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Stellantis

Come aiutare il settore auto in Italia

Positivo l’impegno del governo per un protocollo di politica industriale con Stellantis che metta al centro aumento delle produzioni e risposte alla occupazione. L'intervento di Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl, e Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim Cisl

Abbiamo apprezzato la convocazione che ieri il Ministro Urso ha fatto alle organizzazioni sindacali  su Stellantis, con il giusto coinvolgimento delle Confederazioni, e abbiamo apprezzato anche l’impianto che il ministero e il ministro hanno dato alla riunione.

L’obiettivo del Governo, che sosteniamo, è quello di arrivare un protocollo per una vera e propria azione di politica industriale con il Gruppo Stellantis, che consideri l’automotive il bacino fondamentale per rilanciare l’industria in questo Paese.

A tal fine è indispensabile rifinanziare il fondo pluriennale per l’automotive con ulteriori risorse e bloccare la direttiva sui motori Euro 7 in Europa.

Il Protocollo a nostro avviso deve puntare ad una vera e propria inversione di tendenza relativamente alla presenza del Gruppo Stellantis in Italia, a due anni dalla nascita dello stesso, facendo in modo che nel nostro Paese il Gruppo si impegni da protagonista, non solo come mercato, ma soprattutto nello sviluppo delle produzioni. Come Fim Cisl abbiamo sottolineato che sarà importante in questo Protocollo produrre azioni cogenti e concrete per quanto riguarda gli investimenti di Stellantis in Italia e il mantenimento delle capacità di ricerca e sviluppo per quanto riguarda l’auto del futuro.

È altrettanto importante che ogni sito produttivo abbia una sua missione assegnata dentro il futuro del Gruppo a livello globale, comprese le attività meccaniche e dei veicoli commerciali, oltre che alleanze strategiche con ACC per  la costruzione della gigafactory a Termoli che deve essere non solo confermata, ma accelerata.

Inoltre è importantissimo che dopo aver assegnato ad ogni sito di assemblaggio delle piattaforme produttive questi impegni si traducano i nuovi modelli e in volumi eoccupazione crescenti. Condividiamo l’obiettivo del Governo di puntare ad un patto che nel tempo porti ad un’inversione di tendenza per arrivare a produrre 1 milione di auto il nostro Paese, facendo tornare l’Italia un importante competitor nella industria dell’automotive del futuro e dentro il mondo Stellantis.

In quest’ottica, riteniamo importante assicurare impegni verso la componentistica e l’indotto da parte di Stellantis, per una sua transizione e gestione accompagnata.

Serve che il Governo cofinanzi il futuro di Stellantis con la condizionalità degli impegni governativi e degli investimenti e dei cofinanziamenti orientati a positivi risultati occupazionali.  Serve ottenere benefici per l’occupazione non solo a saturando l’occupazione attuale ma prevedendo un vero e proprio ricambio generazionale e con esso un rilancio della qualità dell’occupazione nelle fabbriche di automobili di Stellantis.

Da ultimo, sottolineiamo che la costruzione un Protocollo è un fatto importante, non solo responsabilità istituzionale ma di politica industriale del Paese e che per quanto riguarda la Fim Cisl, data l’importanza delle questioni in campo, siamo assolutamente pronti e interessati a cooperare e assumerci le nostre responsabilità per un patto che rilanci Stellantis e l’auto in Italia.

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