E’ pronta la bozza più aggiornata del decreto Rilancio in gestazione nel governo.
Molto attesa la norma in fieri per il Patrimonio dedicato di Cdp (qui tutte le indiscrezioni)
Ecco di seguito alcune delle novità che emergono dal documento.
Scende da 180 a 140 milioni l’ulteriore stanziamento previsto per il Fondo nazionale per il sostegno agli affitti. E’ quanto emerge dall’ultima bozza del decreto Rilancio atteso questo pomeriggio in Consiglio dei ministri.
Una “scorciatoia” normativa per rendere subito spendibili le risorse di Ferrovie e Anas indicati nei rispettivi aggiornamenti dei contratti di programma, che ancora attendono il perfezionamento. E’ la misura che si legge nell’ultima bozza pronta per il cdm di oggi.
DOSSIER FERROVIE
Piu’ in dettaglio, per quanto riguarda Ferrovie dello Stato la misura richiama l’aggiornamento per gli anni 2018 e 2019 del contratto di programma 2017-2021 parte investimenti tra il Mit e Rfi Spa (che e’ stato approvato dal Cipe nel 2019 e ha ricevuto i pareri delle competenti commissioni parlamentari).
CAPITOLO ANAS
La bozza prevede che “gli stanziamenti ivi previsti si considerano immediatamente disponibili per Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. ai fini dell’assunzione di impegni giuridicamente vincolanti”, cioe’ affidamenti di appalti. Stessa cosa per l’aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma 2016-2020 dell’Anas (approvato dal Cipe nel luglio 2019). Anche in questo caso, l’entrata in vigore della norma consente di considerare i fondi “immediatamente disponibili per Anas S.p.A. ai fini dell’assunzione di impegni giuridicamente vincolanti”.
CASSA INTEGRAZIONE
Cig e assegno ordinario per una durata massima di 18 settimane (nove ulteriori), di cui 14 fruibili per periodi decorrenti dal 23 febbraio al 31 agosto 2020 e quattro settimane fruibili dal primo settembre al 31 ottobre 2020, aumentando il relativo limite di spesa. E’ la riformulazione che compare nella bozza di decreto Rilancio piu’ aggiornata. Secondo la bozza, viene riconosciuto ai beneficiari di assegno ordinario l’assegno per il nucleo familiare in rapporto al periodo di paga adottato e alle medesime condizioni dei lavoratori ad orario normale. Il trattamento di cassa integrazione salariale operai agricoli e’ concesso, in deroga ai limiti di fruizione, per un periodo massimo di 120 giorni, dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020.
LE INTEGRAZIONI SALARIALI
Lo stesso vale per il trattamento di integrazione salariale per le aziende che si trovano gia’ in cassa integrazione straordinaria, con una proroga anche qui a 18 settimane in due step. La medesima norma compare nella bozza per la cig in deroga. Per tutti i trattamenti viene aumentato il limite di spesa. E’ reintrodotto l’obbligo di raggiungere un accordo per i datori di lavoro che hanno chiuso l’attivita’ in ottemperanza ai provvedimenti di urgenza per il Coronavirus. Non compaiono nella bozza le norme che dovrebbero scaturire dall’accordo tra Regioni e Governo per velocizzare l’accredito della cig in deroga ai lavoratori, che potrebbero, pero’, anche finire in un emendamento al provvedimento durante l’iter parlamentare. Per assicurare, qualora necessario per il prolungarsi degli effetti sul piano occupazionale dell’emergenza, la possibilita’ di una piu’ ampia forma di tutela delle posizioni lavorative vengono stanziati in apposito capitolo di bilancio del ministero del Lavoro 2,74 miliardi che dovrebbero servire a finanziare le ultime quattro settimane di cig tra settembre e ottobre. Il pacchetto Lavoro prevede anche misure di semplificazione consentendo ai datori di lavoro che non anticipano i trattamenti di richiedere il pagamento diretto da parte dell’Inps.
IL REDDITO DI EMERGENZA
Il Reddito di emergenza verra’ erogato da maggio dall’Inps, in due quote ciascuna di 400 euro. Le domande per il Rem devono essere presentate entro il termine del mese di giugno ed e’ riconosciuto ai nuclei familiari in possesso di determinati requisiti, fra i quali il valore del reddito familiare, del patrimonio mobiliare familiare (fino a 25mila euro) e dell’Isee (fino a 15mila euro). Il Rem non e’ compatibile con le indennita’ previste dal Cura Italia ne’ con la presenza nel nucleo familiare di componenti che siano, al momento della domanda, titolari di pensione, di un rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore ad una determinata soglia, percettori di Reddito di cittadinanza. Lo prevede la bozza aggiornata del decreto Rilancio che stanzia a questo scopo 959,6 milioni.
SEMPLIFICAZIONI?
Nell’ultima bozza pronta per il cdm di oggi non c’e’ traccia del pacchetto di semplificazioni sugli appalti pubblici e delle misure volte a dare liquidita’ alle imprese inserite nelle bozze precedenti del testo. Tra le misure uscite dall’ultima bozza pronta per il Cdm c’e’ per esempio l’incremento (dal 20% al 30%) della anticipazione all’impresa aggiudicataria, il dimezzamento della garanzia provvisoria, il riconoscimento di maggiori costi Covid alle imprese e, soprattutto, la possibilita’ di liquidare alle imprese tutte le lavorazioni finora eseguite in cantiere (in deroga alla procedura tipizzata dal codice appalti). Quest’ultima misura, chiesta dalle imprese, era stata anche sollecitata dall’Autorita’ nazionale anticorruzione.