skip to Main Content

Ita Airways

Ecco di quanto aumenteranno gli stipendi nella neonata Ita

L'incremento medio sulle buste paga sarà del 30%. La compagnia aerea smina la strada dalle vertenze sindacali che potevano ostacolare la trattativa con Lufthansa. Numeri e dettagli sui nuovi stipendi in Ita

 

Schiarita sui cieli di Ita, almeno per quanto riguarda i rapporti coi dipendenti. Con la decisione sul preaccordo sugli aumenti retributivi che ha avuto 3 sì e 2 astenuti nel Cda, l’ex Alitalia dovrebbe avere disinnescato lo sciopero indetto da sindacati e associazioni professionali per quattro ore previsto per il 28 febbraio, nella fascia pomeridiana dalle 13 alle 17. Lo stop era stato indetto il 10 febbraio scorso coi sindacati che chiedevano che Ita uscisse dalla “fase startup” per quanto concerneva gli stipendi.

DISINNESCATO LO SCIOPERO NEL PIENO DELLE TRATTATIVE

Oggi le sette sigle sono convocate per la formalizzazione della decisione aziendale e, contestualmente, per l’annuncio formale della cancellazione dell’azione di protesta. Si sistema insomma un tassello importante proprio mentre è in fase avanzata la trattativa per l’ingresso di Lufthansa, prima attraverso una quota di minoranza, fino al 40% per poi, quando la compagnia sarà diventata profittevole, acquisire la quota restante posseduta dal Mef. Il preliminare potrebbe essere già siglato nel giro del mese prossimo.

“Accogliamo con favore la decisione del consiglio di amministrazione di Ita Airways che da finalmente l’ok ad un progetto positivo che garantisce stabilità e sviluppo non solo ai lavoratori ma anche all’azienda”. Questo il commento del Segretario Generale Claudio Tarlazzi e del Segretario Nazionale Ivan Viglietti della Uiltrasporti sul via libera all’adeguamento delle retribuzioni deciso oggi da Ita Airways. “Aspettiamo ora una convocazione rapida da parte della Compagnia – concludono i due segretari – per formalizzare quanto già concordato e se non ci saranno altri stravolgimenti procederemo quindi alla revoca dello sciopero”.

LA VERTENZA SUGLI STIPENDI DI ITA

Si chiude insomma la vertenza aperta unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Anpac, Anpav e Anp sulla richiesta di aumentare le retribuzioni fissate con l’accordo firmato il 2 dicembre 2021, ritenute dalle sigle inferiori anche rispetto alle low cost. Un “quantum” digerito a fatica in piena pandemia, col mondo aereo ancora in grave crisi, ma ora secondo le sette sigle le condizioni del settore stanno via via cambiando e in meglio quindi non si poteva più attendere il tagliando previsto tra il 2024 e l’anno successivo.

LE NUOVE BUSTE PAGA

Secondo il preaccordo si va verso un incremento del 38% sui minimi tabellari dei piloti, mentre per gli assistenti di volo l’aumento è del 23%. Per il personale di terra l’adeguamento retributivo sarà del 15% in due tranche, insieme all’erogazione di 458 euro da destinare al welfare aziendale.

Gli aumenti dovrebbero scattare dopo 15 mesi dall’assunzione, a far data dal 2 dicembre 2021, ovvero giorno dell’accordo sul nuovo assetto retributivo. Per i circa 3.600 assunti tra ottobre e dicembre 2021, la busta paga inizierà a essere più pesante a partire dalla mensilità di aprile.

I COSTI E LE NUOVE ASSUNZIONI

Stime aziendali valutano, a regime, intorno ai 60-70milioni di euro l’anno il costo degli aumenti (per il 2023 circa la metà). Per quest’anno si prevedono poi 1.200 assunzioni che potranno beneficiare dell’aumento dopo 15 mesi dalla firma del contratto. Si prevede anche un incremento della diaria sui voli internazionali da 46 a 51 euro.

Back To Top