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Stellantis

Cosa farà Stellantis a Pomigliano, Torino e Termoli?

Tutti i piani elettrici e non solo annunciati da Stellantis per gli stabilimenti di Pomigliano, Torino e Termoli

 

Eppur si muove. Anche l’Italia si prepara alla sfida delle auto EV, e sebbene il nostro sia il Paese europeo con minor progetti in tal senso (e anche quello che rischia di avere meno gigafactory: Francia e Germania sono già irraggiungibili), Stellantis non lascerà lo Stivale ma ha appena rivelato i piani in serbo per Pomigliano, Torino e Termoli. Andiamo con ordine.

A POMIGLIANO STELLANTIS DESTINA LA PROZIONE DI TONALE

Lo stabilimento Stellantis di Pomigliano D’Arco, vale a dire un’area di 40mila metri quadrati, 350 addetti per turno e una capacità produttiva pari a 23 autovetture all’ora, sarà cruciale per la produzione di Tonale, il suv appena annunciato a marca Alfa Romeo.

La storica Casa del Biscione torna insomma a casa. I suoi modelli di punta, dal 1972 al 2011, sono stati prodotti proprio nello stabilimento alle porte di Napoli, per un totale di tre milioni e 800mila esemplari. Il lancio del Tonale, accanto alla produzione della Fiat Panda, dovrebbe garantire la saturazione degli impianti campani e la piena occupazione per i circa 4.300 addetti della fabbrica. Il Tonale avrà poi una versione plug-in, che sarà presentata a settembre.

L’Alfa Romeo del resto intende diventare al 100% elettrica dal 2027, con una road map già segnata che vede una B-Suv lanciata tra due anni (l’ultima in doppia versione, ibrida e full electric) anche se però è già stato chiarito che non sarà sviluppata nel nostro Paese. L’obiettivo è soddisfare le future normative Euro 7 previste per il 2027, che comportano una riduzione del 75% delle emissioni di CO2.

Nel frattempo, Alfa Romeo prova a restare competitiva nel comparto C-suv e si è data l’obiettivo di piazzare 20mila Alfa Romeo Tonale in altrettanti garage privati nella seconda metà dell’anno, mentre con il lancio del B-suv nel 2024 i volumi dovrebbero arrivare a quota 80-100mila. Attualmente Pomigliano sforna15 autovetture al giorno, ma Stellantis mira a tornare ai grandi numeri del passato: 350 vetture con una organizzazione su due turni.

Doccia fredda per gli appassionati del marchio: è oramai ufficiale che non sarà sostituita la produzione, appena cessata, di Giulietta in quanto dall’Alfa Romeo spiegano che Usa e Asia vogliono vetture più grandi e Stellantis intende fare del marchio italiano un brand appetibile per i mercati stranieri. Non è chiaro se il suo futuro sia di soli suv elettrici, ma così parrebbe.

TORINO CENTRALE ELETTRICA DELLE AUTO EV

Torino sarà invece la sede del polo ingegneristico globale per l’elettrificazione di Stellantis, secondo l’impegno che i vertici aziendali hanno preso con le istituzioni locali nel corso di un incontro che si è svolto all’interno del complesso produttivo di Mirafiori.

E sempre Torino sarà la ‘casa’ delle venture versioni elettriche della Nuova 500. In Piemonte, lo ricordiamo, Stellantis è già impegnata a creare il Turin Manufacturing District, con lo sviluppo di un processo produttivo efficiente in grado di integrare diverse piattaforme, modelli e sistemi di propulsione, dall’endotermico all’elettrico. La nuova piattaforma elettrificata di Maserati permetterà di produrre, tra quest’anno e il 2024, le nuove GranTurismo e GranCabrio ma, soprattutto, la Nuova Quattroporte.

Le catene di assemblaggio e il reparto verniciatura dello stabilimento dedicato a Gianni Agnelli (Grugliasco rimarrà comunque operativo con varie attività di supporto all’attuale produzione di Ghibli e Quattroporte) saranno spostati gradualmente a Mirafiori. Il polo ingegneristico per l’elettrificazione sarà affiancato da Battery Hub e Lab, il più grande impianto Vehicle-to-Grid al mondo per la ricarica bidirezionale e le Solar Power Production Unit a pannelli solari.

LA GIGAFACTORY DI TERMOLI

E poi c’è la gigafactory di batterie per auto EV a Termoli, con l’obiettivo di riconvertire le linee che oggi producono, a singhiozzo, motori endotermici evitandone la chiusura. Se ne parla da tempo ma l’ok definitivo è arrivato solamente il 23 marzo scorso con la firma del Protocollo d’intesa tra Ministero dello sviluppo economico, Regione Molise, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. (Invitalia) e Automotive Cells Company SE (ACC).

Si prevede la creazione di tre moduli di produzione principali, con una capacità nominale annua fino a 8 GWh, per un totale fino a 24GWh oltre alla realizzazione di due progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentali concernenti specifiche tematiche legate alle future evoluzioni delle batterie e delle tecnologie produttive portati avanti dalla joint venture Stellantis, TotalEnergies/Saft e Mercedes-Benz.

Sarà poi istituito un Comitato tecnico composto da cinque membri, di cui due in rappresentanza del Ministero dello sviluppo economico e uno ciascuno in rappresentanza della Regione Molise, dell’Agenzia e della ACC, per coordinare e monitorare i lavori.

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