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Aeroporto

Chi punta (con fondi europei) al terzo aeroporto del Lazio

Movimenti tra economia, imprese e istituzioni per spingere sul terzo aeroporto nel Lazio. Nomi, mosse e obiettivi dei promotori

Movimenti tra economia, imprese e istituzioni per spingere sul terzo aeroporto nel Lazio: i promotori chiedono un accesso ai fondi europei (Recovery Fund?) per una struttura ad impatto zero e che conterebbe già su tutta la logistica integrata, con la stazione Av diretta per Roma.

Capofila dei giovani startupper che stano seguendo il progetto è Tiziano Schiappa che un altro imprenditore (Giulio Blasi) ha dato vita a My Take It Srl e che hanno costituito già un comitato promotore per il terzo aeroporto della capitale.

A seguire il progetto dietro le quinte c’è Jacopo Signorile, il senior advisor di Kpmg che ha redatto il masterplan dell’aeroporto.

I promotori – secondo le indiscrezioni di Start Magazine – hanno già avuto interlocuzioni con l’Enac.

“Il ministero delle infrastrutture e trasporti indichi tra le priorità l’individuazione della Logistic Valley del Frusinate come asset da valorizzare per dare concretezza al progetto Italia Veloce della ministra De Micheli”: è questo l’appello dell’associazione per l’Aeroporto di Roma Frosinone (Aparf), che sta lavorando al progetto del terzo aeroporto del Lazio e primo hub per le merci nella macroregione che va dal Lazio meridionale, all’Abruzzo, al Molise, alle provincie di Caserta e di Napoli.

“Nel piano strategico nazionale che il Governo si appresta a presentare all’Europa, anche in vista dei finanziamenti per la realizzazione di opere infrastrutturali strategiche di lungo corso, va inserita la realizzazione del nuovo aeroporto di Roma Frosinone, quale conversione civile e commerciale dell’attuale aeroporto militare e con la immediata connessione all’intermodalità logistica esistente: incrocio delle autostrade A1 e A24, Asse attrezzato, stazione della Ferrovia Alta Velocità, piattaforma di interscambio con il trasporto su gomma”, auspica il comitato promotore dell’aeroporto.

“Si tratta – secondo l’associazione – di un hub sul quale l’interesse pubblico e privato è manifesto; la prossimità con i magazzini di smistamento Amazon, l’interazione con il polo agroalimentare e l’interesse espresso da RyanAir posizionano naturalmente il nuovo aeroporto, a 25 minuti di treno da Roma Termini, come il più indovinato investimento operabile per il rilancio dell’economia delle quattro regioni interessate, con l’impiego diretto e nell’indotto di circa tremila nuovi addetti”.

Come si può evincere dai documenti pubblicati sul sito www.aeroportodifrosinone.it, il progetto è entrato nella seconda fase di valutazione e sarà presentato al pubblico con un incontro calendarizzato con le autorità e i soci il 25 novembre.

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