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Non c’è pace per Colonia, Ford taglia ancora

Nello stesso anno in cui sono stati chiusi i cancelli dell'impianto di Saarlouis in cui veniva prodotta la Focus, Ford taglia ancora manodopera in un altro impianto tedesco al centro di una tempesta perfetta: Colonia. Colpa, dice l'Ovale blu, del fatto che in Europa si vendano poche auto elettriche

Non c’è pace per l’impianto tedesco di Colonia, inaugurato nel 1930, oggetto di un importante maquillage nel 2023 per prepararlo alle sfide della mobilità elettrica e in grado di sfornare circa 20 milioni di veicoli, tra cui la Model A, la Taurus, la Capri, la Granada e, per ultima, la Fiesta, giunta ormai alla fine del suo ciclo di vita e destinata ad abbandonare il mercato europeo.

PER COLONIA È FINITA LA FIESTA

Proprio l’uscita di scena della Fiesta da un lato (vendutissima nel Vecchio continente) e lo scarso appeal delle auto elettriche presso il grande pubblico stanno scatenando su Colonia una tempesta perfetta, che l’Ovale blu dal canto suo intende sanare con tagli e stagioni di risparmio forzato.

Ormai sbiadite le immagini dell’inaugurazione della nuova ala dell’impianto, quel Ford Electric Vehicle Center che si estende su una superfice di 125 ettari comprendendo una catena di montaggio e un polo per l’assemblaggio di batterie che fu solennemente avviato da Bill Ford e dall’allora cancelliere tedesco Olaf Scholz, la casa automobilistica statunitense deve adesso capire quale sarà il destino dell’hub posto nel cuore dell’Europa.

TAGLI, TAGLI E ANCORA TAGLI

La dirigenza soltanto poche settimane fa aveva concordato con il potente sindacato Ig Metall un piano draconiano per tenere il più possibile i bilanci aziendali in carreggiata, ma a quanto pare i numeri avallati dai rappresentanti dei lavoratori sono già più vecchi rispetto a quelli preoccupanti relativi alle vendite di auto elettriche nel Vecchio continente.

“In Europa la domanda di auto elettriche rimane ben al di sotto delle aspettative dell’industria”, la ferale spiegazione di Ford. “Pertanto, a partire da gennaio 2026, sposteremo la produzione nello stabilimento di Colonia su un turno unico”, annuncia la multinazionale di Dearborn.

IL PIANO DI LUGLIO SUPERATO DAL PEGGIORAMENTO NELLE VENDITE

Proprio a Colonia lo scorso maggio si era tenuto uno sciopero definito “storico” dalla stampa locale, il primo in quasi un secolo di storia dell’impianto. Poi però Ig Metall aveva comunque preso consapevolezza che non ci fossero alternative all’austerity, concordando in luglio un piano di riorganizzazione che prevedeva l’uscita, entro la fine del 2027, di 700 operai dell’impianto per un totale di 2.900 dipendenti in tutta la Germania.

Ford, che sempre in Germania ha appena abbassato le serrande in via definitive all’hub Saarlouis (dalle cui linee fino alla metà di quest’anno usciva un altro modello di successo, la Focus), ha così avviato un nuovo tavolo coi sindacati al termine del quale si saprà l’esatto numero di esuberi. Quello definitivo, si spera.

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