Le indiscrezioni sono state confermate. Potrebbe nascere presto un nuovo colosso dei treni (occidentale): la francese Alstom è in trattative per acquisire la divisione treni della canadese Bombardier.
Il matrimonio, per Alstom, rappresenterebbe la via per contrastare la crescente concorrenza cinese, dopo l’accordo saltato con Siemens.
L’ACCORDO
Dopo giorni in cui si sono rincorse le indiscrezioni, Alstom ha confermato che ci sono stati colloqui per acquisire la divisione di Bombardier che si occupa dei mezzi su rotaie. Le due protagoniste avrebbero già firmato un accordo preliminare che conferirebbe un valore vicino a 7 miliardi di dollari alla canadese, secondo quanto riportato da una fonte vicina al dossier.
C’E’ LA BENEDIZIONE DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI DEL QUEBEC
Secondo il WSJ, la Cassa depositi del Quebec che possiede il 32,5% dei treni di Bombardier (ha acquisito la partecipazione per 1,5 miliardi di dollari nel 2016), avrebbe già dato il suo ok all’operazione. Venderebbe le sue quote in cambio di una quota azionaria della nuova società dei treni.
L’OCCIDENTE UNISCE LE FORSE
L’operazione rappresenta sicuramente la messa in campo di una strategia, tutta occidentale, per frenare l’espansione cinese nel settore. La cinese Crrc è il primo produttore al mondo di treni, che negli ultimi anni ha eclissato il lavoro della francese.
ALSTOM: OCCASIONE DA NO PERDERE?
La fusione in cantiere potrebbe essere la giusta strada per Alstom, che in passato ha già visto sfumare il matrimonio con Siemens (a causa della Commissione Ue).
BOMBARDIER, DIFFICILE SITUAZIONE FINANZIARIA
Le trattative arrivano in un momento decisamente delicato per la società canadese che produce treni ed aerei. Come scrive Reuters, infatti, l’azienda versa in condizioni finanziarie difficili. Nel 2019 Bombardier ha faticato a contenere i maggiori costi ferroviari, pari a 36 miliardi di dollari, generati da alcuni contratti problematici nel portafoglio aziendale.