha solo ha dato il via alla nascita di un nuovo colosso del settore mobilità, ma anche ad una nuova mobilità…

Che cosa farà il nuovo colosso guidato da Mazzoncini

 

L’ok dell’Antitrust alla fusione tra FS Italiane, il Gruppo che raccoglie sotto un’unica holding Rete ferroviaria italiana, Trenitalia, Mercitalia, Busitalia, Italferr ed Anas, non ha solo ha dato il via alla nascita di un nuovo colosso del settore mobilità, ma anche ad una nuova mobilità stessa.

Insieme, Fs ed Anas potranno progettare strade e ferrovie in modo integrato, riducendo progressivamente gli extra-costi e generando risparmi grazie allo sviluppo coordinato delle opere; potranno condividere know-how e tecnologie ed impegnarsi per nella realizzazione delle smart road, in Italia e all’estero.

I NUMERI DEL NUOVO GRUPPO

La fusione tra i due gruppi darebbe vita ad un gruppo da 11 miliardi di fatturato con taglio di costi per 800 milioni. L’effettivo aumento di capitale è di 2,86 miliardi. Tra i numeri importanti di questo matrimonio finanziario non possiamo citare: più di 100 miliardi di investimenti in dieci anni; 50 miliardi di capitale investito; 81 mila dipendenti; 44 mila Km di rete ferroviaria e stradale; 750 milioni di passeggeri all’anno su ferro (di cui 150 all’estero); 290 milioni di passeggeri su gomma (130 all’estero); 50 milioni di tonnellate merci.

I NUOVI PROGETTI

Grazie al matrimonio finanziario, Anas verrebbe trasformata in un macchina da investimenti per far crescere il PIL e l’Italia potrebbe (si spera) contare su una rete autostradale efficiente e su un polo nazionale dei trasporti.

La società delle strade opererà in relazione con le altre aziende del gruppo Fs nella pianificazione integrata delle infrastrutture (per evitare che si ripeta l’esperienza della la stazione Av di Afragola, che non ha la bretella stradale di collegamento alla superstrada); nella progettazione e realizzazione coordinata di strade e ferrovie; per le integrazioni operative nella gestione e manutenzione (efficienze nei costi stimate in 40 milioni di minore spesa all’anno); nei progetti di innovazione tecnologica (smart roads, strade elettrificate e veicoli senza conducente); e in progetti infrastrutturali all’estero.

LE SMART ROAD

La vera rivoluzione per il settore mobilità dovrebbe arrivare grazie alle smart road su cui Anas ha già iniziato a “lavorare” in autonomia. A fine dicembre 2017 (prima dell’ok dell’antitrust) Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un bando di gara telematico, del valore di 30 milioni di euro, per una procedura di “Accordo Quadro relativa alla fornitura di elementi funzionali secondo standard Anas per la Smart Road”.

Il progetto, tra i primi a livello internazionale, interessa oltre 2.500 km di strade e autostrade su tutto il territorio nazionale: ad essere interessati i tratti A2 Autostrada del Mediterraneo, A90 Grande Raccordo Anulare di Roma, Autostrada A91 Roma-Fiumicino, l’itinerario “Orte-Mestre” della E45 ed E55, Autostrada A19 “Palermo-Catania” e RA15 Tangenziale di Catania, oltre ad altre strade di primaria importanza.  Sull’Autostrada A2 del Mediterraneo i lavori, secondo il progetto iniziale, dovrebbero partire entro il primo trimestre del 2018.

Il conducente che percorrerà le strade Smart sarà informato in tempo reale sulle condizioni della stesse, grazie alla Digital Transformation. Il design della smart road di Anas è anche il risultato della collaborazione con lo studio di progettazione e innovazione Carlo Ratti Associati (CRA), diretto da Carlo Ratti, professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston.

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