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Germania Merkel Cina

Tutti i dettagli sul fondo pensato da Merkel per il diesel tedesco

L’articolo di Luciano Mondellino, giornalista di Mf/Milano finanza Il governo tedesco sta pensando di creare un fondo finanziato dalle grandi case automobilistiche per consentire un efficientamento energetico di gran parte delle auto diesel circolanti in Germania. Secondo quanto rivelato da Der Spiegel infatti il nuovo esecutivo guidato da Angela Merkel starebbe valutando l’ipotesi di chiedere…

Il governo tedesco sta pensando di creare un fondo finanziato dalle grandi case automobilistiche per consentire un efficientamento energetico di gran parte delle auto diesel circolanti in Germania. Secondo quanto rivelato da Der Spiegel infatti il nuovo esecutivo guidato da Angela Merkel starebbe valutando l’ipotesi di chiedere ai grandi produttori automobilistici di contribuire al fondo per un totale di 5 miliardi mentre altri finanziamenti per il fondo che arriverebbero da risorse pubbliche. I dettagli non sono ancora chiari né il settimanale con sede ad Amburgo ha spiegato se la partecipazione al fondo sarà richiesta solo alle case tedesche oppure a tutte le società che vendono in Germania. Invece ciò che è stato rivelato è che il piano dovrebbe avere la capacità di mettere a posto una gran parte dei 15 milioni di auto diesel circolante nel Paese, di cui soltanto 2,7 milioni sono equipaggiate con motori Euro 6. D’altronde da quando è scoppiato lo scandalo Dieselgate (settembre 2015) il tema delle emissioni è diventato particolarmente cruciale nella vita pubblica tedesca.

E a rendere la situazione ancora più infuocata è poi arrivata la sentenza del Tribunale di Lipsia secondo la quale i comuni tedeschi potranno imporre il divieto alla circolazione dei veicoli diesel più inquinanti. Una mossa che se attuata su larga scala potrebbe significare la parola addio a una tecnologia che negli anni recenti ha permesso a Volkswagen Bmw e Daimler di ottenere dei grandi risultati non solo in termini di immatricolazioni ma soprattutto di redditività dei bilanci. In questo quadro non sorprende che sul tema del diesel c’è una profonda differenza di opinione tra le tre grandi case tedesche (Bmw , Volkswagen e Daimler ) e le altre case europee. L’ultimo Salone dell’auto di Ginevra di marzo ha palesato in toto questa differenza soprattutto al termine della riunione dell’Acea (l’associazione che riunisce i principali produttori automobilistici europei) che abitualmente si tiene all’interno della kermesse svizzera. In quella occasione emerse chiaramente come i colossi tedesche intendano continuare a produrre diesel riservando a tali modelli una parte importante della loro produzione. Tanto che l’amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne al recente Salone dell’auto di Ginevra spiegò come i tedeschi avessero fatto notare nella riunione dell’Acea (l’associazione dei produttori automobilistici europei) che si è tenuto all’interno della kermesse svizzera che diesel abbia un futuro. Pochi giorni prima invece il Financial Times aveva rivelato l’intenzione del Lingotto di abbandonare la produzione di veicoli a gasolio a partire dal 2022.

(articolo pubblicato su Mf/Milano finanza)

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