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Ford e Toyota danno vita a consorzio per auto connesse

Ford e Toyota annunciano la nascita del Consorzio SmartDeviceLink (SDL), per continuare lo studio e lo sviluppo delle tecnologie connesse dedicate alle auto. Tutti potranno contribuire a rendere auto e smartphone alleati   Auto e smartphone alleati e collaborativi: è questo il futuro prossimo della mobilità, tutto super connesso. Apple e Google offrono già servizi…

Ford e Toyota annunciano la nascita del Consorzio SmartDeviceLink (SDL), per continuare lo studio e lo sviluppo delle tecnologie connesse dedicate alle auto. Tutti potranno contribuire a rendere auto e smartphone alleati

 

Auto e smartphone alleati e collaborativi: è questo il futuro prossimo della mobilità, tutto super connesso. Apple e Google offrono già servizi e app collegare i telefoni intelligenti al sistema di infotainmente di una macchina, ma l’industria automobilistica non è ancora pronta al grande passo di cedere la console centrale della vettura alla Silicon Valley.

A fare eccezione ci sono ben due case automobilistiche, Ford e Toyota. L’ovale blu, alcuni anni fa, con AppLink aveva già concesso ad un numero selezionato di sviluppatori di app mobili di integrare queste con il proprio sistema di infotainment Sync. Toyota è stata una delle prime case automobilistiche ad adottare il sistema Ford per le sue automobili. Ora le due società rafforzano la loro collaborazione di settore, annunciando il Consorzio SmartDeviceLink (SDL), per continuare lo studio e lo sviluppo di questa tecnologia. Presto potrebbero unirsi al consorzio anche Mazda, Gruppo PSA, Fuji Heavy Industries, Suzuki, Harman e QNX.

fordIl consorzio SDL ha come obiettivo primario il miglioramento dei sistemi di connessione e si propone di dare a tutti i membri voce in capitolo, rimanendo neutrale. “Né Ford, né Toyota, né altri avranno un potere di controllo”, ha sostenuto David Hatton, global product leader and electrical engineer per i Servizi di Connessione Ford. Il Consorzio SDL potrà avvalersi del contributo di chiunque, ma spetterà alle singole case automobilistiche e a quelle tecnologiche effettuare i propri test (il consorzio dovrà fornire la convalida di base) e gestire i propri programmi di sviluppo.

Ogni vettura, dunque, avrà applicazioni e controllo della console personalizzati, in base alle volontà della casa automobilistica da cui nasce.

Ad ogni modo il consorzio sarà un catalizzatore per le auto connesse: gli sviluppatori che scriveranno le app per SDL vedranno le loro applicazioni supportate da un numero maggiore di vetture, mentre i produttori di automobili coinvolti, possono investire in una singola piattaforma e (forse) tenere il passo con le innovazioni che escono a Cupertino e Mountain View.

SDL, come ha riferito Hatton, ha già una tabella di marcia: si lavorerà sul wireless, sui comandi vocali e sull’integrazione con i servizi di navigazione mobile, con l’obiettivo di regalare agli utenti una “esperienza di guida più ricca.”

“Incoraggiare l’innovazione è al centro della decisione della Ford, ” ha detto Doug VanDagens,  global director della divisione Ford Connected Vehicles and Services.

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