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Iveco

Perché Exor di Elkann venderà i camion di Iveco (Cnh) ai cinesi di Faw

I camion e gli autobus di Iveco (gruppo Cnh controllato da Exor della famiglia Agnelli) potrebbero essere venduti al gruppo automobilistico cinese Faw. Fatti, numeri, indiscrezioni e scenari

 

I camion e gli autobus di Iveco potrebbero essere venduti al gruppo automobilistico cinese Faw. Cnh Industrial, controllata da Exor, holding della famiglia Agnelli, ha spiegato che la trattativa è a livello preliminare.

LA TRATTATIVA FRA CNH E FAW SU IVECO

Si è riaperta dunque la trattativa per cedere Iveco ai cinesi di Faw. La conferma è arrivata ieri da Cnh Industrial dopo che l’agenzia Reuters ha annunciato la ripresa dei colloqui tra i due gruppi interrotti a luglio dello scorso anno.

CHE COSA STA SUCCEDENDO SU IVECO

Uno stop provocato dall’offerta di acquisto di 3 miliardi fatta dalla società che ha sede a Changchun e costruisce camion pesanti con il marchio Jiefang. Somma ritenuta insufficiente da Cnh, gruppo ora sotto la guida del nuovo amministratore delegato Scott W. Wine che si è insediato in questi giorni.

LE MIRE DELLA CINESE FAW

“Faw vuole espandersi fuori dai confini della Cina, ha messo gli occhi sul comparto commerciale Iveco, dagli autobus ai camion, e sulla quota di minoranza della società Cnh che produce motori, la Ftp Industrial. Questo è il perimetro oggetto della trattativa che è ripresa. Rimangono fuori i mezzi speciali e quelli militari”, scrive Repubblica.

LE ATTUALI COLLABORAZIONI IVECO IN CINA

Attualmente Iveco produce van in Cina con un’altra società pubblica: Saic Motor. Stando sempre alla Reuters, Iveco sarebbe nel mirino anche di un altro gruppo cinese: Shandong Heavy Industry Group, che avrebbe fatto una offerta di 3,5 miliardi di euro.

I RIFLESSI IN BORSA

A Piazza Affari la notizia ha avuto contraccolpi positivi: congelato anche per eccesso di rialzo, il titolo Cnh Industrial ha chiuso con un balzo del 6,64% a quasi 11 euro, sui massimi dal marzo del 2018, ma ancora sotto il record dei 12,48 euro raggiunto un mese prima.

I PRECEDENTI

Si era già parlato di una trattativa con Faw per i camion e gli autobus Iveco l’estate scorsa, ma ora il gruppo cinese, che punta ad espandersi sui mercati internazionali con il suo marchio Jiefang, avrebbe presentato un’offerta migliore.

GLI EFFETTI PER GLI STABILIMENTI IN ITALIA

I Daily Iveco che escono dalla fabbrica di Suzzara (Mantova) e gli Eurocargo dello stabilimento di Brescia potrebbero presto parlare cinese. Così come i motori fabbricati da Fpt Industrial a Torino e Foggia, scrive il Corriere della Sera.

IL FATTURATO DI IVECO

Il piatto forte, dunque, è rappresentato dai camion e dagli autobus — esclusi, quindi, i mezzi speciali e per la difesa — che rappresentano la maggior parte del fatturato di Iveco (10,4 miliardi di dollari nel 2019).

LE ALTERNATIVE AL PIANO

L’eventuale vendita potrebbe essere un’alternativa al piano presentato da Cnh Industrial a settembre del 2019, nel Capital Market Day a New York: l’idea era quella di dividersi in due e costituire una società autonoma, quotata in Borsa, degli autobus e dei veicoli commerciali Iveco e dei motori Fpt.

L’operazione, che avrebbe dovuto coinvolgere 17.000 lavoratori in Italia, era prevista per l’inizio di quest’anno, ma la presidente Suzanne Heywood ha spiegato, durante la presentazione dei conti del terzo trimestre 2019, che slitterà a causa del Coronavirus.

LE JOINT VENTURE

Va avanti invece la joint venture di Iveco con Nikola: sta completando i lavori sui primi prototipi elettrici a batteria del Nikola Tre. Entro il quarto trimestre del 2021, l’impianto di assemblaggio di Ulm, in Germania inizierà a produrre Nikola Tre. Poco dopo sarà avviato un processo simile con il camion a celle a combustibile a idrogeno, la cui produzione inizierà alla fine del 2023.

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