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Ecco come il governo sbanda sui trasporti pubblici

Le ultime mosse del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile sulle regole anti Covid. L'intervento di Marco Foti

 

I mezzi pubblici, nonostante gli investimenti del governo, non lasciano tranquilli le famiglie e i tanti studenti in vista della ripresa delle attività didattiche.

Le linee guida sul TPL realizzate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, inviate al CTS e presentate in sede di Conferenza delle Regioni, risultano inappropriate e confermano ancora una volta la distanza del MIMS verso le reali esigenze degli utenti dei mezzi pubblici automobilistici e ferroviari.

Il Ministero evita di regolamentare il settore, fa finta che sui mezzi pubblici non esista il Covid e, addirittura, prevede il ritorno del controllore a bordo con compiti di verifica, non solo del biglietto ma anche della corretta applicazione delle misure anti-Covid, quali la capienza dell’80%, il distanziamento sociale ed il corretto utilizzo della mascherina.

Aspetti che non possono essere monitorati dal personale delle aziende del trasporto pubblico sia per numero di addetti interessati al controllo (ne servirebbero decina di migliaia) sia per disposizioni normative e legislative (assenza del potere sanzionatorio). Misure a cui le aziende, inoltre, oggi non possono dare riscontro a causa della scarsa disponibilità delle risorse economiche ordinarie provenienti dall’ex fondo nazionale per il trasporto pubblico locale.

Bene il confronto con le Regioni, le quali sono tenute ad inviare il proprio Piano trasporti entro il prossimo 2 settembre, ma appare certamente più importante e stringente invece che il MIMS fornisca linee guida orientate maggiormente alla programmazione dei servizi evitando di demandare alle Prefetture l’organizzazione del trasporto pubblico, i cui Tavoli di coordinamento provinciali, nel recente passato, hanno creato notevoli difficoltà.

In parallelo, si apprende da più fonti, sarebbe al vaglio del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria l’idea di fornire mascherine Ffp2 agli studenti che utilizzano i mezzi pubblici per recarsi a scuola, iniziativa che andrebbe nella direzione di aumentare la sicurezza su bus, treni e metropolitane.

L’augurio che auspichiamo invece è ben diverso: il Ministero fornisca a breve indicazioni specifiche alle Regioni, emanando norme più stringenti sul TPL a tutela degli utenti e degli Enti locali, e metta a disposizione risorse economiche necessarie, oltre a quelle previste per i servizi aggiuntivi ed i mancati ricavi da parte delle aziende. Tutto finalizzato ad una completa sicurezza sanitaria dei cittadini che quotidianamente e sistematicamente utilizzano i mezzi pubblici.

Senza tralasciare Indirizzi e misure che i diversi operatori di TPL dovranno adottare a seguito della definizione dei Piani di trasporto rilasciato delle Regioni. In tutto il territorio italiano.

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