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Leonardo Falco Xplorer

Ecco come Leonardo ha armato il drone Falco Xplorer

Al Salone aeronautico di Le Bourget, Leonardo ha presentato per la prima volta il suo drone Falco Xplorer equipaggiato con un missile Brimstone di Mbda. "Un importante cambiamento nella mentalità italiana sull'armamento dei sistemi aerei senza pilota", secondo Defense News

 

Leonardo ha armato il suo drone Falco Xplorer, il più grande velivolo a pilotaggio remoto costruito dall’azienda per missioni di sorveglianza strategica.

Il gruppo dell’aerospazio e difesa italiano ha completato una serie di attività iniziali di integrazione del missile di precisione da attacco aria-terra Brimstone 3 sul drone Falco Xplorer Medium Altitude Long Endurance (Male).

L’azienda ha mostrato l’Uav armato con una singola munizione Brimstone al salone aeronautico Le Bourget di Parigi, ma potrebbe essere configurato, a seconda delle esigenze del cliente, per ospitare un carico completo di sei missili o 12 razzi. È la prima volta che l’azienda equipaggia il velivolo con questo sistema d’arma, precedentemente disarmato, segnala Breaking Defense. Lo sforzo per armare il drone di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) culminerà in una fase di “sviluppo completo”, che dovrebbe concludersi alla fine del 2024, secondo Luca Picollo, SVP Airborne Systems, Leonardo Electronics.

“Tale cambiamento segna un significativo allontanamento dalla società che ha dichiarato durante la presentazione del drone al Paris Air Show nel 2019 che non aveva intenzione di produrre una versione armata” commenta ancora Breaking Defense. “Un importante cambiamento nella mentalità italiana sull’armamento dei sistemi aerei senza pilota”, aggiunge Defense News.

Tutti i dettagli.

FALCO XPLORER DI LEONARDO EQUIPAGGIATO CON MISSILI BRIMSTONE

“Abbiamo già completato l’integrazione, comprese le attività di terra per l’integrazione del Brimstone 3”, ha spiegato Picollo a Breaking Defense. “Quello che vogliamo fare ora è una stretta certificazione della versione ISR [del Falco Xplorer] e poi concentrarci [ulteriormente] sulla versione armata”.

I missili Brimstone, prodotti da Mbda, sono altamente efficaci contro i carri armati e sono in grado di colpire le navi a una distanza di circa 12 chilometri. Il Regno Unito ha inviati oltre 600 missili Brimstone in Ucraina.

Secondo quanto riporta Defense News, l’ambizione di Leonardo è proporre questa variante sul mercato per i clienti entro il 2025. Come hanno spiegato fonti dell’azienda alla testa americana, la versione armata del drone non risponde a un requisito richiesto specificamente dall’Aeronautica Militare Italiana, quanto a una richiesta di altri clienti.

IN ATTESA DELLA CERTIFICAZIONE

Leonardo deve ancora ricevere una certificazione militare per il Falco Xplorer.

Lo scorso dicembre il gruppo capeggiato da Roberto Cingolani ha annunciato di aver concluso con successo la prima fase di test in volo del Falco Xplorer. Ora il sistema è pronto per la seconda fase della campagna che porterà alla certificazione del drone.

La seconda fase del programma di certificazione e test di volo, supervisionata dalla Direzione italiana per gli armamenti aeronautici e l’aeronavigabilità (DAAA), riguarderà anche le capacità di decollo e atterraggio automatico e le comunicazioni satellitari.

La certificazione permetterà al Falco Xplorer di volare su aree antropizzate, incrementando notevolmente la sua capacità di sorvolare porzioni di territorio e di operare anche a supporto di attività di pubblica sicurezza e di protezione civile.

In caso di nuovi ordini, Leonardo avvierà la produzione, al ritmo di un velivolo al mese, dallo stabilimento di Ronchi dei Legionari. Il Falco Xplorer ha ampliato la gamma degli RPAS della famiglia Falco. I droni per la sorveglianza della famiglia Falco sono in servizio in numerosi Paesi. Cinque clienti internazionali hanno scelto il modello originario, mentre le Nazioni Unite hanno adottato la versione evoluta, Falco EVO, per la missione umanitaria MONUSCO nella Repubblica Democratica del Congo. Inoltre, l’Ue ha selezionato il velivolo nell’ambito del programma Frontex, finalizzato alla sperimentazione di droni per il controllo delle frontiere esterne.

IL COMMENTO DI DEFENSE NEWS

Dunque, Leonardo si occupa della produzione di Unmanned Aircraft System (Uas) da due decenni e oggi una sessantina di unità dei suoi droni Falco sono in uso in tutto il mondo, ricapitola Defense News.

E ora la società ha presentato — a sorpresa — il drone Falco Xplorer armato di missile Mbda. Come ricorda sempre Defense News, “l’azienda in passato ha pubblicizzato i propri sistemi principalmente per operazioni civili, nonché per missioni basate sull’intelligence e sulla sorveglianza. Ciò ha in parte riflesso una tendenza che è esistita nel tempo nella più ampia cultura difensiva italiana, che potrebbe essere considerata in qualche modo come una resistenza o addirittura un tabù verso l’armamento di questo tipo di sistemi”.

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