Come da tradizione, per riuscire a capire cosa “bolla in pentola” nei cantieri cinesi in termini di nuove unità per la Marina militare di quel Paese (Marina nota internazionalmente con la sigla People’s Liberation Army Navy o PLAN) tutto quello che possono fare gli analisti indipendenti è, sostanzialmente, affidarsi alle immagini satellitari. Più in particolare, quelle ottenute da quanto offrono i “normali” satelliti commerciali; integrate, talvolta, da foto praticamente scattate di nascosto.
Un lavoro dunque di analisi che inevitabilmente finisce con il rivelarsi anche complesso, che necessita di essere poi integrato da altre informazioni eventualmente disponibili da fonti aperte. È solo a quel punto poi che, al netto delle inevitabili approssimazioni, diventa possibile tracciare dei quadri d’insieme più o meno attendibili. Del resto, di alternative non ce ne sono proprio; come in un gioco di “ombre cinesi”, Pechino nasconde da sempre ogni singola informazione. Soprattutto sui nuovi progetti ma, sostanzialmente perfino su quanto ha già in servizio.
A questa sorta di “regola non scritta” non si sottraggono le nuove immagini rese disponibili nei giorni scorsi, subito condivise su tutti i social, il cui soggetto è rappresentato da una nuova unità anfibia in costruzione presso i cantieri Hudong-Zhonghua Shipbuilding e indicata a oggi come Type 076 (o classe Yulan, secondo la classificazione Usa); cantieri Hudong-Zhonghua che, a loro volta, fanno parte del grande conglomerato statale China State Shipbuilding Corporation (CSSC).
Ma non è tutto, perché sempre nell’ultima tornata di immagini circolate sul web, sono emersi ulteriori dettagli di una certa importanza su un’altra vicenda all’apparenza distinta ma che, in realtà sembrerebbe esattamente far pensare a un legame con la Type 076 stessa. Ma di questi dettagli si parlerà in seguito.
Per il momento, si torna infatti su questa nuova unità che la US Navy stessa identifica (ricorrendo alle categorie utilizzate per il proprio naviglio militare) come LHA o Landing Helicopter Attack; dunque, una nave anfibia con spiccate capacità di supporto alle operazioni con velivoli, sia ad ala fissa che rotante.
COSA SAPPIAMO A OGGI DELLA TYPE 076
Innanzitutto è da dire che nulla si sa né del momento in cui sono iniziate le prime fasi di lavorazione, né la data in cui è stata impostata; allo stesso tempo non è nemmeno chiaro quando la nave sarà varata e, ancora meno, quando entrerà in servizio. A titolo di cronaca, l’unica ipotesi formulata da più parti riguarda quella del varo, approssimativamente indicato per i primi mesi del 2025.
L’unico aspetto chiaro dal confronto tra immagini successive è che la sua costruzione appare procedere spedita; anche perché il cantiere impegnato nella realizzazione è specializzato nella realizzazione di unità anfibie per la PLAN e la rapidità con la quale sta completando/ha completato altre navi da sbarco (quali le Type 075 e le Type 071) è una chiara dimostrazione sulle sue capacità.
Per quanto riguarda le dimensioni, diverse fonti hanno provato a formulare delle ipotesi; provando a fare delle misurazioni partendo dalle foto a disposizione. I risultati variano; la lunghezza viene infatti stimata tra i 253 e i 263 metri mentre la larghezza massima (al ponte di volo) dovrebbe essere tra i 43 e i 50 metri. Maggiore uniformità invece per quanto riguarda il dato del dislocamento, valutato intorno alle 40.000 tonnellate; almeno.
E qui viene spontaneo proporre un rapido confronto con le unità similari della US Navy; confronto che mette dunque in evidenza come, da un punto di vista dimensionale e da quello che analizza le caratteristiche generali (al netto delle poche informazioni disponibili), anche in questo specifico ambito si può affermare che la Cina ha ormai “raggiunto” gli Usa.
