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Alitalia Linate

Che cosa cambierà per Alitalia con la riapertura di Linate

Linate riaprirà il 13 luglio. Alitalia gongola, mentre la Sea teme - secondo il Sole 24 Ore - di sobbarcarsi costi che non riuscirà a coprire con le entrate. Fatti, numeri e approfondimenti

 

I voli torneranno a decollare da Milano Linate il 13 luglio. La ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha anticipato la riapertura dell’aeroporto, facendo felice Alitalia. A sperare che arrivasse un prolungamento della chiusura della struttura (che attualmente è anche in fase di ristrutturazione interna ed esterna) era la Sea, la società di gestione degli aeroporti di Milano.

LA RIAPERTURA DI LINATE

Il 13 luglio è il giorno fissato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per la riapertura dell’aeroporto di Milano Linate, che da decreto sarebbe dovuto rimanere chiuso fino al prossimo 14 luglio. La decisione è stata ufficializzata anche con una lettera che Enac ha inviato alla Sea.

L’aeroporto, secondo le prime indicazioni, avrà un’operatività di 5 voli in arrivo e 5 in partenza ogni ora.

FESTEGGIA ALITALIA

Festeggia, per la decisione, Alitalia, che in realtà, scrive il Sole 24 Ore, già vendeva i biglietti in partenza ed in arrivo per l’aeroporto meneghino, per agosto, nonostante non ci fosse ancora una data ufficiale per la riapertura.

A supportare la compagnia di bandiera era anche Enac.

COSA CAMBIA PER ALITALIA

Con la riapertura della struttura, ora Alitalia non solo può vendere ambitissimi voli da e per i luoghi di vacanza come la Sicilia e la Sardegna, ma è certa che non incorrerà in nessun problema con i clienti a cui il biglietto lo ha già venduto.

AEROPORTO PIU’ COMODO

Ma non solo. Per Alitalia, scrive il Sole, “Linate è l’aeroporto più comodo di Milano perché molto vicino alla città. Dunque la chiusura rende più scomodo il viaggio dei passeggeri, una corsa in taxi a Malpensa costa più di un biglietto medio per un volo low cost. Per questo i voli da Linate sono più cari di quelli da Malpensa, dove c’è la principale base in Italia della low cost easyJet”.

SEA SPERAVA IN PROLUNGAMENTO CHIUSURA

A sperare che l’aeroporto restasse a lungo più chiuso, invece, era la Sea, la società di gestione degli aeroporti di Milano, che con il traffico ridotto sul bacino aeroportuale e le misure da adottare per far fronte all’emergenza Covid, rischia di “sobbarcarsi qualcosa come due milioni di perdite al mese”, proprio mentre Linate affronta il costo di un restyling del terminal interno ed esterno.

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