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La “Google cinese” Baidu porta i suoi robotaxi in Svizzera

Baidu dovrebbe arrivare nel corso del 2026 nel Regno Unito e in Germania, ma a quanto pare accelera l'invasione del Vecchio continente partendo dalla Svizzera

Da tempo Baidu, gigante tecnologico da 43 miliardi di dollari definito dai media la “Google del Dragone” guarda all’Europa per i suoi robotaxi. Proprio come Google, infatti, anche il colosso asiatico ha diversificato i propri interessi espandendoli fino alla guida autonoma per mezzo di un alter ego affine a Waymo, la creatura a quattroruote di Alphabet, per continuare il parallelismo con la multinazionale di Mountain View. Entrambe scalpitano per invadere il Vecchio continente coi loro robotaxi e Baidu ha appena siglato un accordo che le permetterà di portare la sua flotta in Svizzera entro la fine di quest’anno.

BAIDU VA IN SVIZZERA

Baidu ha confermato come riportato dalla testata ChinaDaily una collaborazione con PostBus, società di trasporti che fa capo alla Posta Svizzera, già ventilata lo scorso maggio dalla stampa statunitense ma rimasta a lungo tempo come mera indiscrezione giornalistica, per portare nel Paese il servizio di ride-hailing autonomo Apollo Go nella parte orientale del Paese (San Gallo, Appenzello Esterno e Appenzello Interno).

La fase iniziale dei test partirà già a dicembre e non vedrà persone esterne al servizio salire a bordo delle navette. I primi passeggeri, selezionati, verranno caricati nel corso del 2026 ma il servizio vero e proprio dovrebbe partire, salvo intoppi, nel 2027. Le auto avranno il volante che sarà però rimosso quando debutteranno ufficialmente su strada. Secondo quanto rivelato da Baidu in una nota, gli utenti potranno prenotare veicoli a guida autonoma tramite un’app mobile, sia per un viaggio privato sia per il carpooling aziendale. Il servizio in Svizzera si chiamerà “AmiGo”.

Finora Baidu aveva annunciato la propria intenzione di lanciare i suoi robotaxi in Germania e Regno Unito nel 2026 attraverso Lyft (si parla inoltre di un arrivo in Turchia) ma questa mossa le permette di aumentare il proprio presidio nel Vecchio continente proprio mentre Waymo di Google si prepara allo sbarco londinese.

BAIDU CORRE IN CINA (INSEGUITA DALLE POLEMICHE)

Sul finire dell’estate ha ottenuto anche le prime licenze per avviare il servizio a Dubai. In Cina, Apollo Go gestisce una delle più grandi flotte di robotaxi, e opera in città come Pechino, Guangzhou e Wuhan. Soprattutto ha Wuhan ha attirato le ire dei tassisti che denunciano introiti di gran lunga inferiori da quando ha iniziato a dispiegare i suoi veicoli completamente automatizzati. Polemiche che presto potrebbero vedersi tali e quali pure in Europa?

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