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La guerra Usa-Cina tampona la giapponese Toyota

Lo yen più forte del previsto costringe Toyota a rivedere le stime di profitto per l'anno fiscale in corso

La guerra commerciale tra Usa e Cina spinge lo yen verso l’alto, e Toyota è costretta a rivedere le stime di profitto per il 2019, nonostante la società abbia registrato vendite record e un utile netto positivo nel trimestre aprile-giugno. Andiamo per gradi.

STIME AL RIBASSO

Come riferito dal Financial Times, la casa auto giapponese, per l’anno fiscale che finisce a marzo 2020, ha dichiarato di aspettarsi un utile operativo di 2,4 miliardi di yen (22 miliardi di dollari), numeri inferiori del 5,9% rispetto alla proiezione di maggio (2.550 miliardi), e del 2,7 per cento rispetto ai risultati dell’anno precedente. Ha anche ridotto le sue previsioni di entrate dell’1,7 per cento.

L’utile netto dovrebbe essere di 2.150 miliardi di yen da qui al prossimo marzo. in calo rispetto a 2.25o miliardi di yen previsti in precedenza.

Rivisto al ribasso anche il fatturato, a 29.500 miliardi contro i 30.000 miliardi di Yen

RIBASSATE ANCHE LE VENDITE

La casa auto ha rivisto anche i numeri di vendita del gruppo, che comprende i marchi Daihatsu e Hino Motors, a 10,73 milioni da 10,74 milioni.

LO YEN FORTE ERODE I PROFITTI

La revisione dei conti non dipende esclusivamente dalle performance dell’azienda, ma anche da uno yen forte. La casa auto giapponese, infatti, si attende un cambio dollaro-yen a 106 nel corso dell’anno fiscale da una stima iniziale di 110, e un rapporto euro-yen di 121 da 125.

Come riporta il Japan Times, uno yen forte erode i profitti esteri quando viene convertito nella valuta nazionale.

UN BUON TRIMESTRE

A fare da contraltare alla revisione delle stime è un semestre decisamente positivo. Da aprile a giugno, infatti, l’utile netto è cresciuto del 3,9% a 682 miliardi di yen, e le vendite sono incrementate del 3,8% a 7.650 miliardi, grazie anche all’aumento delle immatricolazioni sul mercato domestico e in Europa. La casa si è classificata al secondo posto nelle vendite globali per i primi sei mesi del 2019, dopo la tedesca Volkswagen AG.

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