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Altro che ambiente, GM accelera sui motori V8

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca sta portando le Case automobilistiche di Detroit e dintorni a ridisegnare in fretta e furia i propri piani industriali: auto elettriche rinviate sine die e ritorno dei potenti (e inquinanti) V8 sotto i cofani delle muscle car

Chi, tra gli appassionati di motori, temeva di dover celebrare a breve il funerale del celebre V8 americano, famoso soprattutto per aver reso scattanti (e rombanti) le muscle car di Detroit e dintorni, potrà ora tirare il proverbiale sospiro di sollievo.

LUNGA VITA AL V8 AMERICANO?

Negli ultimi anni molte Case americane sembravano voler dismettere il potente motore a scoppio non solo perché prevedevano di aumentare la quota di modelli elettrici, ma anche perché le attuali normative prevedono il pagamento di tasse ambientali in rapporto alla quantità delle emissioni di anidride carbonica delle vetture in commercio.

COLPA/MERITO DI DONALD TRUMP?

Dunque molti marchi statunitensi avevano iniziato a sostituire nei propri programmi industriali di medio periodo il V8 con il più mite V6. Tuttavia, il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca sembra aver impresso una brusca sterzata nelle strategie commerciali di Detroit e dintorni: auto elettriche rinviate sine die e, a quanto pare, il ritorno in pompa magna del V8 all’interno dei piani industriali di lungo periodo.

GM ACCELERA SUL V8

Ne è un esempio la decisione di General Motors di investire una cifra ragguardevole (ben 888 milioni di dollari) nello stabilimento di Tonawanda, a Buffalo, New York, per lo sviluppo di motori V8 di nuova generazione.

La Casa americana del resto si era già rivelata tra le più restie ad abbandonare quel modello: nel gennaio 2023, l’azienda aveva comunicato un investimento di mezzo miliardo di dollari nello stabilimento di Flint Engine per la produzione della sesta generazione di motori V8.

La nuova famiglia di propulsori a combustione interna sarà declinata in due cilindrate (un 5.7 e un più generoso 6.6 litri evidentemente votato alle prestazioni) e con ogni probabilità muoverà le auto che arriveranno sul mercato a partire dal 2027. Per avere un secondo termine di paragone, giova ricordare che l’attuale 5.3 litri sviluppa circa 355 cavalli mentre il 6.2 litri arriva a 420 cavalli.

TRUMP PUÒ DIRSI SODDISFATTO

Data la somma messa sul tavolo e il traguardo temporale annunciato, difficilmente si può pensare che Gm stia pensando di investire tempo e risorse in qualcosa destinato a uscire di scena tra il 2030 e il 2035.

Insomma, il V8 che General Motors sta sviluppando sarà prodotto con la prospettiva che possa godere di una lunga vita. Con la benedizione della Casa Bianca già soddisfatta del fatto che i nuovi investimenti ricadano interamente in America, seguendo perciò i dettami trumpiani.

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