Continuano i problemi per la casa automobilistica tedesca Porsche, che con la consegna nel primo semestre del 2025 di 146.391 vetture in tutto il mondo subisce un nuovo rallentamento nelle vendite rispetto al medesimo periodo dello scorso anno del sei per cento. Questi nuovi dati inoltre certificano una ulteriore perdita di appeal delle auto made in Zuffenhausen in Cina.
IL MOTORE DI PORSCHE SINGHIOZZA IN CINA
La Cina continua a essere epicentro dei problemi del costruttore di Stoccarda. Nel Paese asiatico sono stati consegnati ai clienti 21.302 veicoli (-28%). Le ragioni principali del calo “rimangono le difficili condizioni di mercato, in particolare nel segmento del lusso, e l’intensa concorrenza nel mercato cinese”, si legge in una nota.
Del resto, per avere un secondo termine di paragone utile a comprendere come l’attenzione dei cinesi sia tutta per i brand autoctoni, il marchio hi-tech Xiaomi che nel 2024 ha debuttato nel settore delle auto elettriche ha piazzato immediatamente 130.000 SU7 in tutta la Cina. Parallelamente Porsche nei 12 mesi dello scorso anno è riuscita a consegnare ai clienti 56.887 automobili, con un crollo del 28 per cento rispetto al 2023.
Non solo: a dispetto dei pessimi risultati conseguiti da Porsche in Cina, le vendite complessive di auto nel Dragone sono aumentate del 5,5% lo scorso anno, raggiungendo i 22,9 milioni, secondo quanto dichiarato dalla China Passenger Car Association.
Ma ormai è un dato di fatto che il Paese asiatico sia diventato ostile e refrattario alle Case europee. Si pensi per esempio alla sentenza che ha disposto la liquidazione della Gac-Fiat Chrysler Automobiles, la joint venture nata nel 2009 da un accordo tra l’allora Fiat e Guangzhou Automobile Group e destinata, nelle intenzioni dell’allora top manager Sergio Marchionne, a rilanciare sua presenza dell’allora Fca in Cina.
RALLENTAMENTI ANCHE IN EUROPA E IN GERMANIA
Tornando invece alla corsa semestrale della Casa di Stoccarda, in Europa (esclusa la Germania), Porsche ha consegnato 35.381 veicoli nel primo semestre dell’anno, con un calo dell’8% rispetto all’anno precedente. Nel mercato interno tedesco il calo è stato ancora più vistoso: 15.973 Porsche piazzate, con una contrazione del 23%.
BENE GLI USA, MA I DAZI SONO SULLA STRADA DI PORSCHE
L’unico mercato che continua a regalare soddisfazioni a Porsche, stante le difficoltà riscontrate in Cina e nel Vecchio continente, è il Nord America che con 43.577 consegne certifica un aumento del 10% rispetto al primo semestre 2024. Si tratta persino di un risultato record. Ma ci si chiede cosa accadrà a breve, quando i dazi di Donald Trump inizieranno a erodere i margini dei costruttori europei.
L’ELETTRICO
Infine, Porsche segnala un aumento della quota di veicoli elettrificati venduti nella prima metà del 2025: tra gennaio e giugno il 36,1% dei veicoli consegnati erano elettrificati (+14,5 punti percentuali). Nel dettaglio delle vendite delle nuove motorizzazioni, il 23,5% erano veicoli completamente elettrici e il 12,6% ibridi plug-in. La preferita dall’utenza che intende lasciarsi alle spalle i motori a scoppio risulta la Macan, con un aumento del 15%, seguita dalla Panamera che ha registrato un balzo del 13% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.