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Perché il titolo Ferrari sbanda a Piazza Affari

Numeri, fatti e scenari su Ferrari

Ferrari in rosso a Piazza Affari. Se ieri la vittoria domenicale di Leclerc, che ha riportato l’azienda a vincere nel GP di Monza dopo 9 anni, e la presentazione delle nuove vetture della casa avevano spinto il titolo della Rossa vicino ai 150 euro, oggi le prese di profitto fanno scendere le azioni al di sotto dei 140 euro. Andiamo per gradi.

DUE NUOVI MODELLI

A fare da assist all’incremento del valore del titolo, ieri, sono stati due precisi episodi: la vittoria di Leclerc e la presentazione dei modelli F812 Gts e della F8 Spider. Sono il terzo e quarto modello dei cinque che verranno presentati quest’anno. Non c’è ancora una data sull’avvio delle consegne, ma secondo gli analisti di Equita dovrebbero partire “dal secondo semestre del 2020”.

IL TITOLO

Le buone notizie hanno portato il titolo, che è cresciuto del 60% da inizio anno e del 25% da giugno, a salire fino a quasi 150 dollari. Ma è proprio questo il punto: il rialzo ha innescato le vendite. E le prese di profitto hanno portato il titolo a perdere il 5,5% (dato aggiornato alle ore 16).

A metà luglio, le azioni della casa auto italiana hanno toccato il record storico, a quota 151 euro.

FERRARI VERSO RIALZO PREZZO MEDIO DEL MARCHIO

Non c’è da preoccuparsi, però. Ferrari non dovrebbe far fatica a riprendersi, anche perché l’introduzione di un paio di nuovi modelli di spider migliorerà il prezzo medio del marchio”, spiegano gli analisti di Banca Akros, come riportato Milano Finanza.

“La F8 Spider non dovrebbe essere particolarmente “value accretive” rispetto al prezzo medio di vendita, mentre l’812 Gts è un modello piuttosto costoso che dovrebbe aiutare la Ferrari  ad aumentare il suo prezzo medio di vendita nei prossimi anni. Entrambi i modelli dovrebbero essere introdotti dal prossimo anno, con un impatto a partire dal secondo semestre 2020″, precisano gli analisti di  Mediobanca Securities.

COPERTURA NUOVI SEGMENTI

Positivi anche gli analisti di Banca Imi, convinti che i nuovi modelli vanno a coprire nuovi segmenti di mercato, allargando la platea dei clienti. E sempre gli analisti di Banca Imi sostengono: “La lista di attesa per i nuovi modelli ha raggiunto circa 2,5 anni, in linea con la guidance della Rossa. Nel complesso, apprezziamo la strategia della Ferrari  e crediamo che i lanci di modelli forti implementati fino a oggi possano offrire un ulteriore upside al piano industriale del gruppo”.

I NUOVI MODELLI FARANNO AUMENTARE RICAVI ED UTILE

“Prevediamo che i nuovi modelli introdotti quest’anno genereranno un contributo incrementale a livello di ricavi e utile per l’esercizio 2020. Ricordiamo che il gruppo ha recentemente confermato la sua guidance 2019 al top del range, ad eccezione del free cash flow, migliorato grazie ai progressi registrati dalla Monza SP1 e dalla SP2”, sostengono gli analisti di Fidentiis.

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