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Immatricolazioni auto in Italia: come vanno Fca, Tesla, Volkswagen, Bmw e non solo

Chi sale e chi scende nelle immatricolazioni auto in Italia secondo i dati di settembre 2019

Ci sono voluti ben 9 mesi per scaldare i motori, ma alla fine il mercato dell’auto in Italia ha ingranato la marcia e ha registrato una crescita a doppia cifra.

A far segnare una buona performance anche Fca, che ha venduto oltre il 10% in più di vetture rispetto allo stesso periodo del 2018. Andiamo per gradi.

LE IMMATRICOLAZIONI AUTO DI SETTEMBRE

Nel mese di settembre 2019, la Motorizzazione ha immatricolato 143.136 autovetture, +13,39% rispetto a settembre 2018, durante il quale ne furono immatricolate 125.355 (nel mese di agosto 2019 sono state invece immatricolate 89.115 autovetture, con una variazione di -2,92% rispetto ad agosto 2018, durante il quale ne furono immatricolate 91.792).

TROPPO PRESTO PER ESULTARE

Se è vero che la percentuale è più che positiva, è anche vero, però, che settembre 2018 è stato particolarmente debole. E la crescita a doppia cifra, dunque, diventa relativa. “In quei mesi del 2018 infatti si scontava l’accelerazione delle immatricolazioni che c’era stata nell’agosto precedente per la corsa delle case automobilistiche ad immatricolare in maggior numero possibile di veicoli non in regola con la nuova normativa sull’omologazione Wltp, che sarebbe entrata in vigore nel settembre successivo”, spiega MF – Milano Finanza.

FCA CRESCE A DOPPIA CIFRA

Un mese positivo anche per Fiat Chrysler, che ha immatricolato 31.611 auto, con un aumento del 10,98% rispetto a settembre del 2018. Mentre Maserati lascia su strada il 40,68% delle immatricolazioni, Ferrari registra un più 48% e Alfa Romeo un più 33%. Bene anche Jeep, a più 27% con 5.694. Fiat positiva: +3,43%.

Il segno positivo del mese di settembre, però, non basta a riscattare l’andamento della casa italo-americane per i primi sei mesi dell’anno. Fca ha venduto solo 355.299. l’11,31% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La quota di mercato scende al 26,85% al 24,21%.

Nei primi 9 mesi tutti i brand sono in perdita, fanno eccezione Ferrari con +28,57% e Lancia +29,49%.

CHI SALE NELLE IMMATRICOLAZIONI AUTO IN ITALIA

A festeggiare insieme ad Fca, per un settembre positivo, è anche il gruppo Volkswagen, con il 43,80% in più di immatricolazioni rispetto a settembre 2018. Lamborghini segna un più 160,00% e Seta un più 132,36. Il marchio Volkswagen a settembre 2019 ha venduto il 44,24% in più rispetto a allo stesso periodo dello scorso anno.

Il gruppo Psa fa registrare un +14,30%, mentre Renault il più 32,28. Gruppo Bmw a più 3,19%.

Da sottolineare la performance di Tesla, che nel suo piccolo registra un +525%.

CHI SCENDE NELLE IMMATRICOLAZIONI AUTO IN ITALIA

Settembre negativo, invece, per il gruppo Daimler, a -4,31, che vede Smart perdere il 15,64% delle immatricolazioni e Mercedes lo 0,10. Nissan fa registrare -9,61% e

CRESCONO AUTO ELETTRICHE ED IBRIDE

Mentre diminuiscono le quote del mercato diesel, cresce la percentuale degli acquisti elettrici ed ibridi.

A settembre 2019 sono state immatricolate 10.949 auto ibride, rispetto alle 7.805 di settembre 2018 (7,7% la quota di mercato totale).


Le auto elettriche immatricolate sono state 1.253, contro le 488 del 2018. Bassa ancora la quota di mercato complessiva: 0,9%.

LE AUTO USATE

A settembre 2019 sono stati registrati 338.957 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -0,12% rispetto a settembre 2018, durante il quale ne furono registrati 339.354 (nel mese di agosto 2019 sono stati invece registrati 236.436 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -9,23%  rispetto ad agosto 2018, durante il quale ne furono registrati 260.485).

SERVE SVECCHIARE PARCO AUTO

E mentre il mercato festeggia, almeno in parte, i risultati di settembre, Michele Crisci, Presidente dell’Unrae, l’associazione delle Case automobilistiche estere, chiede al Governo interventi urgenti per svecchiare il parco auto.

“Interventi urgenti sono necessari per svecchiare il nostro parco circolante che presenta un’anzianità media fra le più elevate in Europa”, ha affermato Crisci. “Secondo le ultime elaborazioni del nostro Centro Studi e Statistiche, su un totale al 30 giugno di 38.190.000 vetture circolanti, il 31,3% (circa 12.000.000 di auto) è rispondente alle Direttive di emissione ante Euro 4, quindi con più di 14 anni di età”.
“Al nuovo governo che si è appena insediato – prosegue Crisci – intendiamo portare una serie di proposte concrete e strutturate che stiamo perfezionando, con un orizzonte temporale di medio termine e l’obiettivo primario di svecchiare in modo accelerato il nostro parco circolante nelle fasce da Euro 0 ad Euro 3. Tutto ciò intervenendo sulle vetture più inquinanti, in linea con le previsioni del Protocollo per la qualità dell’Aria e garantendo un’invarianza di gettito complessiva per il settore auto, senza stravolgere le misure già in essere, soprattutto quelle a sostegno delle alimentazioni a basso impatto”.

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