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Renault, maxi richiamo per le auto ibride. Tutti i dettagli

Renault attende il rientro dalle vacanze dei propri utenti per procedere col richiamo di quasi 156mila vetture ibride prodotte tra il 2019 e il 2022. Convolte Clio, Captur, Arkana e Megane

In una Francia alle prese con una maxi campagna di richiamo governativa per togliere dalle strade una volta per tutte gli airbag difettosi dell’azienda nipponica fallita da tempo Takata, Renault avvia una procedura per far rientrare in officina altre 155mila – e più – vetture ibride per verificare la tenuta dell’O-ring sull’albero primario del motore elettrico.

BOULOGNE-BILLANCOURT STA PER INVIARE MIGLIAIA DI LETTERE

Secondo quanto riportano i media d’Oltralpe, non appena inizierà l’anno scolastico e i francesi saranno ritornati dalle ferie, la Casa automobilistica di Boulogne-Billancourt invierà a decine di migliaia di utenti lettere di richiamo, invitandoli a portare le proprie auto ibride nei centri di controllo autorizzati.

I MODELLI RENAULT INTERESSATI DAL RICHIAMO

In totale le vetture attenzionate sarebbero 155.825, tutti veicoli prodotti tra il 5 aprile 2019 e il 26 settembre 2022. Diversi i modelli interessati dalla campagna, tutti di grande diffusione sul mercato: Clio 5, Captur II, Arkana e Mégane 4 cui si aggiungono quelli della cugina rumena, Dacia Jogger (codice 0ET1 per Renault e 0EWW per Dacia). Le vetture hanno in comune il sistema ibrido  “1.6 E-Tech ”.

IL POSSIBILE VIZIO OCCULTO

Il rischio che si potrebbe manifestare riguarda possibili perdite nel circuito di lubrificazione del cambio con la necessità di ispezionare lo stato di salute dell’O-ring sull’albero primario del motore elettrico. In caso di guasto di questo componente, si legge sempre sui media francesi, potrebbero verificarsi perdite d’olio che rischiano di danneggiare gravemente la trasmissione.

Il maxi richiamo di Renault prevede ispezioni dalla durata di circa 30 minuti che potrebbero comportare la necessità di lasciare la propria auto in officina più a lungo nel caso fossero rilevati comportamenti anomali o ammaloramenti dei componenti ispezionati. In linea di massima, fa sapere l’azienda, laddove sia necessario intervenire i tecnici andranno a sostituire una guarnizione.

 

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