L’Antitrust arronza il gruppo Moby. Ecco come e perché.
COSA CONTESTA L’ANTITRUST A MOBY E GNV
Il 13 novembre scorso l’Autorità, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, aveva effettuato ispezioni nelle sedi di Moby S.p.A. e Grandi Navi Veloci S.p.A., di Onorato Armatori s.r.l. e Marinvest s.r.l.
Oggi l’Antitrust ha comunicato di avere avviato un’istruttoria nei confronti di Sas – Shipping Agencies Services Sarl, società del gruppo Msc, di Moby S.p.A. e di Grandi Navi Veloci S.p.A. (GNV) “per verificare l’esistenza di possibili restrizioni della concorrenza a seguito dell’operazione di acquisizione del 49% del capitale sociale di Moby S.p.A. da parte di SAS e del successivo ingente finanziamento concesso da quest’ultima” alla compagnia di navigazione fondata da Achille Onorato.
LA NOTA DI AGCM
“I mercati nei quali operano Moby e GNV – si legge nel testo del provvedimento – sono estremamente concentrati e caratterizzati dalla presenza di un numero esiguo di imprese. Essi sono contraddistinti da significative barriere all’entrata, costituite dall’elevato investimento iniziale nel naviglio, dalla necessità di disporre di adeguati spazi a terra per la sosta e di slot in partenza e arrivo commercialmente attraenti, nonché dalla presenza di operatori storici che possono godere di una certa fedeltà dei consumatori”.
POSSIBILI VIOLAZIONI COMUNITARIE PER MOBY E NON SOLO
“In questo contesto – continua l’Antitrust -, la creazione di un forte legame strutturale tra Moby e GNV, discendente dall’operazione di acquisizione della partecipazione del 49% di Sas nel capitale di Moby, nonché l’ulteriore legame creato dall’ingente finanziamento di SAS a Moby del dicembre 2023, potrebbero risultare idonei a produrre un deterioramento delle dinamiche concorrenziali sui mercati interessati, in violazione dell’articolo 101 TfUe”.
POLITICHE COMMERCIALI COORDINATE?
“In particolare – viene sottolineato – l’acquisizione di una partecipazione di minoranza di Sas in Moby potrebbe facilitare, anche attraverso contatti tra le parti, il coordinamento delle rispettive politiche commerciali. Inoltre, nello scenario competitivo che si determina a valle dell’acquisizione della partecipazione potrebbero risultare ulteriormente affievoliti gli incentivi alla concorrenza tra Gnv e Moby, con il rischio – in particolare, sui mercati rilevanti nei quali tali imprese non fronteggiano una significativa pressione concorrenziale – che si determinino effetti di riduzione delle quantità offerte e aumento dei prezzi. Il descritto legame strutturale potrebbe ridurre, infatti, l’incentivo di Gnv a contrastare eventuali aumenti di prezzo da parte di Moby e rendere complessivamente meno conveniente per l’azionista di controllo di Gnv una politica aggressiva da parte di quest’ultima. A tale riguardo, l’osservata correlazione tra le variazioni dei prezzi dei biglietti già oggi acquistabili per la prossima stagione sui siti aziendali e la possibile riduzione delle frequenze offerte da Gnv nella stagione estiva appaiono prima facie indizi degli ipotizzati effetti di restrizione della concorrenza”.
Infine, “l’acquisizione di una partecipazione di minoranza di Sas in Moby appare potenzialmente idonea a deprimere la concorrenza anche sui mercati rilevanti sui quali Gnv e Moby competono con Grimaldi, potendo favorire l’emersione di un equilibrio collusivo a detrimento dei consumatori”.