Nell’annunciare l’avvio delle imponenti esercitazioni aeronavali e missilistiche intorno a Taiwan cominciate giovedì, il Ministero della Difesa cinese ha diffuso una mappa con sei zone intorno all’isola dalle quali si esortavano navi ed aerei a stare alla larga, col risultato di inibire al traffico commerciale un’area, secondo il calcolo fatto da Sky News, di quasi 10mila miglia quadrate.
Blocco di Taiwan?
È per questo motivo che il governo di Taiwan ha affermato che le esercitazioni cinesi equivalgono ad un “blocco marittimo e aereo (che viola) le acque territoriali di Taiwan e la sua zona contigua”.
Gli effetti sul traffico commerciale
Come sottolineato dall’Ispi, la decisione cinese ha prodotto inesorabili effetti diretti a livello commerciale. Lo Stretto di Taiwan è infatti “un passaggio strategico per il commercio tra Cina, Giappone e Corea del Sud, nonché per il resto del mondo”.
Scegliendo di condurre le proprie manovre in una delle rotte marittime più utilizzate al mondo, l’Esercito popolare di liberazione ha imposto, continua l’Ispi, “a molte navi commerciali di circumnavigare l’isola, mettendo sotto stress le catene di forniture globali”.
L‘importanza strategica dello Stretto di Taiwan
Non si può sottovalutare l’importanza per il commercio globale dei 180 km di ampiezza dello Stretto di Taiwan. Secondo dati di Bloomberg citati dal Corriere della Sera, attraverso il corridoio che separa Cina continentale e Taiwan sono passati quest’anno la metà della flotta mondiale di portacontainers e l’88% delle più grandi navi del mondo.
Come osserva Sky News, la maggior parte di queste imbarcazioni trasporta materie prime destinate all’industria dell’Asia orientale oppure beni finiti che dalla regione raggiungono il resto del mondo.
L’anomalia delle esercitazioni cinesi
È pratica comune delle compagnie di navigazione di tutto il mondo di tenere conto delle esercitazioni militari nel calcolo delle proprie rotte. Tuttavia, come sottolinea a Sky News Emily Stausboll, analista della compagnia di servizi per la navigazione Xaneta, è del tutto inusuale che delle esercitazioni abbiano luogo in aree così intensamente sfruttate dal punto di vista commerciale.
Il traffico marittimo influenzato dalle esercitazioni
La società britannica di consulenza per i servizi commerciali VesselsValue ha calcolato, con dati riportati dalla Cnn, che al momento dell’inizio delle esercitazioni cinesi erano 256 le navi container ed altre imbarcazioni commerciali che si trovavano nelle acque territoriali di Taiwan. Altre 60 erano segnalate in arrivo tra giovedì e oggi.
Come ha fatto notare a Sky News Niels Rasmussen, analista dell’Associazione internazionale delle compagnie di navigazione BIMCO, “le navi dovranno percorrere rotte alternative e più lunghe per raggiungere i porti taiwanesi e alcune imbarcazioni hanno già deciso di navigare a Est di Taiwan invece di attraversare lo Stretto”.
Secondo gli analisti e i proprietari di navi sentiti da Reuters, le manovre cui sono costrette le imbarcazioni che si trovano nei pressi di Taiwan le costringeranno ad aggiungere circa metà giornata alla durata dei loro viaggi.
Come ha dichiarato a Reuters Anoop Singh, capo delle ricerche di Braemar, le navi petroliere che si trovano nella zona hanno alzato i livelli di allarme e stanno riprogrammando i propri tragitti.
Anche le compagnie di assicurazione hanno diramato degli allerta ai propri clienti, sollecitandoli a usare cautela nel navigare intorno a Taiwan.
L’autorità portuale di Taiwan, riporta la Cnn, ha emesso mercoledì tre avvisi con i quali chiedeva alle navi dirette ai porti dell’isola di seguire rotte alternative.
Effetti sul traffico aereo
Quanto agli effetti sul traffico aereo, la stessa Cnn ha riferito come le autorità di Taiwan, dopo negoziati con il Giappone e le Filippine, abbiano reindirizzato su altre rotte diciotto voli internazionali. Ma sono ben trecento, secondo quanto dichiarato dal Ministro dei Trasporti di Taiwan Wang Kwo-tsai, i voli complessivi costretti a cambiare rotta a causa delle esercitazioni.
Le conseguenze potenziali per il commercio
Le conseguenze di tutto ciò sono evidenti nelle dichiarazioni rilasciate alla Cnn da Peter Williams, analista dei flussi commerciali di VesselsValue: “c‘è il potenziale per una sostanziale interruzione del commercio nella regione”.