Kiev sollecita di nuovo Washington per l’invio dei droni Gray Eagle.
Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov in una lettera del 2 novembre ha richiesto quattro sistemi aerei senza pilota o droni MQ-1C Gray Eagle, e in un documento separato, ha chiesto per la prima volta un missile anti-drone, secondo un documento visto da Reuters.
Mentre le forze russe si sono ritirate nel sud dell’Ucraina, l’amministrazione Biden ha annunciato una serie di nuovi pacchetti di aiuti militari per l’Ucraina, ma risulta ancora assente il drone multiuso Gray Eagle, armato con missili Hellfire. Un pacchetto statunitense da 400 milioni di dollari per l’Ucraina annunciato all’inizio di questo mese includeva un altro impegno di oltre 1.000 droni Phoenix Ghost senza pilota. A differenza del Gray Eagle, i Phoenix Ghost sono droni kamikaze più piccoli e monouso.
“Il Grey Eagle ha una reputazione spaventosa, concepito come un aggiornamento dei droni Predator ampiamente schierati in Iraq e Afghanistan” sottolinea Business Insider.
La Casa Bianca sta ponderando la richiesta di Kiev dei Gray Eagle da mesi. Finora gli Stati Uniti hanno respinto la richiesta di Kiev, temendo che potessero essere abbattuti, non fossero essenziali per lo sforzo bellico dell’Ucraina e potessero intensificare il conflitto. Biden ha sottolineato il fatto che mentre gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina i sistemi missilistici mobili Himars altamente efficaci, non sono stati offerti loro le munizioni a lungo raggio che accompagnano quei sistemi, che include Atacms.
Tuttavia, secondo due funzionari, gli Stati Uniti stanno esaminando le modifiche da apportare al drone Gray Eagle, rivela la Cnn. Sussiste infatti anche il rischio che la tecnologia avanzata a bordo cada nelle mani sbagliate se un drone è catturato.
Tutti i dettagli.
KIEV TORNA A BUSSARE A WASHINGTON PER I DRONI
Kiev ha finora fatto affidamento su un mix di tecnologia e armi dell’era sovietica inviate dagli alleati occidentali, ma non dispone di un sistema integrato di difese aeree per coordinare gli abbattimenti tra le piattaforme, lasciando vulnerabili le infrastrutture civili.
Proprio per questo l’Ucraina spera che il suo ultimo lancio faccia cambiare idea a Washington poiché
L’IMPORTANZA DEI DRONI GRAY EAGLE
Nella lettera, Reznikov ha riconosciuto che il trasferimento dell’MQ-1C Gray Eagle, effettuato da General Atomics, è “complicato”. Allo stesso tempo il ministro ucraino ha affermato che il grande sistema aereo senza pilota frustrerebbe la capacità della Russia di colpire in profondità nel territorio ucraino.
Armati con missili Hellfire, i Gray Eagle potrebbero pattugliare lo spazio aereo civile lontano dalle aree di prima linea difese dai sistemi antiaerei russi e possibilmente evitare di inimicarsi Mosca.
Gli attacchi dietro le linee del fronte rappresentano una grande sfida per gli attuali sistemi di difesa aerea, ha aggiunto Reznikov nella sua lettera.
COSA SONO I DRONI GRAY EAGLE
Il Gray Eagle, la versione dell’esercito del più noto drone Predator, ha una quota operativa di 25.000 piedi e rappresenterebbe un grande salto tecnologico per l’Ucraina. I droni possono volare più di 30 ore e raccogliere un’enorme quantità di dati.
“La vendita di questi “killer dell’aria” così moderni sarebbe particolarmente significativa, dal momento che metterebbe per la prima volta in campo contro la Russia un avanzato sistema statunitense, peraltro riutilizzabile, in grado di effettuare molteplici attacchi profondi” commentava Rai News.
“In generale, l’MQ-1C è un velivolo molto più grande, con un peso massimo al decollo circa tre volte superiore a quello del Bayraktar-TB2, con vantaggi commisurati in termini di capacità di carico utile, raggio d’azione e resistenza”, ha dichiarato a Reuters l’esperto di droni Dan Gettinger della Vertical Flight Society.
L’MQ-1C è anche compatibile con una maggiore varietà di munizioni rispetto al Bayraktar-TB2. I Bayraktar ucraini sono equipaggiati con missili MAM-L di fabbricazione turca da 22 kg, circa la metà del peso di un Hellfire.
IL COSTO
Secondo i documenti di bilancio dell’esercito americano, i sistemi Uav Gray Eagle costano 10 milioni di dollari ciascuno.
LA POSIZIONE DEGLI STATI UNITI
Le discussioni sull’invio dei droni Gray Eagle sono in corso e non è esclusa o negata ufficialmente all’Ucraina, sostengono i funzionari citati dalla Cnn.
“Ci sono modifiche e sterilizzazioni specifiche e molto tecniche che possono essere apportate a queste che potrebbero renderlo possibile a breve termine. Ma queste cose richiedono tempo e sono piuttosto complesse” ha affermato un anonimo funzionario del Congresso americano alla Cnn.
La scorsa settimana il Wall Street Journal aveva riferito che il Pentagono aveva rifiutato la richiesta dell’Ucraina.
Secondo il Journal il Pentagono ha rifiutato la richiesta sulla base della preoccupazione che la fornitura dei droni Gray Eagle MQ-1C potrebbe aggravare il conflitto. Oltre a segnalare a Mosca che gli Usa stiano fornendo armi che potrebbero prendere di mira posizioni all’interno della Russia.