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Horse Powertrain

Ecco come (e dove) scoppietterà Horse, divisione Renault sui motori a scoppio

Ha inizio la spartizione del mondo secondo la geografia industriale Renault: Ampere, divisione dedicata all'auto elettrica, presidierà l'Europa, mentre Horse Powertrain in cui sono salite a bordo anche Geely e Aramco continuerà a produrre motori endotermici nei Paesi emergenti. Iniziando dal Brasile

L’inchiodata nelle vendite dei motori elettrici dimostra una cosa sola: i motori a scoppio non hanno i giorni contati come i più ottimisti pensavano. Persino in seno all’Unione europea, al momento la sola che ha imposto per legge il loro addio stabilendo i termini al di là dei quali sarà vietato produrli, crescono dubbi e voci di dissenso. Nel resto del mondo, a maggior ragione, si parla ancora meno di transizione ecologica ed è il motivo per il quale Horse Powertrain, la jv tra Renault – che procederà sull’elettrico con Ampere – il colosso cinese Geely e Aramco, ha avviato un piano di investimenti per un primo stabilimento in Brasile.

HORSE VUOL FAR CORRERE LO STABILIMENTO DEDICATO A SENNA

La strategia prevede di incentrare la strategia di posizionamento e presidio nei Paesi emergenti che non lasceranno troppo presto i motori endotermici sullo stabilimento di Curitiba che Renault ha già in Sud America. Entro il 2026 aprirà una nuova linea di produzione di testate dei cilindri di alluminio per i suoi motori 1.0 e 1.3.

Fondato nel 1998, l’Ayrton Senna complex impiega oltre 2600 persone e fino a oggi è stato organizzato in due unità produttive per sfornare contemporaneamente autovetture e veicoli commerciali leggeri. In 25 anni (quindi alla chiusura del 2023), il sito aveva prodotto più di 3,5 milioni di veicoli per il mercato locale e per l’esportazione. Attualmente dalle sue linee esce le Renault Kardian.

Horse intende investire 26,3 milioni di euro in un nuovo impianto dove i cilindri verranno prodotti con colata in conchiglia, con una previsione di realizzare 210.000 testate all’anno. L’aumento della capacità produttiva richiederà la spesa di 6,5 milioni per potenziare il reparto che si occupa di test e verifica dei prodotti.

MOTORI COMPATIBILI CON L’ETANOLO

Renault insomma attraverso Horse continuerà a puntare sui motori a benzina. E non solo. I propulsori HR10 e HR13 prodotti a Curitiba sono infatti specifici per il mercato sudamericano, dove la prevalenza dei motori può essere alimentata sia a benzina sia con etanolo.

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