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Auto elettrica: come cambia la stazione di servizio

La diffusione delle auto elettriche cambia anche il mercato delle stazioni di servizio, che devono trasformarsi e reinventarsi per non perdere clienti   Addio alle pompe di benzina o diesel, la stazione di servizio cambia volte: colonnine di ricarica elettrica rapida, un piccolo bar-ristorante per accogliere i clienti mentre la spina è attaccata alla vettura.…

La diffusione delle auto elettriche cambia anche il mercato delle stazioni di servizio, che devono trasformarsi e reinventarsi per non perdere clienti

 

Addio alle pompe di benzina o diesel, la stazione di servizio cambia volte: colonnine di ricarica elettrica rapida, un piccolo bar-ristorante per accogliere i clienti mentre la spina è attaccata alla vettura. La stazione del domani sta per sorgee nei campi che dividono Oslo e la città di Lillehammer, dando una visione precisa di quella che è la mobilità del futuro e di quelli che dovrebbero essere gli investimenti.

Presso la stazione che sorgerà al Circolo K in Dal, a 55 km a nord della capitale, norvegese, i proprietari della prossima generazione di autovetture elettriche saranno in grado di caricare la loro batteria in soli 10 minuti, un terzo del tempo attuale e, mentre aspettano, i conducenti possono gustare un panino o altri prodotti culinari che non troviamo solitamente nelle stazioni di servizio. L’unione tra servizio energetico e servizio alimentare, come scrive Bloomberg, vuole essere un progetto pilota, avviato da Circle K, Alimentation Couche-Tard Inc., una società canadese che si è aggiudicata anche una posizione in Europa con l’acquisizione di Statoil ASA, nel 2012. Couche-Tard sta usando il paese nordico come un terreno di prova, per rispondere al boom del veicolo elettrico.

“La diffusione dell’auto elettrica continuerà a crescere, quindi per noi è importante trasformare il mercato e ciò che offre, come abbiamo fatto molte, molte volte negli ultimi 100 anni”, ha dichiarato Jacob Schram, capo delle operazioni europee di Couche-Tard.

auto elettriche

La crescente popolarità delle auto elettriche sta modificando il rapporto tra le stazioni di servizio e i piloti, che ora hanno diverse opzioni per ricaricare le loro batterie. Un’auto elettrica può essere ricaricata a casa o a lavoro, attualmente, solo una piccola percentuale approfitta delle ricariche sparse sul territorio europeo. Secondo Jacob Schram, infatti, una percentuale che varia tra il 60-70% ricarica il veicolo a casa, il 20-30% a lavoro e solo il 10% presso le stazioni di servizio.

Auto elettriche Elon Musk

Per non perdere clienti, dunque, le stazioni di servizio devono cambiare, devono trasformarsi. E lo devono fare in fretta. “Non dobbiamo aspettare che il cliente venga da noi, dobbiamo noi andare da lui”, ha detto Schram.

La nuova stazione di servizio norvegese è finanziata a voluta anche da un gruppo di case automobilistiche, tra cui BMW AG e Ford Motor Co.

Perchè la Norvegia?

Semplice, perchè la Norvegia è campione mondiale dell’auto elettrica.  In Norvegia, già nel 2015,  sono state immatricolate 27.800 elettriche e 7.800 ibride plug-in. 

 

Non solo. Sempre la Norvegia ha deciso di dire addio alle auto a benzina e diesel entro il 2025.  Secondo quanto riportato dal quotidiano Dagens Naeringsliv,  a partire dal 2025 saranno vietate le immatricolazioni di auto a trazione tradizionale e saranno solo accettate le immatricolazioni di auto elettriche, a impatto zero sull’ambiente (per emissioni).  Si attende solo l’ufficialità dell’intesa (la proposta deve essere ancora approvata), ma quel che è certo è che la Norvegia ha un piano per la mobilità ben preciso: passare all’elettrico entro i prossimi 10 anni.

Il fatto che il Paese nordico sia il  primo produttore di greggio dell’Europa occidentale non influisce sulla volontà di spingere sulla mobilità elettrica. Già da tempo Oslo, capitale della Norvegia, ha annunciato di voler proibire le immatricolazioni delle auto a benzina entro il 2019, mentre l’amministrazione pubblica ha dato un forte impulso all’installazione di colonnine per la ricarica pubblica.

Auto elettriche sempre meno costose

auto elettricaDa sempre i sostenitori della mobilità elettrica, come Nissan, Renault e Tesla hanno puntato sul fatto che l’energia per la ricarica avesse un prezzo di gran lunga inferiore a quello di benzina e diesel, provando con questo a far superare l’ostacolo del prezzo di acquisto e dell’autonomia limitata. Tra pochi anni non servirà più convincere della convenienza post acquisto per portafoglio e ambiente. Il costo delle auto a batteria, presto, sarà più conveniente delle auto a trazione tradizionale, offrendo un risparmio immediato (e molto vantaggioso)ai conducenti.

La ricerca condotta da Bloomberg New Energy Finance mostra che già dal 2025 comprare un’auto a batteria sarà meno dispendioso rispetto ad oggi. Il costo della batteria, attualmente, rappresenta quasi la metà del costo dei veicoli elettrici, ma il prezzo calerà di circa il 77% tra il 2016 e il 2030.

“Il costo delle batteria è in continua discesa e sempre più persone, già a parità di prezzo finale, cominceranno ad adottarli”, ha detto Colin McKerracher, analista di Bloomberg New Energy Finance. “Dopo, quando saranno ancora più convenienti, allora la questione diventa ancora più interessante.”

BloombergRenault, produttore dell’auto elettrica Zoe, già dal 2020 prevede che i costi totali di proprietà dei veicoli elettrici saranno pari a quelli dei veicoli con motore a combustione interna convenzionali. Queste sono le previsioni di Gilles Normand, senior vice president della società francese per i veicoli elettrici.

“Abbiamo a che fare con due curve”, ha detto Normand in un’intervista a Bloomberg. “Una riflette la discesa dei costi della tecnologia EV, grazie a nuove scoperte e nuove ricerche di settore, l’altra, invece, vede salire il costo dei veicoli a combustibili fossili, a causa di normative più severe per quanto riguarda in particolare le norme sul particolato.”

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