Proseguendo nella (complicata) descrizione tecnica di questa piattaforma, si può già anticipare che essa avrà un ponte di volo continuo che si estende per tutta la sua lunghezza; a poppa dovrebbe essere presente un ascensore per la movimentazione di questi ultimi, probabilmente supportato da uno ulteriore sul lato sinistro della nave. Il tutto a ulteriore dimostrazione (accanto agli elementi di cui parleremo a breve) di come la Type 076 stessa sia destinata a essere una piattaforma “aviation centric”; centrata cioè sulle operazioni con velivoli di vario tipo.
Sempre a poppa, dovrebbe comunque essere presente anche un bacino allagabile, capace di ospitare un paio di mezzi da sbarco a cuscino d’aria Type 626 classe Yuyi e/o altri mezzi di altro tipo; ciò fa capire che comunque questa grande unità sarà in grado di supportare operazioni anfibie in senso classico. Operazioni condotte dai Marines Cinesi appartenenti al PLAN Marine Corps (PLANMC), la cui crescita complessiva degli ultimi anni peraltro è davvero impressionante, a dimostrazione della crescente importanza data dalla Cina ai propri assetti navali e alle proprie forze da sbarco.
Un dettaglio che nel corso del tempo è invece emerso con sorprendente chiarezza è quello relativo alla configurazione dell’impianto propulsivo; che non è poco, perché in effetti da essa si può ricavare un’altra importante informazione. Nel dettaglio, tale impianto è concepito per funzionare come un Integrated Power System o IPS; in pratica, sia le 2 turbine a gas che i 6 motori diesel installati (per una potenza totale ipotizzata di 78 Megawatt) servono alla generazione di energia elettrica che sarà poi usata per la propulsione della nave, così come per il funzionamento dei servizi di bordo.
Ma non solo, questa configurazione avvalora l’ipotesi che la Type 076 presenti davvero la grande novità di cui si parla non da oggi; cioè, una catapulta elettromagnetica per il lancio di velivoli ad ala fissa. È da tempo che dalle immagini satellitari è possibile scorgere sul ponte di volo della nave in costruzione quella che sembra essere esattamente una catapulta sul tipo di quella già installata sulla nuova portaerei Type 004 Fujan. Se tutto ciò fosse confermato (anche, ovviamente, corredato di sistemi per l’arresto dei velivoli in fase di atterraggio), come detto la novità sarebbe assoluta: la Type 076 sarebbe infatti la prima nave anfibia in assoluto ad avere una simile configurazione.
QUALI VELIVOLI PER LA YULAN?
Negli stessi giorni in cui cominciano a circolare le nuove foto/immagini sulla Type 076, altre ancora emergono su una singolare installazione facente parte sempre dei cantieri Hudong-Zhonghua; e cioè una serie di strutture, la più interessante delle quali sembra essere una sorta di replica del ponte di volo (o meglio, di una sua porzione) della Yulan stessa.
Non è chiaro se tutto ciò (probabilmente non ancora completato) possa rappresentare o meno un sito dedicato a sperimentazioni in vista dell’ingresso in servizio di questa unità; quello che però che ha attirato ancora più l’attenzione è la presenza su questa “replica” delle sagome di quelli che, ancora una volta, sembrano 2 modelli a grandezza naturale di un “Unmanned Combat Aerial Vehicle” (UCAV) ovviamente di produzione Cinese. Più precisamente, il Hongdu GJ-11 o Sharp Sword.
Con il tutto che si trasforma dunque in una (possibile) indicazione importante; la conferma cioè del fatto che la Type 076 ovviamente, non solo sarà in grado di operare con i velivoli ad ala rotante in dotazione alla PLAN ma anche, e proprio grazie alla catapulta, con quelli ad ala fissa. Laddove poi questo avanzatissimo UCAV “stealth”, capace di condurre missioni di ricognizione ma anche di attacco al suolo (si parla di 2 tonnellate di carico utile), sarebbe perciò in grado di conferire una nuova dimensione al futuro reparto di volo della Yulan. E con esso, una altrettanto nuova dimensione più in generale al ruolo delle navi anfibie.
Navi che dunque, attraverso l’imbarco in maniera organica proprio di nuovi e sofisticati sistemi quali UCAV ma anche UAV (Unmanned Aerial Vehicle), acquisirebbero così nuove capacità operative; in linea peraltro con il crescente ruolo di questi stessi sistemi che, letteralmente, sono destinati a diventare onnipresenti sui futuri campi di battaglia.